Samsung SGH-G600

Introduzione

Dopo Sonyericsson e Nokia, anche Samsung prova a entrare in tackle nel settore dei camera phone, quel segmento di mercato capace di rispondere alle esigenze di imaging dell’utente finale, di chi ama mettersi in tasca un device abile a catturare vari momenti della nostra vita, da rivivere poi in un secondo tempo.
Come sempre, chi arriva in un secondo tempo è costretto a colmare un gap, e almeno per il momento possiamo definire "importante" quello che separa Samsung dai due produttori di riferimento. Se Sonyericsson può infatti contare su Cybershot, così come Nokia ha dalla propria le ottiche Carl Zeiss, all’azienda coreana di cui oggi proviamo un nuovo prodotto serve una base solida sulla quale costruire un futuro fatto di competitività. Per ora, nemmeno G600 può essere considerato una alternativa ai vari K850i o all’N95, pur presentando in scheda tecnica la stessa risoluzione massima per ciò che concerne la fotocamera (qui non stiamo prendendo in considerazione, ovviamente, le altre funzioni, diversissime sui modelli citati di Sonyericsson e Nokia).

Samsung SGH G600

I 5.0 megapixel che risultano dalla descrizione di G600, a conti fatti non sono altrettanto performanti rispetto ai cellulari di pari fascia, e questa è una realtà abbastanza seccante, specialmente se considerato l’immaginario che si scatena quando appunto si legge su una bella confezione: 5.0 MEGAPIXEL. Ovviamente, i nostri pensieri sono da misurare nell’ottica (mai vocabolo fu più azzeccato) di una esperienza che ci ha fatto toccare con mano altri tipi di risultato; non escludiamo, pertanto, che con il tempo anche Samsung conoscerà una crescita esponenziale nel settore dei camera phone. Intanto, però, andiamo a scoprire insieme cosa va e cosa no su questo SGH G600, gentilmente fornitoci da MobileStyle.

Confezione

La componente fashion di questo nuovo prodotto di Samsung si vede già dalla confezione, molto sottile ed elegante, al pari delle ultime viste nelle recensioni dei device dell’azienda coreana. Una volta aperta la nostra bella scatola, troviamo subito il telefono, che ci appare non miniaturizzato come gli ultimi Samsung (ma ne parleremo più avanti).

Samsung SGH G600

Oltre al caricabatteria, alloggiato poco sotto, abbiamo a disposizione i manuali comprensivi di cd rom con la pc suite, una scheda di memoria aggiuntiva di tipo Micro SD da 512mb comprensiva di adattatore, un auricolare stereo diviso in due parti con jack da 3.5 mm, e il cavo dati USB. Davvero niente male, per una dotazione di tutto rispetto a cui manca solo un laccio da polso.

Primo Contatto

Quello che abbiamo a disposizione per questo test è un Samsung SGH G600, un elegante slide phone che opera in sistema GSM quadribanda, impreziosito dall’EDGE ma a cui mancano UMTS e HSDPA. La connettività è ormai quella che potremmo definire standard: alla presenza del cavo dati USB, si aggiunge quella wired del bluetooth, che completa così una gamma di possibilità ampiamente nella media.

Samsung SGH G600

Mancano, ovviamente, il Wi-Fi (ma non ci saremmo aspettati di trovarlo), e la porta a infrarossi, ormai pressoché inutile. Esteticamente, come abbiamo già accennato, si presenta come un cellulare molto elegante, non miniaturizzato tanto quanto i predecessori di Samsung, che ci aveva abituato alla commercializzazione di device microscopici. In questo caso, però, non abbiamo a disposizione un cellulare grosso… Solo di dimensioni più generose rispetto al solito.

Samsung SGH G600

Di livrea completamente nera, il nostro G600 è costruito interamente in plastica di buona qualità, che rende esente la scocca da fastidiosi scricchiolii, sebbene qualche cedimento si avverta nei momenti in cui andiamo a stritolare le cover (il consiglio del giorno è: Non arrabbiatevi al telefono!). Su questo slide phone, la tastiera è a comparsa, e apparirà allorquando andremo a spingere verso l’alto il display. Nella parte inferiore, si presenteranno così i nostri pulsanti, mentre sulla cover posteriore si staglierà la fotocamera, a risoluzione massima 5.0 megapixel comprensiva di flash led e autofocus.

Samsung SGH G600

Ovviamente, il terminale non è UMTS, e non potremo quindi effettuare la videochiamata. Peccato perchè il display di cui possiamo disporre è molto ampio e performante: si tratta di uno schermo a 16 milioni con risoluzione 320×240 pixel, che restituisce tonalità molto brillanti e facilmente leggibili, anche in condizione di luce forte.

