Xiaomi vuole prodursi i processori da sola

In corso la ricerca di un partner per affrancarsi da altri produttori. Così da offrire Redmi ancora più economici.

Xiaomi avrebbe intenzione di iniziare a produrre in autonomia i chip per alcuni dei propri smartphone. Pare che la società cinese si sia messa alla ricerca di un partner, ossia di una società che abbia già esperienza nella realizzazione di SoC. Niente di ufficiale, comunque, Xiaomi non si è ancora espressa in merito: ma la notizia è stata divulgata qualche ora fa da un analista, Kevin Wang, un dirigente della divisione cinese della IHS Technology.

Xiaomi Redmi 2A
Xiaomi Redmi 2A

Ad essere interessata da questa novità comunque dovrebbe essere solo una linea di smartphone Xiaomi, o forse solo un particolare modello: il prossimo device Redmi. Questa scelta probabilmente porterebbe Xiaomi a ridurre i costi di produzione degli apparecchi o comunque a mantenere molto basso il prezzo di vendita della futura versione dello smartphone, quella che potrebbe prendere il nome di Redmi 3.
Si tenga conto che attualmente il modello Redmi 2A viene venduto ad un prezzo bassissimo, circa 71 Euro: questo è possibile in quanto l’apparecchio è equipaggiato con il Leadcore L1860C, un SoC estremamente economico realizzato da un produttore minore. La versione Redmi 2 che invece monta il più potente Qualcomm Snapdragon 401 viene proposta agli utenti per poco meno di 100 Euro.

Data la grande popolarità dei cellulari Redmi in patria (e non solo), l’apparizione di un chip marchiato Xiaomi potrebbe mettere a rischio il duopolio Qualcomm/MediaTek che regna attualmente sul mercato, o comunque scompigliare le carte. Ma anche se questo non avvenisse, di certo permetterebbe a Xiaomi di smettere almeno di essere dipendente da questi due giganti del silicio per produrre i propri apparecchi: proprio come già fatto da altri due marchi di alto livello del settore, Apple e Samsung.

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