HTC Desire Z

Introduzione

Nell’ottica di concedere ai vari utilizzatori e clienti form factor ideali per i rispettivi usi e consumi, anche HTC si allinea ai vari competitor, e dopo aver sfornato il Desire HD, che abbiamo testato nei giorni scorsi, sforna subito il Desire Z, uno smartphone che stavolta, rispetto al fratello tutto touchscreen, aggiunge all’equazione anche una tastiera estesa a scomparsa.

HTC Desire Z

Naturalmente, non è questa l’unica delle differenze riscontrate con HD, che terremo sempre come termine di paragone durante tutta la recensione. In questo senso, vi consigliamo di dare un’occhiata anche a quell’approfondimento, prima di passare alla lettura di questo Desire Z.

Confezione

Nella confezione di vendita troviamo 8 Gb di espansione di memoria che ci
consente implementazioni al giga e mezzo messo a disposizione
internamente dal produttore, utile per installare molti programmi, anche se con Froyo alcuni di questi si possono installare su micro Sd.

HTC Desire Z

Nella dotazione standard, allora, ecco
pronti gli auricolari stereo con jack da 3.5 millimetri, il cavo dati
USB, il caricatore da viaggio, i manuali di istruzione e anche la
batteria da 1300 mAh. Assicura una giornata di impiego. Non male, visto
il dispendio energetico delle tante funzioni disponibili. Ovviamente in caso di uso intenso sotto copertura HSPA l’autonomia cala molto. Insomma, come tutti i device moderni l’uso influenza moltissimo l’autonomia, che può andare dalle 6 ore di uso continuato della connessione dati alla giornata abbondante in caso di connessioni prevalentemente wifi e uso moderato. Sicuramente avremmo referito una batteria da 1500 mAh.

Primo contatto – Funzioni e Materiali

Il nuovo HTC Desire Z è uno smartphone slider con tastiera a scomparsa che opera in sistema duale UMTS – GSM quadribanda. Completa la connettività, che passa dal cavo dati utile per i collegamenti wired (5 le possibilità a disposizione, dalla sola carica USB, alla funzione tethering, passando per il modo unità di massa), e che si declina a livello wireless con il bluetooth 2.1 stereo, il wi-fi b-g-n, e anche l’HSPA, utilissimo quando andiamo a connetterci con la rete internet.

HTC Desire Z

Esteticamente, si nota un grande e tangibile sforzo del produttore, che ci mette tra le mani un prodotto privo di giochi. Facile farlo con un candy bar, meno semplice con uno slide phone, che stavolta adotta un meccanismo di apertura già visto in altre occasioni, ma che non lascia spazio a scocche traballanti.

HTC Desire Z

Anzi, anche aperto si nota che la struttura è ben bilanciata, e che non abbiamo problemi nell’uso quotidiano. Sulla parte anteriore, troviamo l’ampio display da 3.7 pollici, con risoluzione 800×480 pixel e 16 milioni di colori. Rispetto ad HD, abbiamo una visualizzazione migliore che passa dalla maggiore densità di pixel per pollice….

HTC Desire Z

D’altronde, con una superficie meno estesa e la stessa risoluzione è una conseguenza banale facile da capire. In generale, però, abbiamo colori più accesi, e un ottimo contrasto. Sopra al display, ci sono i sensori di prossimità e luminosità. Manca la videocamera per le videochiamate. Sulla cover posteriore, invece, ecco la fotocamera da 5.0 megapixel munita di flash e autofocus.

HTC Desire Z

Immagini scattate dai risultati ampiamente nella norma, sufficienti al buio, buone con molta luce, e video buoni grazie alla risoluzione di 720p, dotata anche di un piccolo zoom digitale (attivo però solo a risoluzioni inferiori alla 720p al contrario di quanto erroneamente abbiamo indicato nella prova, scusateci, ma ce ne siamo accorti in seguito). Integrati nella scocca, come sempre sui terminali di questa fascia, anche l’accelerometro e il chip GPS. Aggancio rapidissimo, possibilità di usare le mappe di Google o la navigazione struttura su Route 66, che però ci richiede un abbonamento extra se vogliamo la navigazione turn by turn (vi rimandiamo alla videoprova per maggiori approfondimenti). 

