Motorola V8 RAZR2

Introduzione
Il calendario 2004 era alla decima pagina, ottobre, quando sul mercato del nostro paese iniziò a fare la sua comparsa il Motorola V3. Salutato come una perla di design in un mare di terminali squadrati e senza grosse idee, il nuovo RAZR aprò una breccia verso scelte più coraggiose da parte dei produttori di telefoni cellulari, che iniziarono, con il tempo, a proporre modelli fuori dagli schemi, capaci di strizzare l’occhio agli utenti anche e non solo per le features tecnologiche contenute.
A poco meno di tre anni di distanza, e (speriamo) per chiudere un periodo nero in termini di vendite, in Italia e non, Motorola rivisita un suo grande successo, presentando prima (leggi l’articolo qui su Telefonino.net) e commercializzando poi, il V8. V8, ovvero RAZR2, con tutto ciò che ne consegue, con tutta l’atmosfera che questa dicitura può creare, e con le varie aspettative.
Ringraziando MobileStyle, vi invogliamo a leggere il resto, dicendo che di positivo, per questo modello, c’è molto, ma c’è anche qualche ombra. Cosa? A noi scriverlo, a voi scoprirlo.

Motorola V8 02

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Confezione
Ricordate la prima confezione del V3? Quel “sifolotto” grigio, da “galleria del vento”, che invogliò l’utente a spendere una cifra esorbitante per quel gran pezzo di design? Ebbene, scordatelo. Qui siamo più in “modalità seconda confezione” del V3.
Per il V8, in effetti, si è scelta una scatola di cartone, senza tralasciare però quel gusto estetico che chiunque si aspetterebbe. Infatti, solo tirando una linguetta particolare si riesce a scoprire la posizione del telefono, che si pone alla sommità di una dotazione che per il resto propone il cavo dati USB, il caricabatteria, una pochette, l’auricolare doppio, e la solita manualistica.
Manca una memoria aggiuntiva, ma a ben vedere non avremmo a disposizione nemmeno uno slot nel quale inserirla. Questo accade perché a disposizione dell’utente ci sono già 512mb. Non male, dopotutto.

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Primo contatto
Un bivalve, ecco quello che abbiamo in mano. Naturalmente non brandizzato, un GSM-EDGE che opera in quadribanda, un apparecchio che può contare sulla connettività, a livello wired, del cavo dati, mentre quella senza fili è deputata all’impiego del solo bluetooth, comunque validissimo.
È questo il Motorola V8, un terminale che ha tanto da regalare in termini di eleganza ed estetica; in completa livrea nera, è costruito con materiali eccellenti: davanti vetro; dentro acciaio; dietro gomma, per un mix eccezionale che restituisce tutta la solidità del caso. Anche le misure non sono esagerate: V8 misura 103 millimetri di altezza per 53 di larghezza e 11.9 di spessore, il tutto a fronte di un peso di 117 grammi, che però non si sente granché.

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La tastiera ha un ottimo feedback nella pressione dei vari tasti, molto distanziati tra loro.
Il display? Bellissimo e ampio, ma soprattutto visibile alla luce del sole. Questo misura 320×240 pixel, ed è performante tanto quanto quello esterno, più piccolo ma comunque capace di darci tutte le informazioni del caso. Insomma, un primo contatto davvero positivo, con questo nuovo nato di casa Motorola.

