Nothing Phone (2): un flagship maturo

In meno di due anni dal lancio del primo modello di auricolari, Nothing, l’azienda fondata da Carl Pei, è passata da brand sconosciuto a punto di riferimento di una intera comunità di appassionati di smartphone, riuscendo ad attirare quella che un tempo era la community di OnePlus, delusa da come OPPO abbia appiattito il brand, ma anche tanti altri utenti in cerca di qualcosa di diverso dai soliti terminali.

Nothing Phone (2) non è semplicemente un upgrade del primo modello, ma migliora il predecessore sotto tutti gli aspetti a partire dal processore, che adesso è un modello di categoria premium. Lo abbiamo provato in anteprima per qualche settimana.

Nothing Phone (2): ancora più bello

La confezione di vendita ricalca quelle a cui ci ha ormai abituati Nothing, e comprende solo lo smartphone (con pellicola protettiva pre-applicata), il cavo USB-C e l’estrattore per la SIM. Come già per il Phone (1) non è presente il caricabatteria in confezione, ma grazie all’uso della tecnologia PD/PPS possiamo usare la maggior part4e dei caricabatteria disponibili in commercio o già presenti nelle nostre case.

Nothing Phone (2) continua sulla strada del modello dello scorso anno puntando molto sulla sostenibilità: la maggior parte dei materiali sono infatti riciclati, e l’impronta complessiva sull’ambiente è ridotta di quasi il 9% rispetto a Phone (1), un segno importante che, siamo sicuri, l’azienda continuerà a migliorare nei suoi prossimi prodotti.

Simile allo scorso anno il design, sebbene con qualche differenza; il frame in metallo è più sottile, mentre sul retro abbiamo un vetro curvo 2.5D che copre la rinnovata interfaccia dei Glyph. Davanti, invece, il display è sempre piatto, cosa che farà piacere a molti utenti che storcono un po’ il naso davanti ai display curvi. La protezione è garantita su entrambi i lati dal Gorilla Glass.

Le dimensioni del terminale sono di 162,1×76,4×8,6mm ed il peso di 201,2 grammi; apprezzata anche la simmetria del dispositivo che presenta bordi dello stesso spessore – ancor più ridotto – su tutti e quattro i lati del display.

Aumentano le dimensioni del display, che si aggiorna anche come tecnologia: abbiamo infatti un AMOLED LTPO da 6,7”, con refresh fino a 120Hz, risoluzione FHD+ e formato 20,1:9; le altre caratteristiche comprendono la profondità di colore a 10 bit, l’HDR10+ e la luminosità massima pari a 1600nits. Presenti come di consueto la fotocamera frontale all’interno di un forellino – spostatosi in posizione centrale, la capsula auricolare che fa da secondo altoparlante stereo in corrispondenza dello spigolo, ed il sensore d’impronta ottico sotto allo schermo.

Un display che colma il gap del Phone (1) con i top di gamma e si propone fra i migliori del 2023, grazie ad una elevata luminosità e alle ridotte emissioni di luce blu che possono disturbare la vista, e che risulta sempre ben visibile anche alla luce diretta del sole.

Sul retro troviamo l’interfaccia Gliph ed il modulo fotografico, composto da due sensori oltre che dal dual LED flash e da un microfono più un LED rosso che indica la registrazione video, mentre ai lati abbiamo: in alto un microfono per la cancellazione dei rumori; a destra il tasto di accensione; a sinistra i tasti volume; in basso la porta USB-C, il microfono principale, la griglia altoparlante e il carrello per le due nano SIM.

Buono l’audio stereo, come anche la registrazione grazie alla presenza di tre microfoni per la cancellazione dei rumori e l’audio zoom, mentre per l’impermeabilità abbiamo una certificazione IP54 che garantisce resistenza agli spruzzi d’acqua ma non alle immersioni.

Nothing Phone (2): sempre più prestante

Per il suo nuovo smartphone, Nothing ha deciso di fare il salto e passare dalla categoria media alla premium, impiegando un chipset Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1, che sebbene non sia l’ultimissimo SoC top di gamma garantisce comunque prestazioni impeccabili, affiancato a quantitativi di memoria che arrivano fino a 12GB di RAM LPDDR5 e fino a 512GB di memoria di archiviazione UFS 3.1.

Presente il pacchetto completo di connettività e sensori: abbiamo il supporto alle reti 5G, il WiFi 6E, Bluetooth 5.3, NFC con supporto a Google Pay, GPS dual-band e supporto a tutti i sistemi globali di navigazione; e poi sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro. Buona anche la vibrazione, grazie al motore lineare su asse X.

La batteria da 4700mAh, più capiente di quella del Phone (1), ha un’autonomia più che soddisfacente, grazie all’hardware impiegato e alle ottimizzazioni software, e si ricarica anche più velocemente grazie al supporto alla ricarica da 45W via cavo (PD/PPS/QC), oltre che alla ricarica wireless Qi da 15W; presente anche la ricarica wireless inversa da 5W per ricaricare accessori come le ear (2).