Primo Contatto – Dimensioni e Tastiera

Rispetto al Desire HD, abbiamo un ingombro meno ampio ma un peso e uno spessore che si sentono di più. Questa, in sintesi, la realtà che troviamo sul nuovo Desire Z, dovuta ovviamente al tipo di form factor diverso.

HTC Desire Z

La tastiera fisica estesa che compare facendo roteare le scocche, grazie al comodo, preciso, e fedele meccanismo non ha giochi, ma porta il peso a 180 grammi, un po’ troppi se pensiamo di infilarlo nel taschino dei Sundek la prossima estate. Va anche detto però che il peso è direttamente proporzionale alla presenza di tecnologia su questo prodotto, quindi dovrete valutare bene cosa preferire tra i due fattori.

HTC Desire Z

A livello di dimensioni, intanto, abbiamo come anticipato un ingombro inferiore a HD: 119 sono i millimetri dell’altezza, 60.4 quelli della larghezza, mentre lo spessore aumenta fino a 14.2 millimetri. A livello di ergonomia, non abbiamo grossi problemi di impugnatura e una grande eleganza al tutto è data dalla cornice in alluminio spazzolato, lo stesso materiale usato da HTC per il vano batteria posteriore. Il problema, quindi, è solo dettato dal peso.

HTC Desire Z

A livello di usabilità, invece, non abbiamo alcun problema, e anzi la tastiera fisica ci sembra davvero performanete già al primo utilizzo. I pulsanti vari sono ben spaziati, i numeri sono in seconda funzione, ogni tasto può essere associato a una applicazione-funzione, a creare un modello rapidissimo.

HTC Desire Z

Anche il touchscreen, presente qui con tecnologia capacitiva, ci aiuta a entrare in contatto con lo smartphone, accusando però in qualche occasione leggerissimi impuntamenti che però non inficiano l’usabilità generale del device. Anche a tastiera chiusa, abbiamo alcuni pulsanti, i soliti di comando di HTC: il comodo pad ottico centrale con OK, home, menù, indietro e ricerca. Sulle scocche sono invece presenti i pulsanti del volume (a sinistra), e l’attivazione della fotocamera (a destra). 

In Prova – Il nostro test

Il nuovo HTC Desire Z che testiamo oggi è privo di brandizzazioni e
ha la versione 2.2 Froyo di Android come sistema operativo. Il
processore che dà potenza all’intero sistema non è quello da un GHz
trovato su HD, ma si ferma a 800 MHz, con 512mb di memoria RAM e 1,5gb
di memoria interna a disposizione dell’utente (espandibile con microSd).

HTC Desire Z

Rispetto ad HD, abbiamo
qualche piccolo delay in più che però non va a inficiare in maniera
significativa la user experience quotidiana. A livello di interfaccia,
abbiamo la conferma di quanto avevamo già visto su HD. In particolare,
la personalizzazione si conferma ad altissimo livello, con la
possibilità garantita di inserire widget sulle varie home screen, di
visualizzarle tutte e sette con un semplice movimento delle dita, e
anche di andare a modificare skin, profili, sfondi, grazie persino a HTC
Tube, che ci offre contenuti pensati apposta per il nostro smartphone
HTC.

HTC Desire Z

La parte telefonica di Desire Z migliora le prestazioni di HD,
soprattutto dal vivavoce: stavolta abbiamo un volume più alto, anche se
non ancora adeguato all’utilizzo in automobile; da segnalare il fatto
che con una sola "tacca" di campo, ci è molto difficile usare la
connessione dati, mentre a livello di ricezione non abbiamo nulla di cui
lamentarci. Anche qui, la ripresa del segnale è rapida.

