Xiaomi ha ottenuto oggi un brevetto richiesto a fine giugno 2019: il progetto mostra uno smartphone con un modulo per la fotocamera insolito e che sembra contenere due obiettivi posteriori e una selfie camera sull’altro lato.
Xiaomi e la cam rotante
Negli ultimi mesi Xiaomi ha iniziato ad esaminare tutte le possibilità per l’inserimento di un modulo fotografico che lasci il segno. La compagnia cinese ha, infatti, già brevettato uno smartphone con una fotocamera sotto il display e uno a conchiglia che presenta una configurazione rotante.
Alla lista, oggi si aggiunge un ulteriore brevetto – rilasciato poche ore fa e richiesto alla fine di giugno del 2019 -, che mostra un modulo fotografico capace di ruotare di 360 gradi.
Scendendo nel dettaglio, il brevetto presenta un modulo che sembra contenere due cam posteriori e un selfie-cam sull’altro lato: l’idea è che il sistema, che può ruotare di 360 gradi, si levi verticalmente quando si scatta con il sensore principale, per poi tornare alla sua posizione orizzontale quando non è più necessario. In alternativa, quando il modulo è in posizione verticale o viene posizionato lateralmente in orizzontale, la selfie cam è pronta a fotografare.
Purtroppo, una configurazione di questo tipo può aggiungere una sporgenza rilevante allo smartphone, tanto da farlo impigliare accidentalmente, ad esempio, nella tasca dell’utente. Inoltre, è facile sollevare dubbi circa la durata della batteria in un dispositivo che presenta un meccanismo tanto importante e quindi gravoso per l’autonomia energetica.
In ogni caso, sebbene molti brevetti non diventano realtà, mostrano gli sforzi e la direzione che un’azienda vuole prendere: questo progetto, dunque, ci fa vedere che Xiaomi è seriamente intenzionata a non restare indietro nella corsa verso il futuro dei device mobili.