Motorola V80

È la prima volta che mi cimento nella pubblicazione di una prova; a convincermi è stato soprattutto il fatto di essere riuscito ad ottenere questo modello di cellulare con un certo anticipo rispetto alla data di regolare distribuzione.
Premetto che ho posseduto (e posseggo) numerosi telefoni cellulari, che uso alternativamente, sia privatamente che per lavoro, sin dal lontano 1990, data della stipula del mio primo contratto di telefonia cellulare con l’allora SIP.
Nel decidere di prendere il "V 80", sono stato spinto soprattutto dalla novità, e quindi confesso che non ne avevo veramente bisogno (questo mi consentirà, probabilmente, di essere il più imparziale possibile).

Esteticamente, il telefono appare decisamente elegante, con il suo "chassis" nero bordato di grigio argentato (decisamente più bello dal vivo di qualunque fotografia avessi finora visto in Rete). Nella parte superiore, che una volta aperto diventa la parte centrale, troneggia il jog, di un tenue colore verdino, forse un po’ troppo sporgente, la cui base funge anche da luce spia di funzione, circondato da tre tasti disposti ad anello; sia le funzioni associate al jog che quelle dei due tasti laterali, sono ampiamente configurabili via software. Lateralmente, a sinistra troviamo i tastini per incrementare e decrementare il volume e a destra quello per attivare le funzioni vocali.
Ancora a destra, in basso, vi è la presa per il jack dell’auricolare.
Nella parte inferiore troviamo la presa per il tipico connettore multifunzione Motorola (caricabatteria, cavo di connessione al PC), di dimensioni invariate rispetto ad altri modelli (e questo è un bene: chi già avesse comprato il cavetto, non dovrà riaffrontare la spesa). Per accedere al vano batteria, e quindi al vano di inserimento della SIM, è necessario rimuovere il guscio posteriore; operazione questa che, al pari di altri Motorola, non è proprio del tutto agevole.

Il display, veramente notevole, occupa buoni due terzi del telefono chiuso.
In stand-by visualizza le solite informazioni: livello del segnale e della batteria, attivazione o meno della modalità GPRS, indicazione del gestore di rete, stato dell’avviso sonoro impostato (vibrazione o suoneria al volume massimo) ed inoltre data e ora (in formato digitale o analogico a scelta), con la possibilità di far apparire tali ultime informazioni centrate sullo schermo od allineate a sinistra.

Anche le quattro icone corrispondenti alle funzioni impostate per il jog, si potrà scegliere se visualizzarle o meno. Luminoso e leggibile in ogni occasione, ha l’unica pecca che in stand-by, una volta scaduto il tempo di retroilluminazione impostato via software, non consente di visualizzare alcunché, neppure un misero orologio come screensaver in stile P900; questo tra l’altro significa che per vedere se, per esempio, vi è giunta qualche chiamata alla quale non avete risposto, dovrete necessariamente attivarlo aprendo il telefono.

E veniamo, per l’appunto, all’apertura. Erede del "V 70", si apre mediante rotazione della parte superiore, in senso orario. Basta dargli una piccola spintarella ed il meccanismo completerà l’azione che, con un minimo esercizio risulta essere facile da realizzare sia che lo si impugni con la mano destra che con quella sinistra. La prima impressione che se ne ricava, non è certo di eccessiva affidabilità, ma posso garantirvi che dopo un uso abbastanza spinto (tra l’altro mi è già caduto una volta), non mostra alcun cenno di cedimento.

La tastiera è sufficientemente ergonomia, con i tasti ben spaziati tra di loro, anche se avrei preferito che i simboli riportati sui medesimi fossero un po’ più grandi allo scopo di migliorarne la leggibilità.

Veramente completo il software di gestione. Ampiamente configurabile, con le icone che risentono positivamente, in quanto a qualità, dei 65.000 colori, appare decisamente ergonomico, facile da usare ed intuitivo. Diciamo che non ho mai dovuto leggere una sola volta il libretto d’uso per trovare la funzione di cui avevo bisogno. Anzi, ad onor del vero, ho trovato una funzione "Avvisi ritmici" che mi ha lasciato un po’ perplesso: in pratica, attivandola e configurandone durata, stile e sensibilità, il cellulare, in stand-by, reagirà agli eventuali stimoli sonori esterni emettendo in sincronia dei gradevoli segnali luminosi, molto in stile "luci psichedeliche" (il che – permettetemelo – mi sembra di una inutilità totale, ma tant’è…).

