Dopo la battaglia dei brevetti pare che stia nascendo anche quella relativa alla cattura di informazioni segrete: a seguito di un richiamo ufficiale da parte del rappresentante del Partito Democratico del Maryland Dutch Ruppersberger, un comitato di intelligence degli Stati Uniti sta per iniziare un’indagine nei confronti dei due costruttori cinesi ZTE e Huawei, accusati di fornire al Governo Cinese – con cui le due aziende hanno stretti rapporti – informazioni e dati sensibili americani in termini di proprietà intellettuale.
Così afferma Ruppersberger: “I Cinesi stanno prepotentemente entrando nei nostri network nazionali, minacciando le nostre infrastrutture e carpendo dalle aziende americane segreti che valgono milioni di dollari in proprietà intellettuale. Questo mette a repentaglio la nostra sicurezza nazionale e minaccia la competitività USA sul mercato globale”.
Le due aziende sono in forte espansione non solo in America ma anche in Europa, con Huawei che ha appena inaugurato il proprio Competence Center a Milano.
Huawei Honor
Pochi i commenti da parte del management coinvolto, focalizzato prevalentemente a tranquillizzare gli stakeholders su attività ritenute di “garanzia della trasparenza”.
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