Ad una prima occhiata, non passa di certo inosservata la somiglianza che il primo smartwatch targato Xiaomi ha con l’Apple Watch. Per conoscerlo da vicino, la società cinese ha affermato che dovremo attendere sino al 5 novembre.
Mi Whatch con WearOS di Google
Vi abbiamo da poco aggiornati sulle intenzioni di Xiaomi per la prossima settimana. Il 5 novembre, infatti, vedranno la luce tre attesi dispositivi, pronti a conquistare una folta fronda di utenti: il Mi CC9 Pro con i suoi 108 MP, il Mi TV 5 e il primo orologio smart della compagnia, vale a dire lo Xiaomi Mi Watch. Proprio su quest’ultimo – in queste righe – vogliamo soffermarci, iniziando col dire che potrebbe funzionare attraverso WearOS di Google, con gli adeguati ritocchi per l’integrazione con l’ecosistema del produttore cinese. Ricordiamo che il sistema operativo Android di Google – progettato per gli smartwatch – è stato utilizzato da produttori di un certo calibro, quali Samsung, Motorola ed LG.
Inoltre, il Mi Watch di Xiaomi dovrebbe essere provvisto del supporto NFC per il controllo dei pagamenti e di una variante con eSIM per l’utilizzo del 4G. Consci del successo riscontrato, a partire dal 2014, con i suoi dispositivi indossabili della serie Mi Band, è meglio prepararci ad un debutto importante, per il primo smartwatch della società cinese.
Per quanto riguarda il design, ci aspettiamo un aspetto sportivo, impermeabilità e un cinturino in silicone; altrettanto attese le numerose funzioni fitness, che andranno a colpire l’interesse di molti possibili acquirenti. Balza all’occhio, inoltre, il quadrante rettangolare e tondeggiante ai lati, oltre al bottone incastonato sul lato destro del dispositivo. Come abbiamo detto ad inizio articolo, la somiglianza con l’Apple Watch è evidente: il Mi Watch si avvicinerà , anche solo lontanamente, alle performanti prestazioni che l’orologio smart del colosso di Copertino offre?