Samsung Galaxy Gio

Introduzione

Quando vedemmo il primo Galaxy, non avevamo immaginato inizialmente che nel suo spirito avremmo in seguito visto una miriade di altri modelli di Samsung.

Samsung Galaxy Gio

Invece, il produttore coreano ha nel corso degli anni continuato a immettere sul mercato smartphone della famiglia Galaxy, la cui galassia (il gioco di parole è da caldo torrido, ce ne rendiamo conto) si arricchisce oggi con Gio.

Confezione

Per il momento lo smartphone è un’esclusiva Tim, che lo propone a 169 euro. Prezzo interessante perché a fronte di una spesa relativamente contenuta abbiamo la possibilità di metterci in tasca un full touchscreen Android. Il problema sta semmai nella confezione, che sarebbe anche completa se non fosse per la tragica mancanza degli auricolari stereo.

Samsung Galaxy Gio

Nella nostra scatola non c’erano, quindi O li ha rubati qualcuno, O non ci sono. Fatto sta che però non li troviamo. Al loro posto, abbiamo una comodissima scheda di memoria da 2GB con adattatore, il cavo dati, il caricatore da viaggio e tanti tanti manuali. Completa la dotazione la batteria da 1350 mAh che fatica a portarci a sera.

Primo Contatto – Funzioni e Materiali

Il nuovo Gio è uno smartphone candy bar full touchscreen privo di tastiera fisica, che opera in sistema duale UMTS – GSM quadribanda. Completa la connettività, che punta sul parco completo del wi-fi, bluetooth stereo, cavo dati e HSDPA.

Samsung Galaxy Gio

A ben vedere, quindi, manca solamente l’HSUPA, non proprio pensato per il target di questo prodotto consumer. Esteticamente, abbiamo l’unica novità interessante nella back cover puntellata che favorisce la presa da parte dell’utilizzatore finale. Sulla cover anteriore abbiamo il display da 480×320 pixel, distribuiti su 3.2 pollici.

Samsung Galaxy Gio

Buona la luminosità all’interno, mentre dovremo agire manualmente all’esterno per l’assenza del sensore di luminosità. Presente invece il sensore di prossimità, un anello imprescindibile su tutti i full touchscreen.

Samsung Galaxy Gio

Sulla back cover troviamo invece la fotocamera la 3.2 megapixel munita di autofocus, che fa foto così così. C’è anche l’altoparlante vivavoce, e internamente i soliti accelerometro e chip per la navigazione satellitare.

Primo Contatto – Dimensioni e Peso

Costruito in plastica, Gio è maneggevole e compatto, e il merito è indiscutibilmente delle dimensioni delle scocche. Abbiamo 110 millimetri di altezza, 57 di larghezza, e uno spessore di 12.1 millimetri, il tutto rapportato ad appena 100 grammi.

Samsung Galaxy Gio

Il display touchscreen è il modo più affidabile per entrare in contatto con Gio, anche se Samsung pensa a un pulsantone fisico centrale e ad altri due tasti touch sotto al display.

Samsung Galaxy Gio

Colpevolmente, però, non mette la ricerca universale, un compagno necessario su tutti gli Android. Il display touchscreen non lascia spazio a delay significativi, merito del processore inserito qui da Samsung.

Samsung Galaxy Gio

Sul dorso sinistro c’è il volume, sul destro l’accensione e lo slot per la MicroSD, sopra il jack da 3.5 millimetri che non troviamo nella dotazione, sotto l’ingresso per la MicroUSB.

In Prova – Il nostro test

Come anticipato, è Tim ad avere in esclusiva questo nuovo prodotto. Comprato così, abbiamo a disposizione la release 2.2 di Android. Notando una certa lentezza del sistema operativo, abbiamo deciso di andare oltro. Abbiamo quindi sbrandizzato Gio, decidendo di montare l’ottima 2.3.4 di Android. Niente più brandizzazioni = velocità aumentata sensibimente.

Samsung Galaxy Gio

Certo, il processore da 800 MHz non è un fulmine di guerra, ma questo Qualcomm gira abbastanza bene, tanto da non far comparire delay significativi.

Samsung Galaxy Gio

La release di Android 2.3.4 non è una novità per noi, e nemmeno per voi: possiamo mettere i widget sulle tante facce della home screen, e personalizzare tutto quello ci pare. La parte telefonica non è per niente male: il vivavoce non è potentissimo ma restituisce tonalità calde, e anche l’audio da capsula merita.

Samsung Galaxy Gio

Pure la ricezione supera la media. La messaggistica ha invece una pecca sulla posta elettronica: quando dalla cartella IMAP andiamo a cancellare una mail, questa ricompare al recupero successivo. Una noia mortale. Peccato perché con visualizzazione HTML e pinch to zoom questo Gio ci aveva convinti.

Samsung Galaxy Gio

A livello di scrittura, comodissima la tastiera virtuale estesa, che batte la 3×4 e anche le improbabili scritture a mano che qualche ingegnere continua a cercare di piazzarci. Capitolo navigazione web: nessun problema fino al giorno della prova, poi un paio di malfunzionamenti che ci hanno fatto pensare.

Samsung Galaxy Gio

Siamo stati buttati fuori occasionalmente da qualche sito pesante. La velocità non è fulminante ma non ci si può certo lamentare. Convince invece la parte office, che adotta Think Free Office. Non solo digerisce quei file che in altre situazioni ci avevano dato qualche grattacapo (specialmente con Polaris), ma ci permette anche correzioni e modifiche.

Samsung Galaxy Gio

Il lato social è garantito invece dall’Hub che abbiamo già incontrato su Samsung: perfetta l’integrazione dei messaggi con Facebook e Twitter. La multimedialità ha invece luci e ombre, che si riassumono nella povertà a livello video di questo Gio: video da 320×240 pixel, roba di cent’anni fa se pensiamo all’orizzonte dell’alta definizione.

Samsung Galaxy Gio

Le foto invece sono abbastanza buone, soprattutto le macro. Meglio la musica, con lo stesso audio del vivavoce che ci regala emozioni anche qui. Disponibile anche la radio, per uno smartphone da 170 euro che dopotutto ci convince.