Chi ricorda lo YotaPhone, lo smartphone introdotto per la prima volta nel 2012 come dispositivo speciale a doppio schermo, seguito dallo YotaPhone 2 e dallo YotaPhone 3? Ecco, la società dietro questi dispositivi ha dichiarato bancarotta.
Yota dichiara bancarotta
Dal 2017 a oggi della società russa Yota non si era saputo più nulla: è di poche ore fa la notizia che il marchio è in bancarotta.
La notizia proviene dalla Corte Suprema delle Isole Cayman, dove Hi-p Electronics – fornitore dei display e-ink per Yota – ha presentato una denuncia contro il produttore di smartphone russo a causa di un debito multimilionario. Yota, a sua volta, ha presentato istanza di fallimento. Il tribunale ha già nominato FTI Consulting come liquidatore e il processo è attualmente in corso.
Com’è normale che sia, ogni notizia di fallimento è sempre un duro colpo. Il team che aveva prodotto lo YotaPhone è stato uno dei primi a implementare il dual-screen su un dispositivo mobile: l’azienda russa fu audace nel presentare il design, anche se all’epoca – parliamo del 2012, come abbiamo accennato prima – non fu apprezzato dagli utenti.
Gli smartphone dual-screen sono particolarmente originali: il concetto è interessante, ma i consumatori non hanno finora capito bene l’idea. Ricordiamo che altre società hanno provato a lanciare dei device con questa struttura, tra gli altri il Vivo NEX Dual Display Edition e lo ZTE Nubia Z18S.
La notizia della bancarotta di Yota porta a domandarci se gli smartphone a doppio schermo piaceranno e verranno venduti realmente: l’azienda russa non ha centrato i gusti dei consumatori e ci chiediamo è se il Samsung Galaxy Fold e lo Huawei Mate X, che hanno un approccio completamente differente con i loro display flessibili, avranno lo stesso problema. A peggiorare le cose, la notizia freschissima che il telefono pieghevole di Samsung presenterebbe dei problemi, tanto da rimandare il suo rilascio sul mercato.