In queste ore, è appena emerso un teaser poster che mostra quella che sarà una cover protettiva per il nuovo flagship Xiaomi Mi 11 Pro. Dopo diversi rumor riguardanti le specifiche tecniche del futuro top di gamma del brand cinese, ora possiamo dare una prima timida occhiata all’ipotetico design esclusivo del nuovo prodotto di punta. La foto è molto importante perché ci mostra quello che sarà il bizzarro modulo fotografico di cui sarà dotato il device.
Xiaomi Mi 11 Pro: dettagli importanti trapelati grazie alla cover
Attenzione però: nonostante la custodia del Mi 11 Pro sia trapelata online, ancora non disponiamo dell’autenticità della foto stessa, pertanto vi invitiamo a prendere la suddetta notizia con un pizzico di sale, in quanto potrebbe rivelarsi un design fasullo o appositamente realizzato da un bravissimo fan. Ad ogni modo, l’immagine pubblicata in rete mostra che lo smartphone verrà fornito con quattro lenti e un flash LED. Curiosamente, saranno tutte rotonde, fatta eccezione per (probabilmente) la tele-lens che pare aver una forma quadrata.
In precedenza, una fuga di notizie prevedeva che lo smartphone presentasse un display con risoluzione 2K e una camera incastonata al lato superiore sinistro per le videochiamate e le fotografie selfie. Si prevede inoltre che il dispositivo venga fornito con il refresh rate da 120 Hz. Xiaomi ha anche confermato che il telefono verrà alimentato dal chipset mobile di punta Qualcomm Snapdragon 888 appena presentato, il primo del costruttore americano con modem Snapdragon X60 per la connettività 5G integrato, realizzato secondo un processo architettonico a 5 nanometri. È stato anche riferito che Mi 11 Pro potrebbe supportare la tecnologia di ricarica rapida da 120 W, che è stata svelata dalla società cinese all’inizio di quest’anno.
Sebbene la compagnia cinese non abbia ancora confermato la data di lancio, ci sono diversi rapporti che indicano che lo smartphone di punta dell’azienda possa venir lanciato già alla fine di questo mese o all’inizio dell’anno nuovo. Non ci resta che attendere, dunque.