In prova
In prova, questo nuovo Motorola dà subito ampie soddisfazioni nella disposizione degli elementi nel menù.
A differenza degli ultimi nati del produttore alato, stavolta possiamo contare sul sistema operativo Linux, che ci restituisce una veste grafica simile a quella alloggiata sul P1i di Sonyericsson, ma non solo. Il menù, infatti, è organizzato a icone, facilmente accessibili mediante lo sfruttamento del jog rotondo posto al centro della cover inferiore, al di sotto dell’ampio display.
La velocità di navigazione nell’interfaccia è buona, così come l’immediatezza di un sistema operativo che finalmente si scrolla di dosso quella spocchia fatta di feature poco intuitive, in termini di posizionamento. Invece, stavolta abbiamo ogni voce dove ci aspetteremmo, una realtà che ci permette di sfruttare a fondo questo V8, senza dover quindi ricorrere al manuale di istruzioni.
Cominciamo subito dalla parte telefonica, che restituisce ogni positività del caso: a una ricezione sopra la media, segue infatti un audio pulitissimo, con un vivavoce performante, per un timbro che sarà sempre caldo, sia che si parli di noi, sia che si intenda quello dell’interlocutore.
In particolare, utilizzare gli auricolari durante le telefonate voce consentirà una comprensione nitida della persona con la quale staremo scambiando qualche battuta. Ma attenzione!!! La perla di questo Motorola V8 arriva con la messaggistica, anche se sembra incredibile. Come negli altri modelli della casa statunitense, anche qui non troviamo il T9, come sistema di scrittura facilitato, ma l’iTap.
Si tratta, però, di un sistema rinnovato, reso razionale, e finalmente, performante. Fantastico: scrivere non è più un grattacapo, qualcosa con cui entrare in contatto con riluttanza, tutt’altro… Vero è che la distanza dal T9 di Nokia, Sonyericsson e Samsung ci sia ancora, ma possiamo affermare con certezza che qui il gap si stia riducendo, una speranza che rivolgiamo al prossimo modello di Motorola che testeremo per voi.
In sostanza, scrivere sms e comporre mms non è per niente difficile, così come configurare gli account di posta elettronica e utilizzare la funzione e-mail. Lo scambio dati avviene in maniera sicura, specialmente tramite il cavo dati che opera con una buona pc suite. Anche tra diversi cellulari, il bluetooth risulta affidabile, con un pairing praticamente istantaneo. La parte PIM del telefono è la consueta, positiva di Motorola. Tra le nuove funzioni, troviamo gli interessanti comandi vocali, che però non si possono attivare a flip chiuso (bug? O scelta incomprensibile?). Avremo modo, mediante gli ausili voce, di ascoltare le diverse funzioni del nostro telefono cellulare, e, naturalmente, di chiamare i contatti della nostra rubrica. Nell’impiego di questa feature, però, si è palesato un bug: con l’utilizzo dei comandi vocali, infatti, si è ammutolita la suoneria dei messaggi. Strano, supponiamo comunque che sarà sufficiente una nuova release software. A proposito di suoneria dei messaggi: consigliamo di procurarvi assolutamente una serie di suonerie apposite, perché quelle fornite da Motorola sono (e non ce ne vogliano i genitori) da terza media; se l’utente proverà a cercare qualcosa di più business, o solo di più elegante, resterà davvero deluso. Per ciò che riguarda la navigazione online, pur tenendo in considerazione che abbiamo tra le mani un terminale GSM-EDGE non brandizzato, dobbiamo dire che non abbiamo trovato grossi problemi con Opera, browser alloggiato di default su questo terminale. Certo, il rendering delle pagine più pesanti sarà faticoso, ma il risultato restituito, in caso di necessità, sarà più che passabile. Per ciò che riguarda la parte multimediale, invece, abbiamo luci e qualche ombra. Iniziamo dalle seconde, che investono soprattutto la fotocamera.

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Sulla parte superiore della cover, troviamo infatti una cam a risoluzione massima 2.0 megapixel, purtroppo senza autofocus; questa, in condizioni di luce forte, restituirà immagini dopotutto buone, mentre farà molta fatica in presenza di penombra, dove nemmeno il flash riuscirà a risollevare la situazione. Le luci, invece, riguardano soprattutto il lettore audio. In termini di funzionalità, non c’è niente di nuovo: si tratta di un riproduttore che può contare sui 512mb di memoria interna, ma che beneficia, a livello di utilizzo, del display esterno a flip chiuso. Come? Attraverso i tasti touchscreen che consentono una interazione perfetta con il brano in corso e le playlist create, davvero una chicca. I pulsanti a sfioramento, oltretutto, sono intelligenti: quando il telefono percepisce la pressione, restituisce una piccola vibrazione, come a dire: “Ho capito, eseguo!”. Peccato, allora, che tutta questa positività sia inficiata dall’autonomia della batteria, con la quale riusciremo a completare solamente una giornata.

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Se vi è sufficiente, tanto meglio per voi. Noi, come rabdomanti, abbiamo dovuto cercare una presa di corrente in giro per Milano. Una scena scandaloso, per una situazione incredibile, visto che il dispendio energetico non dovrebbe essere altissimo, vista la mancanza di UMTS e di altre funzioni “mangia-energia”.

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