Nothing Phone (1): la nostra recensione
Indubbiamente uno degli smartphone più attesi del 2022, arriva finalmente Nothing Phone (1), frutto dell’esperienza di Carl Pei – già fondatore di OnePlus, che ha guidato fino a che non ci ha messo le mani Oppo – e della breve esperienza di Essential, azienda dell’ideatore di Android, Andy Rubin. Era infatti la fine del 2020 quando Carl Pei lasciava OnePlus e decideva di acquisire ciò che rimaneva di Essential, portando sul mercato prima gli auricolari Nothing ear (1) e successivamente rivelando i piani di rilasciare uno smartphone che si distinguesse da un mercato ormai piatto. Abbiamo avuto l’opportunità di provarlo per circa un mese, e di seguito la nostra recensione.
Confezione e Design
Con una confezione decisamente originale ed essenziale, Nothing Phone (1) comprende solo lo smartphone e un cavo USB-C, oltre ad una pellicola di protezione pre-applicata sul display ed allo strumento per estrarre la SIM. Assente il caricabatteria, ma la compatibilità con le tecnologie di ricarica PD/PPS e Quick Charge ci permette di usare un qualsiasi caricatore compatibile, che quasi sicuramente tutti hanno già in casa.
Il design del terminale è fra i punti differenziativi, soprattutto per la trasparenza del vetro posteriore che mette in risalto i Glyph, ovvero una serie di LED che si trovano appunto sul retro. Per il resto in realtà non si tratta di un design davvero originale, con un frame in alluminio ed angoli squadrati con una leggera curvatura dei vetri Gorilla Glass 5 in corrispondenza dei bordi. Con dimensioni di 159,2×75,8×8,3mm e peso di 193,5 grammi, NOTHING Phone (1) non è fra gli smartphone più compatti ma nemmeno troppo grande, ma piuttosto un giusto compromesso fra maneggevolezza e dimensioni del display. E notiamo la perfetta simmetria dello smartphone, che mantiene bordi dello stesso spessore su tutti e quattro i lati, cosa assolutamente non scontata, anzi generalmente disattesa dalla maggior parte dei produttori.
Segnaliamo che oltre il 50% della plastica usata per la produzione del Nothing Phone (1), ed il 100% dell’alluminio che ne costituisce la struttura, sono ottenuti da materiali riciclati, così da impattare meno sull’ambiente.
Parlando del display, abbiamo un pannello OLED da 6,55” con risoluzione FHD+ e rapporto 20:9, refresh fino a 120Hz, profondità di colore a 10 bit per riprodurre oltre 1 miliardo di colori, una luminosità di picco di 1200nits e supporto all’HDR10+. Un pannello che, pur non essendo un LTPO2, non delude e possiede tutte le caratteristiche richieste allo schermo di un top di gamma. Non mancano poi la fotocamera per selfie e face-unlock all’interno di un forellino vicino all’angolo, la capsula auricolare con funzione di secondo altoparlante stereo in corrispondenza dello spigolo, ed il sensore ottico d’impronta digitale sotto allo schermo.
Proprio il display è stato al centro di molte polemiche nei giorni precedenti l’uscita del Nothing Phone (1), con una serie di presunti problemi che portavano ad una errata riproduzione dei colori soprattutto in condizioni di bassa luminosità, ma dobbiamo dire che l’unità testata da noi non ha avuto alcun problema, anzi si è comportata veramente bene. Le immagini sono sempre di buona qualità come ci si aspetterebbe da un display con queste caratteristiche, ed anche la visibilità alla luce diretta del sole è stata buona, grazie all’elevata luminosità di picco. Anche di notte al buio, con la luminosità impostata su livelli molto bassi abbiamo sempre avuto una buona riproduzione dei colori, segno che probabilmente si è trattato solo di una partita fallata e non dell’intera produzione.
La parte posteriore, come già menzionato, è caratterizzata da un design a trasparenza che lascia vedere l’interno dello smartphone, con una serie di luci LED che vengono usate per le notifiche, per indicare la carica della batteria, per lampeggiare a ritmo di musica e come luce di riempimento durante foto e video. Foto che sono gestite da una doppia fotocamera, avendo l’azienda eliminato i sensori inutili, e con un microfono dedicato proprio vicino ai sensori. Sempre sul retro ci sono poi un classico flash LED ed un LED rosso che può essere attivato per lampeggiare durante la registrazione dei video.
Ai lati abbiamo invece: in alto un microfono per la cancellazione dei rumori; a destra il tasto di accensione; a sinistra i tasti per il volume; in basso la porta USB-C, l’altoparlante ed il microfono principali, e lo slot per le due nano SIM.
Il terminale ha certificazione IP53, che lo rende resistente a spruzzi d’acqua ma non ad immersioni.
Buono l’audio, gestito dai due altoparlanti stereo, come anche in Bluetooth dove abbiamo il supporto al protocollo AAC, ed apprezzabile la scelta di includere tre microfoni per una registrazione migliore sia di note vocali che di video, con una cancellazione del vento e dei rumori di sottofondo più efficace e il supporto all’audio zoom nella registrazione dei video. Volendo essere pignoli avremmo preferito il volume dello speaker superiore un po’ più alto per abbinarsi meglio a quello inferiore, ma complessivamente l’audio ci è piaciuto.