L’ergonomia della quale parlavamo nella pagina precedente in termini entusiastici, si realizza anche grazie alle dimensioni del terminale. Come accennato, non ci troviamo di fronte al solito device "lilliput" di Samsung; stavolta, infatti, abbiamo 101 millimetri di altezza, per quasi 50 millimetri di larghezza, il tutto a fronte di uno spessore limitato a 15 millimetri, per un peso contenuto entro i 104 grammi.

Samsung SGH G600

Sulla scocca troviamo la tastiera, che restituisce un buonissimo feedback e le cui dimensioni generose rendono possibile una pressione fedele dei vari pulsanti. Naturalmente, come ogni cellulare, anche questo G600 presenta vari soft-keys, su tutti l’ampio jog disposto sotto il display. Il problema è che, diversamente dagli ultimi ritrovati su altri Samsung, questo non ruota, ma è solamente cliccabile nelle quattro direzione (più l’OK centrale).

Samsung SGH G600

Accanto al jog, abbiamo anche gli altri soliti tasti tramite i quali, ad esempio, potremo iniziare e concludere una telefonata. Sui dorsi sono presenti ulteriori comandi e slot: sul destro, abbiamo il pulsante per attivare la fotocamera, unitamente alla presa per le MicroSD; sul sinistro, invece, abbiamo l’ingresso degli accessori e le leve del volume.

Samsung SGH G600

In Prova

Nessuna brandizzazione, nessun marchio sul Samsung SGH G600 che stiamo testando per Telefonino.net. Il sistema operativo è proprietario, e come di consueto le varie funzioni sono organizzate per icone, che rendono semplcissima la navigazione nel menù, possibile tramite l’interazione con il jog dial centrale. Il senso di estetica che traspare dal display è molto valido, e anche se non ci piacesse, potremmo sempre cambiarlo.

Samsung SGH G600

Come? Tramite le varie possibilità che ci vengono offerte dal telefono stesso, ma non solo. Uno dei punti più positivi di questo G600 è il grado di personalizzazione, che non solo investe i temi e gli sfondi in senso canonico, ma che mette in primo piano proprio l’utilizzatore finale dello slide phone: potremo, infatti, creare in prima persona i nostri temi preferiti, tramite un percorso guidato davvero divertente, che ci consegnerà alla fine un telefono unico nel suo genere, e diverso da tutti gli altri, pur restando un apparecchio prodotto in serie.

Samsung SGH G600

La parte telefonica si dimostra ampiamente nella media: a un segnale sempre al massimo, che comprende anche un riaggancio istantaneo in caso di perdita di campo, si aggiunge un audio di tutto rispetto, per ciò che concerne l’altoparlante integrato. Quando andremo, invece, a utilizzare il vivavoce, dovremo fare i conti con un sistema troppo gracchiante, nonostante il volume sia alto. Peccato.
La messaggistica, invece, riprende il meglio di Nokia e Sonyericsson: dal produttore finlandese, è ripresa la possibilità di passare con un semplice click da sms a messaggio multimediale, da quello nippo-svedese la chance di scegliere direttamente, in fase di digitazione, la parola che ci serve da un menù a tendina, che fornirà le diverse opzioni del T9. Il plus, in questo sistema, è rappresentato dall’opportunità di aggiungere, sempre nello stesso menù a tendina, una nuova parola, che verrà poi ricordata dal sistema.

Samsung SGH G600

Se di parte PIM, comunicazione con il nostro computer di casa, si può parlare in termini positivi, altrettanto non si può fare per ciò che riguarda la parte multimediale, almeno per ciò che riguarda la fotocamera. Guardando la confezione, e la presentazione che Samsung ha fatto di questo telefono, infatti, ci saremmo aspettati tutt’altro. La risoluzione massima che troviamo sulla scheda tecnica, è di 5.0 megapixel, per una cam che può contare sulla doppia presenza di flash led e autofocus. Il problema che sorge ci ha spiazzati, e non poco: la fotocamera rende di più in condizioni di luce scarsa! Quando scatteremo durante il giorno, e magari all’aperto, infatti, avremo un risultato non all’altezza delle aspettative, tanto da costringerci ad avanzare qualche dubbio sulla scelta di sensori e ottiche. Invece, nei momenti in cui saremo soccorsi dal flash led, questa situazione sarà mitigata, tanto che le immagini catturate risulteranno di buona fattura. La stessa cosa si può affermare per i video, di qualità sopra la media, a dimensione massima 640×480 pixel.

Samsung SGH G600

L’imaging, e lo avrete sicuramente capito, non ci ha lasciato delle sensazioni positive, a differenza del lettore musicale, dall’interfaccia gradevole e dalla possibilità di organizzazione a seconda delle esigenze. Su questo G600 è infine presente, a completare la parte multimediale, una radio FM, che ci consentirà di registrare i nostri programmi e contenuti preferiti, il tutto nei due giorni di utilizzo garantiti dalla batteria a 880 mAh.