OnePlus 10 Pro: la nostra recensione
Partita con l’obiettivo di rappresentare il concetto di flagship killer, OnePlus si è pian piano evoluta arrivando a proporre dei veri e propri flagship sempre apprezzatissimi dai clienti, che ogni anno attendono il rilascio del nuovo modello di punta. Dopo l’addio di Carl Pei e l’ufficializzazione dell’unione con OPPO la strategia è cambiata, con un primo lancio di OnePlus 10 Pro in Cina a cui è seguito, mesi dopo, il lancio per i mercati globali.
OnePlus 10 Pro porta indubbiamente molti aggiornamenti hardware e software rispetto alla serie 9 del 2021, ma sarà riuscito a soddisfare le aspettative dei suoi tanti fan? Vediamolo nella nostra prova.
Design
La confezione di vendita comprende lo smartphone, un caricabatteria SuperVOOC da 80W, un cavo USB-C, una custodia in silicone, una pellicola di protezione pre-applicata sul display e lo strumento estrattore della SIM.
Con una struttura in metallo ricoperta in vetro su entrambi i lati, OnePlus 10 Pro risulta solido e ben costruito; gradevole il touch and feel del vetro posteriore (Gorilla Glass 5), che ha ricevuto un trattamento anti-impronta e dà una sensazione di morbidezza al tatto.
Le dimensioni del terminale sono di 163×73,9×8,6mm ed il peso di 201 grammi. Sulla parte frontale troviamo il display AMOLED LTPO 2.0 da 6,7”, con refresh adattivo fino a 120Hz, risoluzione 2K (3216x1440p), doppia calibrazione del colore per immagini più accurate a qualsiasi luminosità e protezione in Corning Gorilla Glass Victus. Ai lati del display sono presenti delle leggere curvature, che lasciano la superficie frontale borderless, mentre la griglia altoparlante in alto è ben nascosta e quasi invisibile, con funzione anche di secondo speaker stereo. All’interno del display abbiamo invece il forellino per la selfie-cam, con supporto al face-unlock, e il sensore d’impronta ottico.
Sul retro abbiamo il rinnovato – esteticamente – modulo fotografico, composto da una tripla-cam ed il flash a LED, progettato per il secondo anno in collaborazione con Hasselblad. Ai lati troviamo invece: un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; il tasto di accensione e l’alert slider a destra; il bilanciere del volume a sinistra; la porta USB-C, l’altoparlante ed il microfono principali e lo slot per la dual nano SIM in basso.
Il display è indubbiamente molto bello, e alla pari con i migliori display del 2022 che abbiamo trovato in realme GT2 Pro e OPPO Find X5 Pro, sebbene la luminosità di picco e il touch-rate siano inferiori rispetto al flagship di realme. Presente anche la profondità di colore a 10 bit che permette di visualizzare oltre 1 miliardo di tonalità diverse, e la certificazione HDR10+. Abbiamo apprezzato poi le curvature laterali, che rendono gradevole l’uso e le gesture, sebbene siamo consapevoli che molti utenti preferiscano invece un display completamente piatto.
Peccato per l’assenza della certificazione IP68, presente nei modelli precedenti, che l’azienda non ha rinnovato in questo nuovo flagship.
Caratteristiche
Per la sua serie di punta OnePlus ha sempre usato il miglio processore disponibile sul mercato, e anche qui non poteva essere da meno: abbiamo infatti un chipset Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 con 8 processori fino a 3GHz, architettura a 4nm e grafica Adreno 730, corredato da 8GB o 12GB di RAM LPDDR5 e da 128GB o 256GB di memoria di archiviazione UFS 3.1.
Sul fronte delle connettività abbiamo il supporto a tutte le bande del 5G grazie al modem X65 di Qualcomm, ma anche alle reti precedenti; non mancano poi il WiFi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, GPS dual-band con A-GPS, Glonass, Galileo e BDS, e tutti i sensori: luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro.
Come già anticipato nel paragrafo precedente l’audio è stereo e supporta il Dolby Atmos, per una esperienza più immersiva di video e gaming, ed un ascolto ottimale della musica. La porta USB-C supporta poi l’uscita video per il collegamento ad un display esterno o a un TV, ma solo per il mirroring delle immagini non essendo presente una modalità PC.
Rinnovato poi il motore per la vibrazione aptica, mentre il sistema di raffreddamento è a 5 strati.