Sempre ottimo il lavoro di Nothing sul software, che mantiene un design pulito e privo di bloatware ed una fluidità ai livelli di un Pixel. Con Android 13 arriva anche una nuova interfaccia personalizzata, Nothing OS 2.0, che aggiunge una serie di customizzazioni e widget all’interfaccia stock di Android, arricchendo l’esperienza d’uso con un design discreto e minimale, come da tradizione Nothing. I tanti widget disponibili semplificano le operazioni più comuni, ma possiamo anche crearne di nuovi per quasi tutte le impostazioni.

Non mancano poi le app più apprezzate dall’utenza, come il doppio tap per attivare o disattivare lo schermo, l’always-on display personalizzabile, e naturalmente la gestione dei Glyph.

Glyph che si aggiornano, non solo come disposizione e numero dei LED ma anche come funzionalità; alle notifiche e alle suonerie con Glyph si aggiunge una migliore visualizzazione di timer e sveglie, ma ora possiamo anche creare le nostre suonerie personalizzate e collegare applicazioni terze ai LED – al momento in test con Uber ma presto in arrivo anche su altre app.

Invariata la politica sugli aggiornamenti: Nothing promette 3 versioni di Android e 4 anni di aggiornamenti della sicurezza con cadenza bimensile.

Nothing Phone (2): foto migliori in ogni condizione

Migliora anche il comparto fotografico, grazie ad un nuovo sensore principale, ad un nuovo processore d’immagine a 18 bit – capace di gestire un quantitativo di dati 4000 volte superiore a quello di Phone (1), e ad un software aggiornato. Ai rumor che volevano una configurazione a tre sensori l’azienda ha risposto mantenendo la stessa configurazione a due, ma con un notevole miglioramento della qualità complessiva.

Il sensore principale è un Sony IMX890 da 50MP, con dimensione 1/1,56″, pixel da 1µm, binning 4-in-1, apertura f/1.88, focale equivalente di 24mm, doppia stabilizzazione OIS+EIS, zoom digitale fino a 10x, autofocus PDAF omnipixel omnidirezionale; a questa si aggiunge poi la già nota ultra-grandangolare Samsung JN1 da 50MP con dimensione 1/2,76″, pixel da 0,64µm, apertura f/2.2, visione di 114° e supporto alle macro da 4cm. Il sistema è in grado di registrare video fino a 4K@60fps.

Aggiornata anche la selfie-cam, adesso una più recente e definita Sony IMX615 da 32MP con dimensione 1/2,74″, pixel da 0,8µm, apertura f/2.45 e registrazione video fino a 1080p@60fps.

Dobbiamo dire che gli scatti ottenuti dal Phone (2) migliorano quelli già validi del predecessore, e soprattutto in notturna abbiamo riscontrato una qualità sorprendente, con pochissimo rumore e una luminosità più che soddisfacente. La modalità notturna è integrata in quella principale, quindi non c’è bisogno di attivarla, mentre possiamo attivare le foto in movimento per scegliere poi lo scatto migliore, soprattutto quando fotografiamo soggetti in movimento rapido.

I video possono essere registrati anche in live HDR, sia dalla cam principale che dalla frontale, ma solo fino a 30fps, mentre attivando la modalità movimento la risoluzione scende a 1080p per permettere una stabilizzazione elettronica più spinta. Non mancano poi le ormai classiche modalità ritratto, panorama, macro, pro, time-lapse e slow-motion.

Come già visto per il Phone (1) il 2x Super-Res Zoom fa un’ottimo lavoro riuscendo a interpolare le visioni di entrambe le fotocamere per ottenere uno zoom lossless, mentre per le foto in HDR entra in gioco un algoritmo di fusione di otto scatti ottenuti con diversi parametri di esposizione, per darci il dettaglio e la nitidezza migliori in ogni punto della foto.

Migliorano anche gli scatti in ultra-grandangolo, merito degli aggiornamenti software di Phone (2), e continuiamo ad apprezzare la qualità audio nei video grazie ai 3 microfoni, come anche la possibilità di usare i Glyph come flash per un risultato più tenue rispetto al LED classico.

Disponibilità e prezzo

Nothing Phone (2), nella immancabile colorazione bianca e nel nuovo colore grigio scuro, è già disponibile al preordine sul sito del produttore; sarà poi possibile preordinare dal prossimo 17 luglio su Amazon e nei punti vendita WindTre, con disponibilità effettiva al 21 luglio. Il prezzo consigliato è di:

• €679 per la versione con 8+128GB di memoria;
• €729 per la versione con 12+256GB di memoria;
• €849 per la versione con 12+512GB di memoria.