Secondo i risultati del secondo trimestre di quest’anno, la società cinese Xiaomi ha conquistato, per la prima volta, la posizione di leader nel mercato degli smartphone in Thailandia. Tali dati sono forniti dalla società di analisi Canalys.
Xiaomi è inarrestabile: ogni giorno un nuovo successo
Da aprile a giugno compreso, l’OEM cinese ha aumentato le vendite di smartphone in Thailandia del 200% su base annua. Di conseguenza, la quota della società è stata del 21%.
Il secondo e il terzo posto con quote di circa il 19% sono stati occupati, rispettivamente, da OPPO e Samsung. Le vendite della prima di queste società sono diminuite in termini annui del 2%, la seconda invece, ha perso il 15%.
Vivo è nella quarta riga del mercato degli smartphone in Thailandia con il 15% (meno 31% rispetto al secondo trimestre del 2020) e Realme chiude la top five con l’8% (meno 28%).
Va notato che secondo i risultati del secondo trimestre di quest’anno, Xiaomi ha anche conquistato il primo posto in diversi altri mercati in tutto il mondo. A livello globale, l’azienda è al secondo posto.
Alla fine di giugno, la società cinese è diventata il più grande fornitore di smartphone al mondo, ma alla fine del trimestre Samsung Electronics è riuscita a mantenere la sua leadership. Il management di Xiaomi ora sostiene che l’azienda si trova di fronte al compito di prendere piede nella seconda posizione, e dopo tre anni potrebbe anche conquistare il primo posto senza problemi.
Questa settimana, come notato dal portale Nikkei Asian Review, Lei Jun, CEO e fondatore di Xiaomi, ha dichiarato: “La nostra sfida attuale è quella di conquistare il secondo posto nel mercato globale. In tre anni puntiamo a conquistare il primo posto”.
L’azienda è stata fondata 11 anni fa e quest’anno ricorre il decimo anniversario dell’annuncio del primo smartphone. Il fondatore di Xiaomi ha parlato a un evento festivo che si terrà prossimamente per celebrare l’evento.
Lei Jun ha ricordato che nel 2014 aveva promesso di trasformare Xiaomi nel più grande produttore di smartphone in cinque o dieci anni.
Bisogna però ammettere che il successo del marchio negli ultimi mesi è in parte dovuto al ban americano di Huawei Technologies, che poco più di un anno fa era leader indiscusso del settore della telefonia mobile.
Nel secondo trimestre di quest’anno, Xiaomi ha conquistato il primo posto non solo in Europa, ma anche in più di 20 paesi e regioni del mondo.