Xiaomi Mi A2

È sufficiente scorrere le tecnologie di Xiaomi Mi A2 per capire come il produttore cinese abbia voluto sviluppare uno smartphone di alto rango capace di proporsi concretamente sul mercato: in questa recensione affrontiamo tutte le novità di questa solida proposta, le caratteristiche, il prezzo e gli altri aspetti fondamentali al fine di arrivare a un’opinione complessiva.

Xiaomi Mi A2: specifiche tecniche chiave

Si inserisce nel folto gruppo dei device di gamma media più ambiziosi: si tratta di Xiaomi Mi A2, device con il quale Xiaomi presenta il proprio impegno in questa fascia di mercato ormai estremamente densa di offerte. A rendere il dispositivo così speciale è l’appartenenza al programma Android One, che è riservato ai soli smartphone equipaggiati con sistema operativo totalmente stock. Il device è stato lanciato con a bordo Android Oreo, ma è stato prontamente aggiornato all’edizione successiva (Android Pie).

Lo schermo di 5.99 pollici si basa su un pannello LCD IPS con risoluzione Full HD+. Al suo interno il suo cuore pulsante è un processore Qualcomm Snapdragon 660 da 8 core e 2.1GHz di frequenza di clock, con l’ausilio di 4 GB di RAM e uno storage di 64 GB.

La batteria Li-ion da 3010 mAh ci è parsa del tutto proporzionale alle necessità d’uso per una normale giornata. Solo una prova concreta con il dispositivo può far capire realmente l’autonomia di un device sulla base dell’uso che si intende farne ma, ragionando in termini teorici, la capacità della batteria è l’unico aspetto oggettivamente misurabile in grado di perimetrare le potenzialità di carica e di durata.

I suoi soli 166 grammi di peso lo rendono uno smartphone comodo da portarsi in giro, anche nelle giornate più impegnative.

Fotocamera

Sul lato posteriore di Xiaomi Mi A2 c’è una fotocamera principale da 12megapixel, la cui apertura focale è pari a f/1.8, affiancata a un secondo sensore da 20MP, che garantisce uno zoom ottico 2X.

Spesso e volentieri il valore dei megapixel di un sensore sono presentati in senso “muscolare” per dimostrare le capacità di scatto di uno smartphone, ma la realtà è spesso differente: è questo solo uno dei tanti aspetti fondamentali nella valutazione complessiva del comparto fotografico e comprenderne il valore reale significa capire a fondo le potenzialità di scatto di un dispositivo. L’annullamento dei difetti da movimento o tremolìo è garantito dalla dotazione di uno stabilizzatore elettronico.  EIS sta per “Stabilizzazione Elettronica d’Immagine” ed è un sistema di tipo software che aiuta – come suggerisce il nome – a stabilizzare le immagini catturate dallo smartphone.

L’EIS non collabora troppo nella realizzazione di fotografie di qualità con condizioni di scarsa luminosità in quanto la sua forza riguarda le riprese video: infatti la sua presenza è fondamentale per la realizzazione di video di buona qualità, che altrimenti rischierebbero di presentare un tremolio fastidioso. Grazie alla qualità della dotazione di bordo è possibile fare filmati video in 4k.

Sulla parte anteriore del dispositivo c’è una fotocamera, dedicata ai selfie, da 20 megapixel.