Sony Ericsson T630

Il t630 rappresenta la naturale evoluzione della gamma Sony-Ericsson; dopo aver posseduto sia il t610 sia lo z600, non potevo perdere l’occasione di avere in mano anche questo fantastico gioiello di tecnologia e stile. Nel corso della prova farò molti riferimenti sui suoi due predecessori, per scoprire le eventuali evoluzioni e somiglianze riscontrate dopo quasi due settimane d’utilizzo di questo nuovo terminale.

Premetto subito una caratteristica per me nuova in questo terminale: essendo d’importazione è no-brand. Il mio T610 era marchiato Vodafone, e al suo interno metà della memoria era occupata dalle immagini Vodafone, mentre lo Z600 era marchiato Tim, di sicuro molto meglio dal punto di vista della memoria interna, soprattutto grazie al trucco degli mms presenti già nel telefono, con il quale la memoria era di addirittura 2217 Kb.

Confezione: aprendo la confezione oltre a telefono e batteria si trovano i manuali (io ne ho uno in inglese e uno in tedesco credo), il cd con il software per il computer, il carica batterie identico ai precedenti e incredibile un laccetto da polso, veramente di cattivo gusto per colore (grigio scuro, il cellulare è bianco), materiale (sembra una corda, vedi Nokia 3200 che lo da di gomma e molto più sottile) e dimensioni (è una via di mezzo tra uno da polso e uno da collo). Manca purtroppo la pezzuola di pelle per pulirlo dalle ditate: non è lucido come il T610, ma quel bellissimo e grandissimo display si sporca come niente al contatto con la pelle.

Software: la versione software del telefono è la R4C003, penso già un’evoluzione poiché ho letto di una versione che iniziava con R3B… L’unico bug che finora ho riscontrato, se di bug si può parlare, è il momentaneo blocco del telefono in alcune situazioni, ad esempio all’eliminazione di un gioco, di un tema o comunque di un file di medie-grandi dimensioni dal telefono; tutto ciò penso comunque dipenda dalla elevata quantità d’applicazioni e personalizzazioni che tengo nel telefono.

Aspetto: l’estetica la fa da padrone, sembra un’evoluzione molto ben riuscita dell’8310 Nokia, ma al contrario non ha l’aspetto di un giocattolo, raggiungendo un ottimo compromesso tra sobrietà ed eleganza. Rispetto al T610 è leggermente più lungo, ha le plastiche opache e tutte bianche, mentre un contorno grigio richiama la tastiera. Ottima infine l’idea delle scritte: bianco sul grigio e viceversa, creando un bellissimo contrasto in ogni parte e lato del corpo del telefono.

Ergonomia: il T630 è molto comodo da impugnare, con il joystick si accede comodamente a tette le funzioni del menù, mentre la tastiera è stata ulteriormente migliorata: i tasti sono tutti uniti, ma hanno dimensioni maggiori, soprattutto quelli di selezione e quelli funzione, senza possibilità schiacciare un tasto per un altro. Invariati invece i tasti per volume, fotocamera e wap, sotto ai quali trovano però spazio le scritte Quick Share e On Line.

Menù: il menù è pressoché identico agli altri due, tralasciando le personalizzazioni dei gestori italiani. Unica nota di rilievo della pagina di apertura del menù è la scomparsa della voce Scelte Rapide in favore della voce Amici Personali. Passo comunque in rassegna rapida le voci che costituiscono il menù:

– Sony Ericsson: permette il collegamento diretto alla homepage del sito wap del produttore;
– Servizi Internet: connette ad una pagina di utilità del sito del produttore;
– Svago: racchiude sia i giochi sia le applicazioni presenti nel telefono;

– Fotocamera: per scattare fotografie da salvare o da inviare tramite mms;

– Messaggi: li trovate tutti i tipi di messaggistica supportati dal terminale;

– Amici personali: è la possibilità di creare un gruppo di numeri più utilizzati dall’utente, con la possibilità di salvarli anche in internet;

