Nokia N73 Music Edition

Introduzione
Non bastavano un grande display, una miriade di funzioni e una fotocamera da 3.2 megapixel. Non erano sufficienti l’UMTS e un’identità business oltre che consumer. No, Nokia ha voluto fare di più, inventando l’N73 Music Edition. Cosa cambia rispetto all’N73? Non molto, ma i valori in più sono determinanti; su tutti, la presenza nella dotazione di vendita di una memoria aggiuntiva da 2gb.
Se vi piace la forma candybar più dei modelli bi-valve, può essere una alternativa valida. Ed è anche un pezzo da novanta nel proprio segmento.

Confezione

Difficilmente vorremmo di più da questa confezione marchiata Nokia. Fortunatamente, per il senso comune del bello, il gestore si fa parzialmente da parte, evitando di marchiare il packaging con scelte che stonerebbero rispetto alla consueta politica di Nokia. In effetti, anche su questa scatola di cartone abbiamo la solita scena "di vita vissuta", mentre una volta aperta, viene subito rivelato il telefono, in livrea completamente nera e pertanto molto elegante.

Sorpassati in un batter d’occhio la farcita serie di manuali che ci vengono proposti, ecco tutti gli accessori disponibili, una marea che andiamo ad elencare cercando di fare il punto della situazione: la batteria BP6M, il caricabatteria da viaggio con l’adattatore, la cuffia stereo (ricevitore e auricolari sono divisi) con rivestimenti di ricambio, un ulteriore auricolare bluetooth, il cavo dati pop-port – USB, un piccolo panno per la lente della fotocamera, la MiniSD da 2gb (sprovvista di adattatore) e il CD-ROM con la Suite. Avremo inoltre un programma che ci permetterà di visualizzare ed elaborare le immagini catturate: stiamo parlando di Adobe Photoshop (Album Starter Edition). A voler essere estremamente pignoli, l’unica cosa che potevamo desiderare di più sarebbe stata una custodia.

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Primo contatto
Non piccolo ma nemmeno ingombrante; non leggero, ma nemmeno pesante. In compenso, un concentrato di tecnologia e tanto, tanto, tanto spazio disponibile (non lo ripeteremo mai abbastanza); infatti, avremo modo di trasferire sul telefono circa 500 canzoni in formato mp3 di buona qualità.
Dobbiamo dire che quello a disposizione è un N73 brandizzato Tim, ma ciò nonostante, il primo gestore italiano non ha voluto marchiarlo in maniera invasiva: sulla scocca non avremo nessun ‘bollino’, e nemmeno il menù (Symbian serie 60) sarà inficiato da interventi stile Vodafone Live (basterà cambiare il tema di default).
Abbiamo tra le mani un modello che opera in dual mode UTMS/GSM tribanda 900-1800-1900 mhz, con connettività completa, eccezion fatta per il wi-fi. Possiamo contare, infatti, sul cavo USB tramite il quale avremo modo di far comunicare Pc e terminale. Le possibilità wireless saranno due: porta a infrarossi, piuttosto limitante per la mole di dati scambiati e bluetooth, in assoluto la modalità senza filo più performante (wi-fi a parte). Per uno scambio di dati più pesante (vedi musica), meglio affidarsi al cavo.

I materiali utilizzati per assemblare questo N73 ci convincono all’80% e la spiegazione è semplice: mentre le plastiche impiegate per costruire la parte frontale e posteriore sono caratterizzate da un buon grado di solidità, altrettanto non si può dire della parte posteriore (copriobiettivo), che scricchiola e sembra tutto tranne che robusta. State attenti ai primi utilizzi, ecco il nostro consiglio.
Per il resto, l’estetica trae i maggiori benefici dalla colorazione totalmente nera e sprovvista di marchi, che rende questo N73 sobrio ma non anonimo. Anzi, il grande display da la sensazione di avere tra le mani un modello esclusivo, che sicuramente sfonderà sul mercato tanto quanto l’edizione canonica.
Come anticipato nell’incipit della recensione, non si tratta di un apparecchio piccolo: misura infatti undici centimetri di lunghezza per quasi cinque di larghezza, con uno spessore totale pari a due e un peso leggermente superiore ai 115 grammi.

