Samsung SGH-E100

Comprato più per curiosità che per sostituire il mio S500, sono ora felice possessore di un Samsung SGH-E100 color Sand Silver, ufficiale Italia. Cifra sborsata: 319 Euro.

Cominciamo dalla confezione. È la consueta alla quale ci ha abituato "mamma Samsung": due batterie (entrambe slim), l’auricolare, il carica batteria rapido, il laccio da polso (in similpelle e non più in nylon), il manuale in italiano, il depliant del "FunClub", una scheda con dei crediti per scaricare dal web quattro suonerie polifoniche, oltre ovviamente al cellulare in questione. Il tutto è ordinatamente disposto all’interno di un "sandwich" di cartoncino preformato. Peccato che non ci siano anche il cavo per la connessione al PC ed il CD con sw dedicato (EasyStudio).

La prima impressione che si ha aprendo la scatola è di trovarsi di fronte al legittimo erede del mitico T100, il primo cellulare a colori (con display TFT a 4096 colori) della casa coreana. Le linee arrotondate, il display esterno, la cerniera del flip, il led esterno…tutto richiama il "vecchio" T100. Solo l’antenna fa eccezione, anch’essa grigio satinato e con punta lucida, più piccola e graziosa di quella del T100.

Il risultato finale, insomma, è un bel cellulare, sufficientemente piccolo, elegante ed equilibrato.
In mano, l’E100 trasmette una sensazione di buona robustezza, confermata dalla "prova stritolamento", che non lascia percepire alcuno scricchiolio. Anche la verniciatura grigia, meravigliosamente liscia e vellutata, sembra destinata a resistere nel tempo.

All’accensione cominciano le sorprese. Il display ha ben 64.000 colori ed è a matrice attiva. Se pensavate che quello del T100 fosse bellissimo, questo lo è ancora di più! È lo stesso dell’S500, quindi ha un’ottima definizione ed un contrasto che ne permette una buona visione anche alla luce del giorno.
Il display esterno, invece, è monocromatico e retroilluminato di un bel blu elettrico. A differenza dell’S500 sembra non avere quel caratteristico aspetto "a specchio", ma forse è solo un’impressione (non ho avuto ancora modo di vedere a fianco i due cellulari).
In standby visualizza ora (solo in formato digitale), data, campo, batteria ed eventuali sveglia, deviazioni, vibracall, e quant’altro. Al buio, per visualizzare lo stato del telefono senza aprirlo, è sufficiente tenere premito il tasto laterale del volume per un paio di secondi e l’oblò esterno si illumina.

Altro "richiamo" al T100 è il led esterno in alto a destra, inspiegabilmente scomparso per qualche modello, poi finalmente tornato su questo E100. Peccato che si illumini soltanto di blu e non sia personalizzabile come sul T100.
La tastiera ha pulsanti sufficientemente grandi e molto precisi, richiama parecchio quella del T100. Subito sotto al display, tra di due tasti funzione, c’è il joistick a quattro direzioni con al centro il tasto "@" per l’accesso veloce al WAP. La retroilluminazione, blu elettrica, è abbastanza uniforme e consente la facile scrittura di un SMS anche al buio.

Veniamo ora al software, che praticamente è identico a quello dell’S500. C’è qualche piccola variazione nel reparto SMS, multimediale e giochi, dove si trovano alcune voci dedicate agli MMS e al J2ME, con i quali è compatibile l’E100, ma non l’S500. Per il resto, tutto uguale; colori, animazioni, temi e suonerie. Non cambia nulla. La navigazione è rapida e intuitiva, soprattutto grazie al tasto centrale, comodo e preciso.

Le voci principali del menù (messaggi, impostazioni, giochi…) sono associate a schermate molto colorate, con una simpatica animazione a tema. I sottomenù, invece, si sviluppano a tendina, dove si scorre con le frecce su e giù del joistick centrale.

L’aggancio alla rete è abbastanza rapido; la frequenza di ricerca non si può settare (cosa invece possibile nei Motorola), ma sembra comunque buona e consente all’indicatore di campo di essere "fedele". Si riesce infatti a chiamare e ricevere tranquillamente, anche con una sola tacca.
La ricezione non è niente di eccezionale. Sinceramente mi sarei aspettato di più, data la presenza di un’antenna esterna. A parità di condizioni direi che i miei Motorola V66i e V70 hanno decisamente la meglio.