Caratteristiche
Una fra le scelte di Nothing che hanno fatto un po’ discutere la community è stata quella del chipset. Se infatti molti si aspettavano un processore top di gamma, l’azienda ha invece optato per un Qualcomm Snapdragon 778G+, un octa-core fino a 2,5GHz con architettura a 6nm e grafica Adreno 642L, a cui è affiancato un processore dedicato all’intelligenza artificiale Hexagon 770. Personalmente non troviamo questa scelta sbagliata, dal momento che i chip della serie 7 di Qualcomm si sono sempre rivelati quelli meglio bilanciati fra prestazioni e consumo energetico, ed aggiungiamo che quello che davvero influisce sulle performance è poi l’ottimizzazione software – cosa in cui Nothing ha davvero lavorato bene.
Ed infatti le prestazioni non ci hanno mai deluso, riuscendo a gestire multitasking e app pesanti senza alcun tentennamento, e mantenendo le temperature sotto controllo.
I tagli di memoria di Nothing Phone (1) comprendono 8GB o 12GB di RAM LPDDR5 e 128GB o 256GB di memoria di archiviazione UFS 3.1.
Non manca niente sul fronte delle connettività e dei sensori: abbiamo il supporto alle reti 5G, il WiFi 6, Bluetooth 5.2, NFC con supporto a Google Pay, GPS dual-band e supporto a tutti i sistemi globali di navigazione; e poi sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro. E buona la vibrazione, grazie al motore lineare su asse X.
La batteria da 4500mAh ha un’autonomia soddisfacente, e si ricarica via cavo a 33W o con ricarica wireless Qi a 15W; presente anche la ricarica wireless inversa per accessori come le ear (1), con potenza massima di 5W. Anche qui le aspettative iniziali erano quelle di una ricarica più rapida, ma alla fine possiamo dire che 33W è nella media con quanto offerto da molti produttori di smartphone noti.
Lo abbiamo anticipato più su, Nothing ha fatto un ottimo lavoro lato software, riuscendo ad ottimizzare i processi e senza strafare con funzioni inutili e bloatware, ma allo stesso tempo includendo tutto quello che gli utenti vogliono vedere. Il sistema operativo è Android 12 in una versione stock simil-Pixel, comprensiva anche del Material You, e le applicazioni preinstallate sono tutte e solo quelle del pacchetto Google, con l’unica eccezione dell’app fotocamera e di un registratore vocale. Sono presenti le gesture più amate, come il doppio tap per attivare e disattivare lo schermo, una modalità gioco e la gestione dei LED Glyph.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti, Nothing promette 3 versioni di Android e 4 anni di aggiornamenti della sicurezza con cadenza bimensile, sebbene solo in questo primo mese abbiamo già ricevuto 3 aggiornamenti – probabilmente per affinare il sistema in fase di lancio.
Fotocamera
Andiamo adesso ad esaminare il comparto fotografico, uno degli aspetti su cui più si concentrano gli sforzi dei produttori di smartphone. Nothing ha deciso di lasciar perdere configurazioni multicamera con sensori inutili quali quelli per macro o Bokeh, e piuttosto ha deciso di implementare solo due fotocamere.
La primaria è una ormai nota Sony IMX766 da 50MP, con dimensione 1/1,56″, pixel da 1µm, binning 4-in-1, apertura f/1.88, focale equivalente di 24mm, doppia stabilizzazione OIS+EIS, zoom digitale fino a 20x per le foto e fino a 10x per i video, autofocus PDAF omnipixel omnidirezionale; a questa si aggiunge poi una ultra-grandangolare Samsung JN1 da 50MP con dimensione 1/2,76″, pixel da 0,64µm, apertura f/2.2, visione di 114° e supporto alle macro da 4cm. Il sistema è in grado di registrare video fino a 4K@30fps.
I selfie sono invece affidati ad una apprezzatissima Sony IMX471 da 16MP con dimensione 1/3,1″, pixel da 1µm, apertura f/2.45 e registrazione video fino a 1080p@30fps.
Esaminando le foto scattate con il Nothing Phone (1) notiamo un’ottima qualità con l’uso del sensore principale, anche in condizioni di bassa illuminazione dove interviene una modalità notturna ben progettata e capace di produrre foto con un basso quantitativo di rumore ed una luminosità soddisfacente. Buoni anche i video, per i quali la doppia stabilizzazione ottica ed elettronica fa un buon lavoro e l’audio con tre microfoni risulta di buona qualità. Notiamo poi che foto e video con uno zoom fino a 2x mantengono la qualità dell’originale, mentre aumentando il numero di ingrandimenti interviene un naturale degrado delle immagini.
Notiamo l’assenza di una modalità notturna fra quelle disponibili, e questo perché essa è integrata nella modalità di scatto principale: quando lo smartphone rileva un livello di luminosità basso vedremo comparire un’icona a forma di luna, e sarà sufficiente toccarla per attivare la modalità di scatto notturno.
