Siemens SXG75

Il modello SXG 75 porta ancora come marchio il solo logo Siemens; con questo terminale, infatti, pensato, ingegnerizzato e costruito dalla casa tedesca, si conclude in maniera più o meno netta l’esperienza del produttore, prima della fusione con il blasone asiatico BenQ.
Il nostro telefono è una anteprima: reperibile esclusivamente in Germania, si potrà trovare a breve anche nel nostro paese.

Confezione
La confezione del nostro device si presenta di un cartonato bianco, sul quale sono impresse alcune immagini e diversi particolari del nostro Siemens.
Molto compatta e solida, la scatola in cui è alloggiata la dotazione conferisce già a priori una forte connotazione business: sono infatti assenti giochi di colori accattivanti, e forse rivolti esclusivamente a una clientela giovane.
Oltre al nostro SXG 75, all’interno dell’involucro troviamo il caricabatteria da casa, la batteria, i manuali canonici, il cd con il software per il pc e l’auricolare stereo, il tutto incastrato con teutonica precisione, tanto che i tecnici di Siemens sono riusciti a stivare le diverse parti in una confezione tutto sommato davvero piccola.
La dotazione proposta, invece, sembra striminzita: ci saremmo quantomeno aspettati una scheda per espandere la memoria e il cavo dati.

Primo Contatto
Il Siemens SXG 75 è il primo telefono Siemens con sistema operativo basato su piattaforma BREW.
Per di più, è proposto come un concentrato di tecnologia: è un dual mode UMTS-gsm tribanda (900-1800-1900) con GPRS 4+2; integra una fotocamera da 2 megapixel; incorpora tecnologia bluetooth e infrarossi; ospita un display dalle buone dimensioni, 320×240 pixel, a 262.000 colori TFT; comprende una radio RDS, ma soprattutto un modulo GPS per il posizionamento, coadiuvato da un programma preinstallato, scritto in collaborazione con VDO Dayton per la navigazione satellitare.
Indubbiamente un mix tanto completo quanto notevole.
Al primo sguardo, l’ SXG 75 si presenta compatto, in termini di solidità.
Ha misure tutto sommato generose: 111,5x53x20 millimetri per 134 grammi di peso (siamo vicini, in questo senso, al Nokia N70).
Di primo acchito, dal punto di vista estetico non risulta molto gradevole: il terminale è molto squadrato, conferma subito le sue origini tedesche.
La nota, ovviamente, rimane puramente soggettiva, a differenza dei materiali, oggettivamente di buona qualità e con qualche parte della scocca in alluminio (intorno tastiera), anche se la grande percentuale resta di semplice plastica.
Non ci sono, però, scricchiolii sinistri, e il click della tastiera si presenta deciso, con i pulsanti molto in rilievo rispetto alla superficie del telefono e ben distanziati gli uni dagli altri, sebbene risultino duri da premere.
Attorno al display sono alloggiati 4 tasti softkeys (retaggio dell’SX1), e altri 4, funzionali, sono predisposti ai lati, per alzare e abbassare il volume nonché per accedere a fotocamera e files multimediali.
Il display, un 320×240 pixel, è molto bello, luminoso quanto basta e di dimensioni abbastanza generose: entrarci in contatto sarà una esperienza agevole.

Come anticipato in precedenza, questo Siemens è il primo terminale proposto dal produttore ad avere un software basato su piattaforma BREW.
L’interfaccia grafica è efficace, le icone sono disposte a griglia, su 4 file da 3 ciascuna, e risultano piaevoli e colorate, sebbene non siano forse in linea con l’essenza seriosa che traspare per il resto dal nostro SXG 75.
Ognuna di queste, però, ha il merito di essere esaustiva della funzione associata: i sottomenù sono testuali, organizzati in liste dalle quali è possibile accedere ad ogni feature, un po’ come accade negli ultimi Sony Ericsson.
La velocità del sistema è molto buona, il software reagisce pressochè in tempo reale alla pressione dei tasti.
Solo la ricerca di un contatto denota un piccolo rallenamento delle operazioni, che rimangono però abbondantemente rapide nel loro insieme.
Per quanto concerne la parte telefonica, abbiamo constatato come in UMTS abbia un’ottima ricezione e una velocissima ripresa del campo ogni qualvolta si vada fuori copertura.
Anche l’handover 2g-3g è rapido e ben gestito, nonostante la nostra sim di prova abbia dovuto gestire anche un roaming su Tim (da H3G, come di consueto).