Niente da dire, invece, sull’audio. Samsung non si è smentita nemmeno questa volta: La voce è nitida e corposa come al solito; un gradino sopra a nokia, soprattutto per l’assenza di qualunque fruscio durante la conversazione. Il volume è medio-alto; per non distorcere la voce l’ho settato al 50%.

Il reparto SMS mi è piaciuto molto. Sono stato ben abituato con i Nokia; tra tutti i telefoni provati, solo il T9 di Samsung non mi ha fatto rimpiangere il passaggio da un telefono della casa finlandese. Questo T9 è una scheggia, inoltre si possono aggiungere nuovi vocaboli (non so, però, esattamente quanti). Interessante (per chi è disposto a spendere per tale servizio…) la possibilità di inviare e ricevere MMS con immagini o suonerie.
La memoria è di tipo dinamico (cioè condivisa tra rubrica, Java, immagini e suonerie), quindi consente l’archiviazione di moltissimi SMS.

Per accedere al menù della rubrica si deve utilizzare il tasto funzione dx. Nonostante la completezza delle funzioni e le possibilità di personalizzazione dei contatti, non mi ha soddisfatto al 100%. Mi spiego meglio.
I contatti possono essere salvati sulla SIM oppure nella memoria del telefonino. In questo caso, per ogni nominativo è possibile inserire più numeri, l’e-mail, note, icone, suonerie, oppure abbinarlo ad un "gruppo chiamanti". Una pecca piuttosto grave, secondo me, è quella di non poter scegliere quale memoria visualizzare. Se si vuole sfruttare la rubrica multicampo (contatti nel telefono, quindi), però, è necessario copiarsi tutti i nominativi nella memoria dinamica, poi cancellare quelli nella SIM, altrimenti vengono visualizzati tutti come doppioni (!). Chissà perché Samsung si ostina in questa direzione; sarebbe molto più comodo poter scegliere tra memoria SIM e memoria telefono, no? (Mah!)

Rispetto ai primi Samsung "a conchiglia" (A100, A300 e simili), ho notato un notevole miglioramento della durata della batteria. Nonostante il display a colori (che presume un discreto consumo), con un utilizzo medio del cellulare, riesco a coprire tranquillamente tre/quattro giorni (spegnendolo di notte). Considerando, poi, che la confezione comprende due batterie, non c’è proprio il rischio di essere lasciati a piedi dal proprio cellulare (!).

Per gli amanti dei Samsung (come me!) che non sanno limitarsi a qualche chiamata ed SMS, ma vogliono qualcosina in più dal proprio cellulare, questo E100 piacerà senz’altro.
Fino a qualche tempo fa, infatti, gli unici cellulari veramente personalizzabili erano i Nokia. Oggi, invece, i software sono disponibili per molti altri modelli e le stesse case produttrici si stanno orientando verso terminali più "plasmabili" dall’utente.
Grazie alla porta IrDA integrata, il cellulare si connette senza alcun problema di compatibilità con il PC (io uso WinME, ma anche con WinXP non ci sono problemi!). Scaricando poi EasyStudio dal sito del produttore, ci si può sbizzarrire a caricare sfondi e suonerie (midi o mmf), per rendere il proprio Samsung più vicino ai propri gusti.
Le foto visualizzabili come sfondo sono stupende. Inoltre EasyGSM comprende delle applicazioni per il corretto dimensionamento (126×128 pixel) e per il ritocco. Quindi le possibilità sono moltissime, per chi magari possiede una fotocamera digitale, o vuole semplicemente inserire immagini scaricate dal WEB.

In definitiva, direi proprio che questo E100 si merita un bell’8, proprio come l’S500 che l’ha sostituito nella mia schiera di cellulari.
La mia valutazione è dovuta al fatto che praticamente i due cellulari sono identici nella sostanza e si differenziano solo esteticamente e per qualche funzione di dubbia utilità (MMS e J2ME).
Secondo me, infatti, non sono J2ME ed MMS a fare la differenza tra i due, tanto (parliamoci chiaro…) si utilizzano pochissimo. Si tratta semplicemente di gusti. L’S500 è decisamente più sobrio nella linea, mentre l’E100 ha un po’ l’aria elegante, pur senza eccedere.