Per quanto riguarda il flash invece possiamo scegliere se attivare il LED classico o piuttosto tutti i LED dell’interfaccia Glyph, che vanno a creare un riempimento più omogeneo e meno intenso.
Nella media la selfie-cam, mentre purtroppo siamo rimasti un po’ delusi dai risultati ottenuti con la fotocamera grandangolare, che non riesce a riprodurre una qualità paragonabile a quella del sensore principale né in luminosità, né come qualità dei colori. La cosa non può essere imputata al sensore scelto, che in altri smartphone fa invece un ottimo lavoro, speriamo quindi che con un prossimo aggiornamento del software l’azienda riesca a risolvere i problemi.
Glyph
Sicuramente la particolarità più evidente di Nothing Phone (1), l’interfaccia Glyph composta da un elevato numero di LED sulla parte posteriore che vanno a formare giochi di luce e notifiche fuori dall’ordinario. I LED possono essere attivati dalle impostazioni, ne possiamo impostare la luminosità, e fra le possibilità in cui possono entrare in gioco abbiamo:
- Suonerie Glyph: usando una delle suonerie compatibili con Glyph avremo un corrispondente gioco di luci, che ci può permettere anche di identificare il chiamante se quella specifica suoneria è abbinata ad un contatto in particolare;
- Notifiche: i LED funzionano da indicatore di notifica e ci avvisano dell’arrivo di un messaggio o altro;
- Misuratore di carica: durante la ricarica via cavo l’asticella bassa dei Glyph indica il livello raggiunto dalla batteria;
- Feedback di Assistente Google;
- Passa a Glyph: posizionando lo smartphone sottosopra esso verrà silenziato lasciando i LED come unico indicatore di notifica;
- Visualizzazione della musica: i LED seguiranno il ritmo della musica in ascolto sullo smartphone.
Si tratta sicuramente di una funzionalità unica nel panorama degli smartphone, di qualcosa che si fa notare, ma non siamo convinti che sia una killer feature in grado di veicolare la scelta degli utenti.
Prezzo
Nothing Phone (1) è disponibile su Amazon, sul sito del produttore, e con l’operatore WindTre al prezzo consigliato di:
- €499 per la versione con 8+128GB di memoria, in colorazione nera;
- €529 per la versione con 8+256GB di memoria, nelle colorazioni bianca e nera;
- €579 per la versione con 12+256GB di memoria, in arrivo nei prossimi mesi nelle colorazioni bianca e nera.
Conclusioni
In conclusione, il Nothing Phone (1) è sicuramente uno smartphone che ci è piaciuto, non privo di difetti ma considerato che è il primo dispositivo ad essere lanciato dall’azienda è andata decisamente bene. Con un design (quasi) unico, un ottimo display, prestazioni ai livelli di un top di gamma, una fotocamera sostanzialmente valida e la caratteristica interfaccia Glyph, il Nothing Phone (1) può ritagliarsi uno spazio nel panorama smartphone di quest’anno. Il prezzo di lancio è forse un po’ alto per quello che offre il terminale, soprattutto se confrontato con alcuni smartphone di altri produttori come Pixel 6a e realme GT2, ma il rapporto qualità prezzo andrà sicuramente a migliorare nei prossimi mesi con l’arrivo di offerte e promozioni.
Statistiche
Scheda tecnica
Caratteristiche principali
Nome prodotto | |
RAM | 8 GB |
Storage | 256 GB |
Prezzo Base | 529.00 |
Capacità della batteria (mAh) | 4500 |
Risoluzione in Mpx | 50 |
Diagonale Schermo | 6.6 |
Jack audio | |
Pieghevole | |
SoC | Qualcomm - Snapdragon 778G |
Reti supportate | |
Tipo di pannello dello schermo | AMOLED |
Sistema operativo | Android |
Versione SO |
Caratteristiche fotocamera
Numero sensori | 2 |
Apertura focale | 2.2 |
Flash | |
Frame rate | 30 |
Grandangolo | |
Massima risoluzione video | 2160p |
Messa a fuoco | |
Raw | |
Stabilizzatore | |
Tipo di zoom | |
Zoom, numero ingrandimenti | |
Numero sensori | |
Apertura focale | 2.5 |
Massima risoluzione video | 1080p |
Altre caratteristiche
Ricarica wireless | |
Ricarica rapida | |
Resistente all'acqua | |
Infrarossi | |
NFC | |
Tipo di USB | Type-C |
Tipo di WIFI | WIFI 6 |
Dual Sim | |
Altezza in mm | 159.200 |
Larghezza in mm | 75.800 |
Peso in grammi | 193.500 |
Spessore in mm | 8.300 |
Scheda memoria esterna ( max supportata) | |
GPU | |
PPI -> risoluzione schermo e presenta i naming FHD 4K etc | 402 |
Protezione schermo | Gorilla glass 5 |
Refresh schermo | |
Biometria |
Caratteristiche minori
GPS | |
supporto eSim | |
Audio stereo | |
Luminosità | 1200.000 |
Rapporto di aspetto | |
Accelerometro | |
Bussola | |
Giroscopio | |
Interfaccia utente |