Molto buone le prestazioni, e con un hardware del genere non poteva essere altrimenti; il sistema risulta fluido, anche con gaming e multitasking, e raramente abbiamo sentito le temperature alzarsi oltre la soglia per merito del sistema di raffreddamento usato.
La batteria da 5000mAh riesce a garantire un’ottima autonomia e a coprire quasi una seconda giornata con un utilizzo standard del terminale, ma la rinnovata ricarica SuperVOOC a 80W riesce a darci l’energia sufficiente a finire la giornata con soli pochi minuti di connessione. Presente anche la ricarica wireless AirVOOC da 50W, ma non abbiamo avuto modo di provarla dal momento che richiede esclusivamente lo stand proprietario di OnePlus; con altri pad di ricarica wireless invece non si va oltre i 15W.
Delusione purtroppo per il caricabatteria in confezione: OnePlus 9 e 9 Pro avevano adottato un adattatore con presa USB-C compatibile anche con lo standard PD 3.0, e quindi in grado di ricaricare rapidamente anche altri dispositivi; qui si è tornati allo standard OPPO, non solo con il nome SuperVOOC (alla fine nei vecchi OnePlus cambiava solo il nome ma la tecnologia era la stessa), ma anche con la presa USB-A sull’adattatore che non ci permette più di usare i cavi USB-C/USB-C e che va ad erogare solo 10W quando si ricaricano smartphone diversi da OnePlus ed OPPO o altri device, non essendo più compatibile con il Power Delivery.
Il sistema operativo per i mercati occidentali è OxygenOS 12, a differenza di quanto accaduto in Asia con l’adozione della ColorOS di OPPO. Se da un lato ci fa piacere notare che OnePlus abbia deciso di mantenere alcune apprezzate caratteristiche della sua interfaccia sui terminali venduti in Europa, dall’altro non possiamo non notare che la nuova versione dell’OS si è avvicinata molto a quella di OPPO, e se l’evoluzione porterà ad una unificazione (come prima annunciato e poi negato) pensiamo che i fan più affezionati non gradiranno la scelta. E infatti in molti aspetti si nota una “Oppificazione” di OnePlus che sta facendo allontanare molti fan. Speriamo che l’azienda se ne renda conto e corra presto ai ripari.
Fotocamera
La tripla fotocamera principale è posizionata su un modulo in ceramica per garantirne una maggiore solidità, e non cambia molto rispetto a quella del 9 Pro: essa è infatti composta dallo stesso sensore principale Sony IMX789 da 48MP con dimensione 1/1,43”, pixel da 1,12µm e binning 4-in-1, apertura f/1.8, focale equivalente di 23mm, doppia stabilizzazione OIS + EIS, sistema a 7 lenti e autofocus PDAF+Laser omni-pixel omnidirezionale. A questo si aggiungono un nuovo ultra-grandangolo Samsung JN1 da 50MP con lenti fino a 150° (dimensione 1/2,76”, pixel da 0,64µm e binning 4-in-1, apertura f/2.2, focale equivalente di 14mm e sistema a 6 lenti) ed il già noto teleobiettivo Omnivision OV08A10 da 8MP (dimensione 1/4,4”, pixel da 1µm, apertura f/2.4, focale equivalente di 77mm, zoom ottico 3,3x, stabilizzazione OIS e sistema a 5 lenti). Il sistema è in grado di registrare video fino a 8K@24fps o 4K@120fps. Rispetto a OnePlus 9 Pro si perde la quarta fotocamera bianco e nero per la profondità, ma non si tratta di una grande perdita.
Per i selfie abbiamo invece un sensore Sony IMX615 da 32MP di dimensione 1/2,74”, pixel da 0,8µm e binning 4-in-1, apertura f/2.4 e focale di 26mm, stabilizzazione gyro-EIS e fuoco fisso, in grado di registrare video fino a 1080p@30fps.
Fra le principali novità del nuovo sistema fotografico abbiamo la visione a 150° dell’ultra-grandangolo con modalità Fish-Eye, che ci permettono di riprendere un campo visivo molto più ampio di quanto si potesse fare prima e senza troppe distorsioni, e la nuova modalità a lunga esposizione per foto particolarmente suggestive in notturna ma non solo. Per i fotoamatori abbiamo poi la possibilità di scattare foto in RAW+ a 12 bit e catturare video in formato LOG, per avere a disposizione molti più dettagli da utilizzare in post-produzione, con tutti e tre i sensori. Ci è dispiaciuto invece vedere che la modalità Xpan introdotta con gli OnePlus 9 abbia fatto un passo indietro supportando solamente il sensore principale e non più il grandangolare come invece avviene con la serie precedente.