HTC Desire Z

Insieme a Tube,
HTC offre anche qui il suo HTC Likes, una lista di applicazioni
preferite dal produttore che gli utenti potranno scaricare in totale
autonomia, magari dopo aver dato un’occhiata a recensioni, consigli e
pareri. Ovviamente, la caratteristica peculiare di ogni Android è la
massima customizzazione, e anche qui il Market diventa parte integrante
di questo processo.

HTC Desire Z

Non si può dire di usare un Android, senza aver
scaricato almeno una tonnellata di programmi e programmini, magari
simpatici come il giochino Angry Birds. La messaggistica invece non ha
alcun problema soprattutto grazie alla tastiera estesa; da valutare
l’organizzazione dello spazio in landscape con la QWERTY aperta, visto
che con le tante scorciatoie inserite a schermo, e la dimensione dei
caratteri, avremo soltanto pochi centimetri per guardare le anteprime
delle e-mail.

HTC Desire Z

Niente di che, bisognerà abituarsi…. soprattutto a far
scorrere a lungo le dita sul display. Oltre alla tastiera estesa,
abbiamo anche la possibilità di inserire il testo grazie al touchscreen,
e alle tastiere alfanumeriche ed estese virtuali. Non ci sono delay,
capita però a volte (in rari casi) che il sistema si perda una o due
lettere se digitiamo molto molto velocemente. A livello di posta elettronica, abbiamo una grande facilità di
sincronizzazione con gli account IMAP, e la ovvia possibilità di
visualizzare le varie e-mail in full-HTML.

HTC Desire Z

La navigazione web non dà
alcun problema, merito dell’ampia connettività di cui il device dispone.
Anche qui, comodissima la possibilità di impostare il browser come
desktop, per sfruttare appieno ogni possibilità… preclusa, per
esempio, da alcuni siti di informazione. Naturalmente, anche qui abbiamo
il pinch-to-zoom che ci consente anche di tornare indietro all’elenco delle finestre aperte. Il rendering è davvero fulmineo in WiFi e molto veloce in HSPA. Ottimo anche il tether di serie.

HTC Desire Z

Da segnalare la comodità della ricerca su questo
Desire Z: ci basta aprire lo smartphone e scrivere quello che vogliamo
trovare. Possiamo poi cliccare la lente di ingrandimento, e avere ogni
responso sul contenuto ricercato, filtrato per area di competenza.
Grande ordine, su questo sistema operativo. E se vogliamo tenere una
funzione sempre sotto mano, ci basterà abbinarla a uno dei due soft-key
inseriti dal produttore nella tastiera fisica.

HTC Desire Z

Pur avendo un DNA
destinato alle esigenze a tutto campo, questo nuovo HTC si fa notare per
l’integrazione tra rubrica-contatti-social network, con il solito
Friend Stream a garantire una rapidità d’uso insolita. Funziona invece
non benissimo Skype, che fatica a restituirci tonalità vocali pulite e dopo pochi secondi di chiamata manda in blocco il task…si attendono aggiornamenti dagli sviluppatori.

HTC Desire Z

Tra le altre applicazioni, da non dimenticare Quick Office (versione che consente anche la modifica e creazione di file office), il
registratore vocale, e quella funzione di Client DLNA che ormai è un
protocollo comune a tutti i top di gamma. A livello di multimedialità,
la fotocamera da 5.0 megapixel offre scatti nella media con i pari
grado, che superano di poco la sufficienza al busio mentre sono buoni in condizioni di maggiore illuminazione. Presenti il flash led e l’autofocus.

HTC Desire Z

Bene anche i video, girabili
a una risoluzione massima di 720p. Possibile anche qualche piccola
funzione di zoom digitale (niente di che, in fondo) a risoluzioni inferiori. Buona anche la
parte audio, con la radio FM e il lettore mp3 dalle ottime performance in cuffia. Mano bene dall’altoparlante integrato che riproduce in maniera bassina anche le suonerie. Non vi rimane che
scegliere, quindi: sacrificare in qualche piccola misura le prestazioni
scegliendo Desire HD, oppure scegliere la tastiera estesa del Desire Z? A
voi la scelta.