La sveglia (per me decisamente importante dato che viaggio molto e non sempre mi fido degli alberghi), è particolare; si possono impostare fino a cinque allarmi, ma ciascuno, una volta raggiunto l’orario di attivazione, pur mantenendo in memoria l’orario di impostazione, automaticamente si disattiverà e quindi bisognerà ricordarsi ogni volta di riattivarlo, in quanto manca la funzione di ricorrenza giornaliera presente su altri telefoni (alcuni dei quali, addirittura consentono di impostarla per i soli giorni feriali…)

Più che dignitoso il "reparto suonerie", polifoniche a 24 toni; non sopportando le varie musichette e rifugiandomi generalmente nelle suonerie classiche, non ho avuto i problemi che avevo sofferto con altri telefoni in quanto assolutamente carenti di suonerie che rappresentassero un trillo più o meno semplice (non sopporto che in riunione mi parta "la Marcia di Radetsky" solo perché ho dimenticato di silenziare il cellulare); del pari, il volume impostabile è sufficiente per far si che ben difficilmente possiate non udire lo squillo.

Buona la rubrica telefonica, anche se, come gli altri Motorola che ho avuto modo di provare, ha una particolarità: a ciascun nominativo, è possibile associare uno ed uno solo numero di telefono; in pratica, se ad esempio importate un nominativo da Outlook per il quale avete a disposizione quattro numeri – cellulare privato, cellulare d’ufficio, fisso di casa e fisso dell’ufficio – il software (che è il Mobile PhoneTools ® nella versione 2.0, badate bene, optional) vi creerà quattro distinte nuove voci con lo stesso nominativo, corrispondenti ai quattro numeri telefonici, ciascuno contraddistinto da un’iconcina che dovrebbe servire a farvi capire di cosa si tratta. Difficile dire se sia migliore come soluzione rispetto alla tendenza generale che è quella di creare una scheda per ciascun nominativo nella quale inserire più numeri; diventa un fatto più che altro di abitudine molto oggettivo; sicuramente, con il software Motorola per effettuare una chiamata, risparmiate la pressione di almeno un tasto.

Buona la fotocamera, che consente una risoluzione massima di 640×480 ed è dotata di uno zoom (digitale) 4x; con il telefono aperto, ruotando la parte superiore in senso antiorario come per chiuderlo, ma fermandovi a metà corsa, si attiva automaticamente la modalità cosiddetta panoramica della fotocamera.

Ben realizzata la parte "browser", facilmente configurabile anche mediante appositi "script" reimpostati per i vari gestori, al pari dell’utilizzo come client di posta elettronica, anche se, ad onor del vero, non utilizzo più di tanto tali servizi. Così come non utilizzo l’Instant Messaging di cui pure questo terminale è dotato, con una voce di menù tutta sua.

Ottima come sempre secondo gli standard Motorola la parte inerente la sensibilità e la velocità di aggancio della rete; e questo nonostante l’antenna integrata; anzi, ad onor del vero devo dire che, con una scheda del gestore Wind, sono riuscito ad avere il segnale di campo all’interno di un locale che per gli altri miei telefoni ha sempre rappresentato "la bestia nera" in quanto a ricezione.

Più che buona la parte audio, con un sonoro pulito, profondo e chiaro, forte quanto basta per essere udibile anche per strada o comunque in situazioni di elevata rumorosità ambientale esterna. La durata della batteria non mi ha fatto gridare "al miracolo" ma non mi ha neppure deluso; diciamo che si potrà sempre contare su almeno 48 ore senza mai spegnerlo e facendone un uso "umano". Il prezzo di listino non è eccessivamente alto in assoluto, specie se si considera che nella confezione è compreso l’ultimo modello di auricolare Bluetooh prodotto da Motorola.

Per concludere questo breve "excursus" del tutto preliminare, il giudizio finale è a conti fatti, positivo. Il "V 80" è davvero un bell’oggetto che non mancherà di suscitare la curiosità dei vostri amici; ma è anche un telefono cellulare completo, ergonomico, ben realizzato, facile e piacevole da utilizzare, che può contare sull’esperienza di un marchio decisamente blasonato. È infatti appena il caso di ricordare che nessun’altra casa produttrice vanta l’esperienza di Motorola in questo settore (indovinate un po’ chi produceva i primi ed allora unici telefoni cellulari in assoluto, ancora distribuiti con marchio SIP, nel 1990, agli albori della telefonia cellulare in Italia…). E poi vi è da dire che, dopo le ultime mosse un po’ "azzardate" fatte con alcuni modelli la cui riuscita è risultata quanto meno dubbia ("V 600" e "MPx200" docet…), non credo che la Motorola potesse permettersi il lusso di "fallire" nuovamente…