Complessivamente non possiamo non affermare che la qualità degli scatti catturati con OnePlus 10 Pro non sia di buona qualità: abbiamo degli ottimi sensori fotografici, un software fra i più apprezzati nel panorama degli smartphone ed un’ampia scelta di modalità di scatto. Allo stesso tempo non possiamo però non notare che questa seconda generazione di fotocamera in collaborazione con Hasselblad ci dà una resa inferiore alle aspettative, ma soprattutto inferiore a quella che abbiamo con la serie OnePlus 9 dello scorso anno. Forse è solo un discorso di software, e ci auguriamo che OnePlus possa migliorare con dei futuri aggiornamenti, ma considerando che il device è disponibile (in Cina) già da oltre 5 mesi non abbiamo troppa fiducia in un miglioramento della resa fotografica.
Prezzo
OnePlus 10 Pro è disponibile su Amazon e sul sito del produttore, nelle colorazioni Volcanic Black e Emerald Forest, al prezzo consigliato di €919 per la versione da 8+128GB e di €999 per la versione da 12+256GB.
Conclusioni
OnePlus 10 Pro è sicuramente lo smartphone della svolta per l’azienda: il primo flagship dalla rinnovata (o ufficializzata) unione con OPPO e con una strategia che passa dal prima in occidente al prima in Cina e su cui avevamo molte aspettative porta sicuramente degli importanti aggiornamenti hardware e delle prestazioni da top di gamma, ma allo stesso tempo compie un passo indietro soprattutto su quel comparto fotografico in cui ponevamo grande fiducia anche grazie alla collaborazione con Hasselblad.
L’aumento di modelli lanciati a poca distanza l’uno dall’altro ci fa pensare che la strategia dei pochi device ben progettati si stia spostando verso una molteplicità di modelli, forse rilasciati un po’ troppo in fretta e su cui non si riesce a garantire un supporto rapido e costante come avveniva fino alla partenza di Carl Pei. Forse lo slogan Never Settle, che ci ricordava di non accontentarci mai perché OnePlus avrebbe sempre guardato avanti, non rappresenta più un’azienda che sembra essersi ormai Settled ed aver perso la visione.
Statistiche
Scheda tecnica
Caratteristiche principali
Nome prodotto | |
RAM | 12 GB |
Storage | 256 GB |
Prezzo Base | 819 |
Capacità della batteria (mAh) | 5000 |
Risoluzione in Mpx | 50 |
Diagonale Schermo | 6.7 |
Jack audio | |
Pieghevole | |
SoC | Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 |
Reti supportate | 5G |
Tipo di pannello dello schermo | LTPO AMOLED |
Sistema operativo | Android |
Versione SO | 12 |
Caratteristiche fotocamera
Numero sensori | 3 |
Apertura focale | 2.4 |
Flash | |
Frame rate | 30 |
Grandangolo | |
Massima risoluzione video | 4320p |
Messa a fuoco | |
Raw | |
Stabilizzatore | |
Tipo di zoom | Ottico |
Zoom, numero ingrandimenti | 3.3 |
Numero sensori | |
Apertura focale | 2.2 |
Massima risoluzione video | 1080p |
Altre caratteristiche
Ricarica wireless | |
Ricarica rapida | |
Resistente all'acqua | |
Infrarossi | |
NFC | |
Tipo di USB | Type-C |
Tipo di WIFI | WIFI 6 |
Dual Sim | |
Altezza in mm | 163.000 |
Larghezza in mm | 73.900 |
Peso in grammi | 200.500 |
Spessore in mm | 8.600 |
Scheda memoria esterna ( max supportata) | |
GPU | |
PPI -> risoluzione schermo e presenta i naming FHD 4K etc | 525 |
Protezione schermo | Gorilla Glass Victus |
Refresh schermo | |
Biometria |
Caratteristiche minori
GPS | |
supporto eSim | |
Audio stereo | |
Luminosità | 1300.000 |
Rapporto di aspetto | |
Accelerometro | |
Bussola | |
Giroscopio | |
Interfaccia utente | OxygenOS |