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L’ergonomia non ne risente affatto, la sensazione è quella di impugnare un apparecchio che risulterà invece esente da cedimenti strutturali, specialmente a pressioni decise.
Il display è puro spettacolo: 240×320 pixel, due pollici e quattro, 262.000 colori a matrice attiva TFT. Il fattore positivo è che non dovremo necessariamente agire in prima persona sulla luminosità, ma potremo demandare l’operazione al sensore disposto al di sopra del nostro schermo, che ci consentirà di ridurre sensibilmente i consumi di energia. I colori di questo display appaiono molto brillanti; carina, soprattutto, sarà la visualizzazione dell’oscilloscopio durante l’esecuzione di un brano.

La tastiera è praticamente la stessa dell’N73: ‘normale’, con l’unico neo della retro-illuminazione blu un po’ fioca; avremmo preferito il bianco o il rosso. Intanto, abbiamo a al centro il jog multi-direzione che ci servirà per navigare nel menù, ma soprattutto per interagire con il lettore audio. Disposti intorno troviamo quattro tasti funzione: due soft-keys per sfuttare al meglio il menù rapido del display in stand-by, più i due per inizio e fine chiamata. Inoltre, intorno ai numeri troveremo quattro ulteriori pulsanti, il più interessante dei quali è sicuramente la "chiave musicale"; premendola, attiveremo il player musicale e potremo iniziare a sentire i nostri brani preferiti. Sul lato destro sono alloggiati il tasto fotocamera e i pulsanti relativi al volume (o zoom digitale); sulla sinistra abbiamo invece la porta infrarossi, mentre pop-port e pulsante per accensione/modifica profilo sono disposte rispettivamente nella parte inferiore e sulla sommità del telefono.

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In prova
Una ventina di secondi di attesa, e subito entriamo nel mondo di N73, un cellulare nato, come detto, per stupire.
L’interfaccia è il consueto Symbian Serie 60, sistema operativo per il quale riproporre l’ennesima disamina sarebbe noioso. Iniziamo allora ad analizzare questo terminale dalla velocità di navigazione nel menù, che appare subito ottima: possiamo girare, scartare, selezionare le diverse icone disposte nel menù a griglia, e subito ci verrà proposta una lista con molteplici voci, capaci di coprire ogni esigenza.
Il software non è stato intaccato da Tim, la visualizzazione è brillante e supportata da un display di tutto rispetto, con caratteri ben leggibili e di dimensioni "umane", al contrario di altri con display Hi-res. La parte telefonica è in linea con gli ultimi nati del produttore finlandese: non si raccolgono cali di tensione, intoppi, problemi di cattiva gestione dell’handover 3g-2g; in generale, riusciremo sempre a farci sentire senza problemi di inscatolamento o di voce metallica. Di contro, non potremo contare al cento per cento sul vivavoce, la cui potenza è effettivamente forte, ma non tanto da poter sovrastare i rumori di sottofondo di città o quelli di un’auto in viaggio.
Il grande display ci sarà d’aiuto nella navigazione web, possibile tramite il browser di serie o attraverso l’impiego di programmi terzi (opera mini gira molto bene).