L’unica nota veramente negativa è arrivata, come già ci era capitato, con una sim Wind: in questo caso, mantenere l’UMTS come modo preferenziale ci ha procurato più di un problema, specialmente per ciò che riguarda le chiamate in entrata e in uscita, che ci hanno visti spesso come ‘non raggiungibili’, una situazione assolutamente seccante.

In generale, la qualità della chiamata non è ai massimi livelli: il tono di voce non convince fino in fondo, appare roco, inscatolato, e non esente da ‘gracchiamenti’; a livello volume, invece, nulla da eccepire a questo Siemens.

Di contro, più di un’ombra sul vivavoce, dal timbro strano e inutilizzabile in auto se non a velocità cittadine.
Il difetto, secondo noi, è da attribuire all’altoparlante, poco potente e scarsamente fedele.
In questo senso, anche la riproduzione di suonerie, mp3 e info vocali del navigatore soffre e non poco, soprattutto in termini di volume, veramente basso.

La videochiamata è apparsa invece qualitativamente fluida e graficamente intrigante, grazie alla camera frontale presente e alloggiata di poco sopra al grande display.
Per ciò che riguarda la messaggistica del nostro SXG 75, troviamo mms, sms e client di posta per le e-mail.
Il T9 funziona egregiamente, anche se il naturale ordine di interfaccia viene stravolto con scelte diverse da quello ritrovato fino a oggi: accade allora che allo zero sia associato il punto, al ‘numero uno’ lo spazio, mentre si dovranno usare i softkey per sostituire le parole proposte dal nostro sistema di scrittura veloce.
C’è da dire che dopo un breve periodo di ambientamento, ci si fa l’abitudine.
Ci chiediamo però perché non venga assunto dai produttori un unico modello sul quale costruire il proprio interfaccia T9.

Nel nostro SXG 75 sono presenti tutte le opzioni comuni per gli sms, compresa la selezione multipla per la cancellazione selettiva di più messaggi, insieme ai modelli e alle bozze.
La stessa semplicità nella digitazione di sms viene confermata nella composizione di mms e delle mail.
Di queste ultime, interessante la possibilità di salvare gli allegati e di visualizzare file office e in pdf, grazie a una applicazione installata che permette di operare con questi tipi di formato.
La memoria a disposizione della messaggistica è condivisa, e pari a circa 36mb, da suddividere e distribuire tra le varie componenti.

Per quanto riguarda la configurazione e la gestione dello scambio dati UMTS non abbiamo avuto problemi a configurare l’account sul telefono, navigare con opera mini o gestire le email.
Non abbiamo provato la navigazione web via PC usandolo come modem, ma riteniamo non debbano esserci grossi problemi.
La velocità è davvero alta: con opera mini le pagine vengono caricate davvero velocemente, così come le mail, che si scaricano in pochi secondi, merito anche della connettività UMTS.

In termini di connettività, possiamo disporre degli infrarossi, con i quali non abbiamo avuto problemi, e del bluetooth, che, al contrario, ci ha dato qualche piccolo problema.
Siamo riusciti, infatti, a connetterci al PC tramite la suite in dotazione e abbiamo avuto modo di sincronizzare, sebbene con qualche difficoltà, i files nel telefono.
Non abbiamo portato a termine in maniera completa, invece, scambi di files al di fuori della suite, riscontrando inoltre più di un imprevisto nell’operazione di accoppiamento con il solito Motorola HS850: il telefono aggancia sì l’auricolare, senza però trasferire ogni volta l’audio, e comunque, nei casi più fortunati, solo dopo la risposta del nostro interlocutore.
Confidiamo, in ogni caso, che il problema venga risolto mediante una nuova versione software.
Il sistema operativo a nostra disposizione potrà anche essere aggiornato in modalità wireless (nota di merito ai tecnici Siemens): sarà sufficiente connettersi via UMTS al server del produttore, per verificare la disponibilità di eventuali upgrade, indubbiamente un passo avanti concreto nella semplificazione di questi interventi, spesso necessari.

