Alle aziende che costruiscono in casa i processori per i propri dispositivi come Apple, Samsung o Huawei, smarcandosi dalla dipendenza da altri costruttori (per lo più Qualcomm, MediaTek e Nvidia), si aggiungerà probabilmente Xiaomi.
La società cinese che ha scalato in maniera vertiginosa la vetta delle classifiche di produttori mondiali di smartphone è pronta a questo passo importante: lo afferma ETK Cina, anche se non arrivano conferme ufficiali da parte della società.
Il logo di Xiaomi
I rumors che riguardano questo proposito stanno girando con insistenza da mesi: già ad agosto si vociferava dell’intenzione di Xiaomi di mettersi in proprio sul fronte processori. La voce che circola adesso, riportata da ETK, non fa che rafforzare questa ipotesi. Si aggiunga che ultimamente Xiaomi ha siglato un accordo con Qualcomm a cui richiede la licenza d'uso di alcuni brevetti.
La fonte a ui si riferisce ETK sostiene, in maniera lapalissiana, che il processo di costruzione delle CPU è lungo è costoso ma che, ovviamente, aiuterebbe Xiaomi a risparmiare denaro nel lungo periodo. Così facendo, la società cinese sarebbe in grado di ridurre il costo di produzione dei propri telefoni che diventerebbero più economici e, quindi, più appetibili sul mercato.