– Immagini e suoni: rappresenta l’archivio interno del telefono, nel quale troverete tutte le vostre foto, immagini e suonerie che avete salvato o che già erano presenti, oltre al compositore interno, al registratore di suoni e all’editor di immagini;
– Rubrica permette di accedere a tutte le informazioni della rubrica della sim e del telefono;

– Chiamate: li troverete tutte le liste delle chiamate, perse, ricevute ed effettuate;
– Connettività: presenta tutte le opzioni per connettere il telefono con altri terminale o ad internet;
– Organizer: una vera e propria agenda dove poter salvare le proprie date o i propri appuntamenti;

– Impostazioni: permette di impostare tutto ciò che è impostabile, dall’ora alle suonerie, dagli sfondi al contrasto del display.

Prova su strada: dopo tutte queste spiegazioni direi di passare alla prova su strada di questo nuovo gioiello. In confronto ai suoi predecessori, il T630 ha un software leggermente superiore per velocità di esecuzione dei comandi selezionati: rarissimamente si blocca, al di fuori delle operazioni di eliminazioni varie, ha un t9 più veloce e un display da paura.
Nel T610 i colori apparivano spenti, tanti ma morti, mentre nello Z600 erano fin troppo forti, belli ma molto pesanti; nel T630 si è raggiunto il giusto compromesso, per paragonarlo direi hai livelli dei Samsung, forse qualcosa meno, molto meglio nel confronto diretto con il 6600 Nokia, opinione mia e del mio negoziante (che li possiede entrambi).
Punto di forza di questo terminale (come negli altri due) la personalizzazione, con immagini simili a delle fotografie, suonerie veramente identiche alla realtà e i motivi che ribaltano completamente l’impatto delle pagine delle funzioni. Il tutto possibile tramite computer, via irda o bt, o direttamente dal wap, tramite rapidi e semplici passaggi.
Ottimo anche il gprs, il migliore che finora io abbia trovato, rapido sia a caricare le pagine con allegate molte immagini sia i giochi sul telefono, con notevole risparmio di tempo.
Molto comodo inoltre il joystick centrale, dal quale si può accedere a rapide funzioni: premendolo e spostandolo a destra si entra nel menù, in basso nella rubrica principale (del telefono con VO, della sim Tim), in un nuovo sms verso sinistra e in Amici Personali verso l’alto.

Ricezione: migliorata nei confronti dei predecessori, anche se io mi sono sempre trovato bene; in zone dove prima trovavo o una tacca o la scritta solo emergenza ora trovo due o più tacche, raro la scritta della tristezza. Nel caso non trova campo, il cellulare è rapidissimo a riprenderlo e, punto di forza dei nuovi Sony Ericsson, se c’è rete posso chiamare, e sentire anche molto bene.

Audio: ottimo, forte, esente dai fruscii tipici dei Nokia, occhio però a tenere bene l’auricolare preciso sull’orecchio, spostarsi di qualche millimetro può dimezzare l’audio. Forte nonostante sia lo stesso delle chiamate, l’altoparlante delle suonerie, non assillate dal problema dell’incrementale del T610.

Batteria: pensavo fosse il punto dolente del telefono, invece ho ricevuto una gradita sorpresa: il telefono dura mediamente tre giorni, tenendolo acceso la notte, facendo un uso assillante di connessioni bluetooth, sms e chiamate (anche se molto rapide). Per caricare ci mette circa due orette, neanche tanto, dando il massimo anche se sul display l’indicatore sia vuoto, regalando un trenta minuti di autonomia per un uso mediocre e non estremo.

Conclusioni: veramente un gran bel telefono, il display non si discute proprio. Naturale evoluzione del T610 (per estetica) e dello Z600 (per funzioni), trova piccole mancanze, magari anche molto banali: mancano le scelte rapide, comode per cambiare il profilo e il led di rete, adesso non se ho campo o no. Funzioni semplici e veloci, software stabile e privo di bug, dotazioni di prim’ordine per un telefono che non appena sarà commercializzato più ampiamente, avrà di sicuro un grandissimo effetto.