Il browser wap/web di serie è buono, ma non velocissimo nel rendering delle pagine: se carichiamo siti mediamente complessi, lo scrolling diventa oltremodo lento, anche se le pagine vengono visualizzate correttamente.
Il nostro consiglio è sempre quello di installare il browser Opera Mini, che anche su questo Siemens funziona in maniera davvero egregia, supportato dal display bello e definito.

I programmi java girano senza intoppi; preinstallati troviamo il già citato document viewer e pdf viewer, un photo editor davvero divertente ed efficace, e un dizionario con frasi predeterminate per le varie situazioni in 6 lingue (tra le quali anche l’italiano).
Anche i giochi che troviamo sul nostro device sono molto validi.
Purtroppo siamo riusciti a caricare nuovi programmi java (vedi operamini) solo via wap.
Infatti spostando i file .jar direttamente nel telefono via suite questi non vengono riconosciuti. Peccato.

Per quanto riguarda i nostri contatti, abbiamo la solita rubrica multicampo, con associazione di immagine e suoneria per ogni nominativo.
La capacità è limitata a 500 contatti multicampo, c’è la possibilità della gestione dei gruppi e le solite opzioni avanzate di gestione, come la selezione multipla, l’invio e ricezione di biglietti da visita.
Anche la visualizzazione è ben studiata, peccato non ci sia la possibilità di ordinare i nominativi per nome/cognome o cognome/nome.
Sono presenti anche tutte le funzioni di gestione dei vari contatti, compresa la facoltà di copiare/spostare ogni numero sulla-dalla sim.

Comune l’agenda disponibile, che offre la chance di visualizzare gli impegni per mese, settimana o per giornata lavorativa.
Non è invece presente l’elenco delle nostre attività, a differenza della comoda calcolatrice e del cronometro.

La sincronizzazione con il pc funziona, sebbene abbiamo riscontrato qualche difficoltà iniziale, una volta collegato il nostro Siemens via bluetooth: di volta in volta, infatti, ci sono stati segnalati errori di sincronizzazione, anche se questa, la maggior parte delle volte, sia andata poi a buon fine.
Nota negativa: non c’è modo di effettuare l’operazione con le attività, a differenza di contatti, agenda e mail.

Passando infine ad aspetti più frivoli, dobbiamo constatare come il telefono, sebbene abbia un aspetto decisamente serioso, sia configurabile in termini di suonerie (personalizzabili per ogni evento con toni mp3, mid, AAC, ecc.), in termini di grafica attraverso i temi (4 sono quelli preinstallati) e attraverso la selezione di sfondo, logo operatore e screensaver.

La multimedialità è elevata: a nostra disposizione, infatti, ci sono 2 camere: una a bassa risoluzione utile solo per videochiamare, l’altra, invece, molto più performante, a 2 megapixel.
Non ci sono flash, autofocus e macro, ma le immagini catturate sono di qualità buona, se non abbiamo la pretesa di fare foto troppo al buio o troppo vicine al soggetto che interessa.
Presente il solito zoom digitale 8x, simpatico quanto inutile, e la regolazione rapida della luminosità.
La risoluzione massima a cui potremo scattare le nostre foto è di 1600×1200 pixel.

Il Siemens gira anche i video, ma, in questo caso, la risoluzione massima cala drasticamente a 176×144 pixel.
I risultati, però, sono piuttosto fluidi, sebbene non sia possibile utilizzar lo zoom durante la ripresa.

Anche in questo caso, le regolazioni sono piuttosto limitate, soprattutto se comparate con gli ultimi prodotti di casa Sony Ericsson o Nokia.

