Lu Weibing, presidente di Xiaomi e direttore generale di Redmi, ha affermato che la carenza globale di chip che ha colpito vari settori in tutto il mondo potrebbe concludersi ottimisticamente già entro la prima metà del prossimo anno.
Quando finirà la crisi dei semiconduttori? Ce lo dice il dirigente di Xiaomi
Secondo quanto dichiarato dall’alto dirigente su Weibo, noto sito di microblogging cinese, la grave carenza di semiconduttori non dovrebbe essere un problema a breve termine. Ha inoltre aggiunto che è impossibile – al momento – risolvere la carenza di approvvigionamento di chip entro quest’anno.
Lu Weibing ritiene che, anche se è ottimista, che la carenza si attenuerà solo entro la prima metà del 2022. Per chi non lo sapesse, il mondo sta attualmente affrontando un grave problema con la fornitura di semiconduttori che ha colpito vari settori, da quello automobilistico a quello dell’elettronica di consumo.
Di fatto, questo ha avuto un impatto sulle spedizioni di automobili delle case automobilistiche poiché hanno bisogno di chip per la costruzione dei veicoli, ma anche nel mondo della telefonia mobile. Pensiamo a diversi brand e aziende che stanno lottando per assicurarsi una fornitura di chipset e SoC. Di recente, Samsung ha dichiarato che vi sono problemi con la produzione dei midrange Galaxy A e perfino Apple potrebbe subire una battuta di arresto per qusto problema. Di fatto, la domanda è altissima e le interruzioni causate dalla pandemia lo scorso anno hanno messo a dura prova la filiera produttiva.
Il funzionario del gigante tecnologico cinese discuterà anche della carenza globale di semiconduttori in un discorso pubblico alla fine di questo mese, il 26 maggio 2021.
Lu Weibing ritiene inoltre che la carenza di chip sia anche indicativa della crescita della domanda di processori 5G negli smartphone, insieme alla crescente necessità di computer ad alte prestazioni e persino all’aumento della popolarità di auto intelligenti e gadget per l’Internet of Things. Questo significa che l’offerta deve raggiungere la domanda esplosiva che le fonderie stanno osservando in tutto il mondo nei diversi settori.