Il teardown dello Xiaomi Mi 10 Pro ci mostra quanto sia interessante il suo interno, a partire dal comparto fotografico con le sue quattro fotocamere fino ad arrivare al chipset Snapdragon 865 e alla batteria da 4.500 mAh con supporto da 50 W cablato e 30 W wireless.
Xiaomi Mi 10 Pro teardown
Smontando lo Xiaomi Mi 10 Pro si ha modo di osservare tutti i componenti presenti all’interno del dispositivo. Aprendo la cover posteriore, oltre alla colla attorno ad essa, ci sono due grandi pezzi di gommapiuma nella parte superiore e inferiore che aiutano a migliorare la stabilità strutturale. C’è poi un’ampia area di grafite termicamente conduttiva a doppio strato che copre quasi l’intera area della scheda madre e non solo. Oltre ai componenti sopra citati troviamo anche l’NFC e l’antenna, il modulo di ricarica wireless, i nuovi altoparlanti stereo con una nuova grande cavità che promettono di riprodurre il doppio del suono rispetto ai vecchi altoparlanti montati sul Mi 9.
L’occhio però non può far a meno di cadere sul comparto fotografico e in particolare sulla fotocamera principale. Una volta rimosso il coperchio protettivo della fotocamera posteriore si nota il decisamente grande sensore principale da 108 MP che utilizza la tecnologia che combina 4 pixel in 1 per arrivare produrre foto da 27 MP. Rimanendo sul comparto fotografico, la fotocamera frontale è un micro-obiettivo da 20 megapixel ultra piccolo.
Xiaomi Mi 10 Pro: il benchmark
Tutti componenti che hanno consentito allo Xiaomi Mi 10 Pro di superare il benchmark Master Lu con un punteggio combinato di 469.692 punti che gli consente di raggiungere la seconda posizione, subito dopo il Nubia Red Magic 3S, che con il suo Snapdragon 855+ ha ottenuto uno score di 488.450 punti.
A premiare lo Xiaomi Mi 10 sono stati, tra le altre cose, la fluidità di utilizzo, la velocità di archiviazione, la frequenza di aggiornamento del display e l’ottima messa a punto del software.