Il lettore audio multimediale funziona bene per quanto concerne riproduzione e gestione della playlist; meno performante in termini di qualità.
Non sappiamo se sia colpa delle cuffie (con attacco proprietario), o del riproduttore, fatto stà che la musica viene replicata in maniera cupa, con un netto taglio delle frequenze più alte.
Insomma, meglio non utilizzarlo come lettore mp3.
Di contro, la qualità della radio montata è buona: finalmente disponibile la funzione RDS, che ci consentirà di visualizzare sul display il nome dell’emittente sintonizzata. la radio funziona solamente ad auricolari inseriti, ma è possibile ascoltarla anche tramite l’altoparlante del telefono, in modalità vivavoce.

La capacità di memorizzazione di questo telefono è, come già accennato, pari a 36mb, espandibili tramite MMC normali.
Attenzione a non acquistare le Dual Voltage (DV): su questo Siemens non è possibile adoperarle.

La batteria del nostro SXG 75 è da 1000 mAh, non sufficienti nel nostro caso per un uso completo: a stento, infatti, siamo arrivati a sera con un utilizzo intenso di telefonate (45 minuti), bluetooth, sms (20) e circa 30 minuti di sessione con Opera Mini.
Secondo noi, l’autonomia offerta è troppo scarsa, in considerazione delle possibilità tout court che il telefono permette.
Questa, comunque, si potrà migliorare disattivando il bluetooth o abbassando la luminosità del display; in parole povere, scendendo a qualche piccolo compromesso.

Navigazione GPS

In questo test, abbiamo aggiunto il capitolo riguardante la navigazione GPS semplicemente perché questo Siemens è il primo apparecchio senza un sistema operativo Symbian o Microsoft a montare sia ricevitore GPS, che software di navigazione.
Quest’ultimo è stato sviluppato da VDO-Dayton, azienda che commercializza anche vari sistemi per automobili.
Abbiamo voluto, allora, testare sul campo questa funzione molto interessante.
Tendenzialmente, siamo rimasti soddisfatti, la navigazione funziona e il telefono ci porta a destinazione.
Le mappe cartografiche non risiedono sul telefono, bensì vengono scaricate via GPRS-UMTS dal server della VDO; fortunatamente, per un percorso di circa 100 chilometri il peso dei dati è davvero di pochi kilobytes, che non incidono in maniera negativa sulla tariffazione (il consiglio rimane, come al solito, di dotarsi di tariffa dati flat).
Anche per la ricerca del percorso e per la navigazione vera e propria è necessaria la sottoscrizione di un abbonamento al servizio proposto dalla VDO, per prezzi variabili dai 20 euro, per un forfait di altrettanti percorsi, ai circa 100 per un abbonamento illimitato annuale.
In ogni caso, la VDO dà a disposizione circa 10 percorsi gratuiti, con i quali sarà possibile testare la funzionalità del sistema.

Posto il telefono su un supporto da bocchette di aerazione, il nostro navigatore ha agganciato i satelliti dopo circa 4 minuti dall’avvio (il primo start è sempre più lento, successivi riavvi hanno infatti chiesto solo pochi secondi), scaricando e calcolando il percorso di circa 100 km in poco meno di un minuto.
Durante il tragitto, solo poche volte il sistema ha perso l’aggancio con il satellite.
L’unico problema riscontrato è stato il fatto che in caso di cambiamento di percorso non siano state scaricate le mappe del nostro fuori programma, visto che a priori era stato fatto esclusivamente il download dello stretto necessario, e di qualche dintorno.
Abbiamo dovuto allora avere la pazienza di attendere qualche istante, necessario affinchè il telefono si ricollegasse per scaricare le mappe del nuovo percorso.

Questa caratteristica ha l’implicazione di rendere impossibile l’inserimento di punti di interesse (come, per esempio, la segnalazione di autovelox fissi).

In conclusione, la nostra prova on the road ha evidenziato sicuramente la funzionalità del navigatore, con qualche ‘contro’ rispetto a una soluzione con mappe residenti.