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In particolare, la velocità è assicurata dalla connessione UMTS, grazie alla quale avremo anche modo di scaricare da internet filmati o altri brani da aggiungere a quelli già precedentemente installati sul nostro modello (ad esempio, sull’N73 Music Edition Tim in prova abbiamo potuto ascoltare l’ultimo album di Mina). L’operazione sarà velocissima, la rapidità di download sorprendente, e in generale proporzionale alla presenza del campo.
La messaggistica risulta ottima, e completata dalla e-mail (account configurabili grazie alle impostazioni presenti per un gran numero di provider) con il solo limite di non visualizzare mail html (per le quali ci dovremo affidare a programmi di terze parti). Sms e mms possono fare affidamento sulla solita qualità praticamente perfetta del T9, che ricorda un po’ quella offerta dalla connettività: efficace, soprattutto con bluetooth (sincronizzazione e trasferimento dati) e cavo USB; meno performante, com’è naturale che sia, la porta a infrarossi, che ci sentiamo di sconsigliare. Il pairing con altri dispositivi è molto rapido, e anche la comunicazione con un secondo cellulare sarà senza imprevisti.
Sull’N73 è montata una fotocamera con ottiche Carl Zeiss, a risoluzione massima 3.2 megapixel, capace di farci catturare immagini a una dimensione massima di 2048×1536 pixel. Non abbiamo, a differenza dell’N93, uno zoom ottico su cui poter fare affidamento; potremo, invece, utilizzare quello digitale (20x), anche se solo per puro divertimento e scarsa utilità.
Buono il flash presente, che funziona nel raggio massimo di un metro e che funziona anche in modalità di "riduzione occhi rossi". In più, abbiamo una molteplicità di funzioni da far impallidire fotocamere digitali di medio livello: possiamo impostare la camera su scatti automatici, in modalità ritratto, piuttosto che in panoramica, sportiva o notturna; inoltre, avremo diverse chance per migliorare il bilanciamento del bianco, la sensibilità tutto in relazione alla qualità di luce presente.
Meno importanti e prettamente ‘fun’, le regolazioni della tonalità di colore (normale, seppia, bianco e nero e negativo). Ad ogni modo, l’importante è capire su strada la qualità e la bontà di questa fotocamera: ebbene, i risultati sono più che positivi, paragonabili a quelli di una macchina fotografica digitale di medio livello; i bordi delle immagini catturate non saranno ‘bombati’ e, ad esempio, i colori appariranno nitidi.
L’autofocus permetterà messe a fuoco precise a distanze variabili. Una volta scattata la nostra foto, potremo visualizzare il nostro risultato anche in visione orizzontale, in modo tale da sfruttare appieno le possibilità del grande display.

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In generale, non ci sarà quella sensazione di pressappochismo che avvolge invece le camere meno performanti di altri produttori (ma anche quelle a 1.3mpx della stessa Nokia). Ma non finisce qui, la cam da 3.2 mpx può anche essere impiegata in modalità video: sarà sufficiente cliccare su un tasto e saremo pronti a girare piccoli film della durata massima di un’ora e mezza (ovviamente dipende anche da quanta memoria residua abbiamo). La qualità non sarà certo eccelsa: potremo salvare in mp4 o in 3gp, ma la dimensione massima rimane 352×288 e i fotogrammi per secondo sono 15 (contro i 30 dell’N93). Anche in questo caso, avremo le stesse impostazioni della fotocamera, ma un totale di zooming ridotto a otto volte contro le venti delle immagini. Meno utile, invece, è la seconda camera disposta sulla parte frontale del telefono, che servirà quasi esclusivamente per le videochiamate.

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La splendida parte multimediale è completata non solo dalla possibilità di utilizzo della radio, ma dal riproduttore audio, tramite il quale avremo modo di ascoltare i nostri brani preferiti.
In generale, basta cliccare sul tasto chiave musicale per attivare il palyer; creare playlist e trasferire musica appare molto semplice, anche per chi non ha mai usato una funzione del genere. Grazie al rapidissimo drag and drop (a patto di essere collegati con il cavo usb), basterà trascinare fisicamente sulla memoria la canzone perché venga copiata.
Durante l’ascolto di un brano, potremo utilizzare o meno le cuffie fornite a corredo (infatti sono del tipo a plug-in nel telecomando a filo, con la possibilità di utilizzare quelle che preferiamo), mentre sul display apparirà la copertina dell’album, del cantante o, a scelta, un oscilloscopio.
La qualità audio dell’altoparlante è molto valida e migliora sensibilmente con l’impiego delle cuffie.
Il dispendio di energia non è altissimo: circa due giorni utilizzando sia lettore mp3 che fotocamera, oltre naturalmente a qualche chiamata e una decina di messaggi. Per essere completo, a questo terminale manca soltanto il wi-fi, ma forse la destinazione di utilizzo non è la stessa della serie E. Resta un modello molto valido, specialmente per l’utenza esigente o in generale per chi vuole avere in tasca un solo apparecchio, ma più di un semplice cellulare.

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La visione della videoprova necessita di un breve periodo di attesa, variabile a seconda del tipo di connessione che state utilizzando.