Nell’ambito di uno sforzo per raggiungere l’indipendenza tecnologia, Xiaomi sta facendo un passo importante sviluppando il proprio chipset per smartphone. Si tratta di una notizia decisamente interessante per il settore. Secondo voci interne, l’azienda cinese starebbe puntando a ridurre la sua dipendenza da fornitori esteri quali Qualcomm e MediaTek.
Stando a quanto compreso, la produzione di massa del nuovo chip proprietario dovrebbe iniziare nel 2025. Questo richiederà un investimento importante. Infatti, Xiaomi sembra aver già previsto di investire circa 30 miliardi di yuan (4,1 miliardi di dollari) in ricerca e sviluppo per il prossimo anno. Un aumento importante se paragonato all’investimento di quest’anno, 24 miliardi di yuan (3,3 miliardi di dollari).
Inoltre, sembra che il processo di produzione potrebbe essere basato su tecnologia a 3nm. Questa informazione arriva da alcune fonti attendibili. Vediamo perché questo colosso cinese ha deciso di cimentarsi nella produzione dei propri chipset.
Perché Xiaomi ha deciso di sviluppare il proprio chipset
La produzione di un proprio chipset non è un’operazione di poco conto. Questa richiede ricerca, sviluppo e attenzione. Perché Xiaomi, come avevamo già predetto ad agosto, ha deciso di intraprendere nuovamente questa avventura? Fondamentalmente le motivazioni sono tre, una delle quali comprende anche il contesto che circonda l’azienda:
- pressione governativa: le autorità cinesi da tempo stanno ripetutamente chiedendo alle aziende locali di ridurre la loro dipendenza dalla tecnologia straniera localizzando la produzione per una maggiore o totale indipendenza;
- competitività: un chipset proprietario potrebbe aiutare Xiaomi a distinguersi in mercato di smartphone Android dominato dai clienti Qualcomm con qualche spazio concesso anche ai clienti MediaTek;
- integrazione ecosistema: la scelta di sviluppare competenze interne nella produzione di chip potrebbe essere un supporto non indifferente agli sforzi di Xiaomi anche in altri settori come quello dei veicoli elettrici e dei dispositivi connessi.
Ricordiamo che Xiaomi non è nuova a questa esperienza. Infatti nel 2017 l’azienda cinese aveva lanciato il Surge S1, primo SoC fatto in casa e montato solo nel modello Xiaomi Mi 5C. Purtroppo però questo progetto è stato abbandonato, dimostrando le difficoltà di questo tipo di iniziativa e progetto.