Xiaomi sta ottenendo ottimi risultati nel mercato degli smartphone. L’azienda è il marchio numero uno in molti mercati del mondo. In particolare, in quello indiano, l’OEM cinese è stata in cima per diversi anni consecutivi.
Xiaomi al top: obiettivo raggiungibile o “mission impossible”?
Ora, il mercato indiano è il secondo più grande al mondo, appena dietro quello cinese. Stando alle parole dichiarate dal CEO di Xiaomi, Lei Jun, l’azienda ha un grande obiettivo. Il funzionario ha ribadito che lo scopo della società è diventare il brand di telefonia mobile numero uno al mondo. Inoltre, ha affermato che bisogna essere pazienti perché ci sono sempre battute d’arresto nell’imprenditorialità e nell’innovazione.
In un evento tenutosi poche ore or sono, il boss della compagnia ha anche aggiunto che lo sviluppo di Xiaomi è inseparabile dal punto caldo dell’innovazione e dell’imprenditorialità. Inoltre, è iniziata anche la prima fase della costruzione della nuova fabbrica intelligente di Xiaomi a Yizhuang.
Alla fine di luglio di quest’anno, il fondatore e presidente aveva dichiarato che le spedizioni di telefoni cellulari dell’azienda avevano superato per la prima volta quelle di Apple, salendo al secondo posto nella classifica mondiale. Questo è il risultato del duro lavoro dei “soldati” globali del marcbio. All’epoca, Lei Jun afferma che il suo avversario è molto potente e il suo compito era quello di mantenere il risultato raggiunto. Tuttavia, ora sembra che la sua posizione sia cambiata.
L’obiettivo di Xiaomi non è solo raggiungere la vetta del mercato degli smartphone, ma anche mantenerlo a lungo. Secondo gli analisti, uno dei passaggi che la società deve compiere è semplificare la denominazione dei suoi smartphone.
Secondo alcuni rapporti, il successo del brand si basa principalmente sulla caduta di Huawei a causa delle sanzioni statunitensi.
Tuttavia, la questione della superiorità a lungo termine è controversa: molto dipenderà dal successo nei mercati al di fuori della Cina. Inoltre, l’OEM asiatico dovrebbe seriamente pensare di entrare nel mercato statunitense e di replicare il successo di OnePlus, marchio che è riuscito a negoziare con i maggiori provider di telefonia e ad ottenere guadagni incredibili.
Infine, Lei Jun dovrebbe investire seriamente in pubblicità e marketing. Dovrà aumentare il budget per banner pubblicitari e creare un’immagine positiva del marchio. Naturalmente, dovrà continuare a mantenere prezzi bassi e aggressivi mediante le sue surrogate Redmi e POCO.
Insomma, il lavoro all’orizzonte è davvero molto e le sfide sono sempre in agguato: voi cosa ne pensate?