Era il 2014 quando Google presentava al mondo Android One; l’idea alla base della particolare variante del software, era quella di rendere il firmware leggero e di portarlo a bordo di dispositivi economici. Unitamente a ciò, BigG aveva promesso aggiornamenti rapidi come per la controparte “completa”. Bene, dopo sei anni possiamo decretare la morte di questo progetto e non sembrano più esserci aziende interessate al suo sviluppo, Xiaomi compresa.
Xiaomi Mi A4: l’azienda ha evitato un flop
Fra i ferventi sostenitori di Android One c’era proprio il colosso della tecnologia cinese Xiaomi, la quale aveva sposato l’idea realizzando il primo device del brand privo di blootware proprietario, con una versione stock di Android One sotto la scocca.
Xiaomi Mi A1: nel 2017 l’utenza andò in visibilio. L’idea di rilasciare prodotti Xiaomi con software Android puro ha portato la compagnia a realizzare una seconda iterazione a distanza di un anno. Addirittura, secondo un sondaggio dell’epoca, il brand notò come il 57% dei suoi clienti preferiva un software pulito alla MIUI dell’azienda. Tale risultato fu immediatamente occultato per non compromettere l’immagine della sua skin proprietaria.
Arriviamo al 2019: Xiaomi Mi A3, potenzialmente un successo, concretamente un flop. Gli aggiornamenti sono stati lenti, difficoltosi e macchinosi e, soltanto pochi mesi fa, il device ha visto l’update ad Android 10. Come si dice in questi casi? “Alla faccia degli aggiornamenti tempestivi”.
Quest’anno avremmo dovuto vedere Mi A4, ma con tutti i guai che sta passando – ancor’oggi – il Mi A3, sembra che non vedremo mai un nuovo modello della gamma. I media asiatici hanno appena diffuso la notizia secondo la quale la compagnia sta interrompendo la catena produttiva dei device appartenenti alla gamma Mi A; inoltre, Xiaomi ha dato il “ben servito” anche ad Android One.
È un giorno triste per gli appassionati della serie.