HTC Rhyme

di Luca Bordoni e Andrea Galeazzi, 17.12.2011

Introduzione

In Italia, almeno ufficialmente, non è ancora arrivato, ma noi lo proviamo sulla strada verso il Natale grazie a un utente del forum di Telefonino.net che ce lo ha prestato per qualche giorno. Ancora un ringraziamento a lui e a tutti gli utenti che contribuiscono al successo della community.

HTC Rhyme

Si tratta del nuovo HTC Rhyme, un prodotto che sotto l’albero farebbe una grandissima figura. Non solo per le specifiche tecniche, ma anche per la dotazione disponibile. Da cosa è composta? Andiamo a scoprirlo insieme.

Confezione

399 euro gli euro richiesti da HTC per questo nuovo Rhyme. Si tratta di un prezzo che può salire fino a 429 euro, a seconda del sito di riferimento che userete se passerete da internet per l’acquisto, o nel Paese in cui andrete a effettuare l’acquisto. E’ un prezzo in linea con i ”pari grado” di Rhyme, che però si allontana di chilometri in termini di dotazione.

HTC Rhyme

Qui infatti abbiamo una lunga serie di accessori, qualcosa da cinque stelle (e anche più). Partiamo dalla scheda di memoria, da 8gb, che troviamo direttamente nel vano della sim (non nel vano della batteria, perché non si rimuove). A disposizione poi abbamo una base rivestita in tessuto, una custodia in similpelle bianca, una bustina con le istruzioni, il caricatore da viaggio, il cavo USB, le cuffie auricolari bellissime, bianche, piatte con cuffiette in ear (ottima fattura e ottima qualità), un charm, che altro non è che un cubetto luminoso che funge da led di stato, da attaccare al jack.

HTC Rhyme

La batteria interna è da 1600 mAh, garantisce un’autonomia superiore alla giornata, e parliamo del solito uso intenso al quale sottoponiamo gli smartphone durante le nostre recensioni. Come negli ultimi single core di HTC anche qui troviamo un’ottima gestione dell’energia.

Primo Contatto – Funzioni e Materiali

In metallo, gomma e plastica, questo nuovo Rhyme è uno smartphone candy bar privo di tastiera fisica, che opera in sistema duale UMTS – GSM quadribanda. Ampia la connettività, con l’HSPA, il wi-fi b-g-n, la possibilità di usare il server DLNA per condividere i propri contenuti multimediali, il bluetooth stereo e anche il cavo dati con le molteplici scelte d’uso date dalla Sense.

HTC Rhyme

Esteticamente, abbiamo un sapiente avvicendamento di materiali differenti, che danno tanta armonia a un design all’avanguardia. Davanti c’è lo schermo TFT touchscreen multitouch da 3.7 pollici, che ha risoluzione 480×800 pixel e 16 milioni di colori.

HTC Rhyme

Pur non essendo un Amoled, si tratta di un’unità di tutto rispetto, con ottimi contrasti. Sopra lo schermo abbiamo i sensori di prossimità e luminosità, la fotocamera VGA per le videochiamate.

HTC Rhyme

Dietro c’è la cam da 5.0 megapixel, munita di flash led e autofocus. Dentro le scocche anche il chip GPS per la navigazione satellitare che non ci ha mai lasciati a piedi, e l’accelerometro.

Primo Contatto – Dimensioni e Peso

Maneggevole grazie ai 3.7 pollici del display, che consentono un utilizzo a una sola mano, Rhyme sta in tasca senza che i 130 grammi di peso si sentano.

HTC Rhyme

Anche le dimensioni sono nella norma: 119 millimetri di altezza, 60.8 di larghezza, e uno spessore di 10.85 millimetri.

HTC Rhyme

Sotto il display abbiamo i quattro pulsanti touch tipici di Android, a destra c’è il volume, a sinistra l’ingresso microUSB, sopra l’accensione e il jack delle cuffie da 3.5 pollici.

In Prova – Il nostro test

Privo di brandizzazioni, HTC Rhyme offre la versione 2.3.5 di Android come sistema operativo, e come interfaccia sfrutta la versione 3.5 della Sense di HTC. Tutto si integra alla perfezione sul processore single core Qualcomm da 1GHz di Rhyme, che può contare pure su 768mb di memoria RAM.

HTC Rhyme

Quella interna, di memoria, è da 4gb. Non abbiamo rallentamenti da raccontare, ma la solita possibilità di ampia personalizzazione di ogni contenuto e della visualizazione della home screen. Possiamo aumentare o diminuire le facce sulle quali inserire i tanti widgets (88 solo quelli di HTC) e le scorciatoie. Personalizzabili anche i TAB, con lo sblocco dello schermo che abbiamo già trovato su altri HTC con Sense 3.5.

HTC Rhyme

La parte telefonica consiste di una ricezione nella media, e di un audio superiore in prestazioni a quello ritrovato sugli ultimi HTC, che avevano qualche problema di toni privi di bassi e troppo chiusi. Stavolta invece siamo percepiti chiaramente, e anche il vivavoce fa quello che può, pur non riuscendo a sfondare in termini di volume.

HTC Rhyme

La messaggistica non ha nessuna novità significativa, se non le solite altissime performance made in HTC. Abbiamo la Chat di Facebook con una applicazione dedicata, Friend Stream per Twitter e Facebook, che gestisce anche le pagine fans. La tastiera di HTC è la solita ottima unità, tanto buona che ci fa dimenticare la possibilità di usare lo swipe, secondo noi ancora scomodo da usare. La posta elettronica si vede in HTML, con pinch to zoom, e sono anche impostabili senza intoppi le cartelle IMAP.

HTC Rhyme

Il browser web non ha problemi: rendering e pan si fanno senza lag, la velocità di caricamento è adeguata, c’è la possiblità di visualizzare i siti in modalità desktop o mobile, c’è il supporto a Flash. La multimedialità, infine, può contare sulla fotocamera da 5.0 megapixel, che fa foto macro molto belle e che può contare su uno scatto molto rapido.

HTC Rhyme

Tante le impostazioni della fotocamera, che gira video a 720p dall’ottima impressione per quanto riguarda le immagini, ma dalle pessime prestazioni se parliamo di audio, che risulta inscatolato, brutto, troppo chiuso e tende alla saturazione. Peccato. La galleria fotografica ha qualche lentezza in fase di apertura ma poi funziona senza problemi.

HTC Rhyme

I video in DivX rischiano potenzialmente di bloccare il sistema, come ci è successo durante la videoprova di questo Rhyme, mentre i filmati in alta definizione non hanno problemi. Niente da dire invece sulla musica, che ha un lettore mp3 adeguato e una buona radio FM.

HTC Rhyme

Uno smartphone bello e potente, in definitiva, che speriamo arrivi in Italia senza perdere la perfetta dotazione standard.