Dal video pubblicato dal canale YouTube di PBK Reviews, scopriamo che il nuovo flagship di casa Asus, lo ZenFone 7 Pro, vanta un inedito design alla fotocamera ribaltabile (o per meglio dire, alla “flip camera”, come la definiscono online).
Asus ZenFone 7 Pro: le differenze con il modello 2019
Asus ZenFone 7 e ZenFone 7 Pro sono gli ultimi due dispositivi aventi un modulo fotografico che si ribalta su sé stesso, oltre al precedente modello 2019 e al Galaxy A80 di Samsung conosciuto mesi fa. Grazie al teardown del dispositivo effettuato dai colleghi di PBK, scopriamo che il colosso taiwanese ha modificato in modo significativo l’intero design del componente in questione.
Guardando questo video, si nota proprio la differenza nella costruzione dello ZenFone 6 e in quella dello ZenFone 7; in primo luogo, il motore che ruota sull’iterazione 2020 è integrato nel modulo fotografico stesso, al contrario di quanto cisto in precedenza.
Una cosa che non è cambiata però, è il design della struttura interna al telefono; ci sono due schede, una sopra all’altra. Entrambe le versioni (2019 e 2020) sono raffreddate attraverso pasta termica e rame, inclusi i tubi di calore. Questi infatti, assorbono il caldo che fuoriesce dal SoC di bordo e lo scaricano in un blocco di rame che è incollato sul retro del telefono.
ZenFone 7 Pro sembra, a prima vista, molto facile da smontare, anche se ci sono alcuni punti in cui l’adesivo rende più complicate le cose. Inoltre, ci sono tanti, troppi cavi che collegano il tutto e che ne complicano la rimozione dei componenti.
Ricordiamo che il modello “Pro” da poco annunciato, vanta un processore Snapdragon 865+ di Qualcomm, l’unico al mondo in grado di superare i 3.09 Ghz di potenza; questo, secondo quanto afferma l’azienda, è stato l’ultimo processore top di gamma ad essere realizzato secondo un processo costruttivo a 7 nanometri. Dal 2021 infatti, vedremo le CPU a 5 nanometri approdare sui telefoni top di gamma .