Xiaomi ha appena brevettato un sistema di imaging 3D che potrebbe migliorare drasticamente la fotografia da smartphone mobile.
Xiaomi: come funziona il sistema di imaging 3D?
Poche ore or sono, l’OEM cinese per eccellenza ha pubblicato un brevetto relativo ad un nuovo sistema di imaging. Questa soluzione consentirebbe agli utenti di acquisire foto 3D utilizzando più dispositivi collegati tra loro.
Il brevetto ha il numero di pubblicazione CN113438462A ed è intitolato “Metodo e dispositivo di ripresa interconnessi a più dispositivi, apparecchiature elettroniche e supporto di memorizzazione“.
Guardando la descrizione del patent, il nuovo sistema combina immagini prese da una serie di terminali interconnessi fra loro al fine di ottenere un’immagine tridimensionale. Questo migliorerebbe l’esperienza fotografica complessiva e consentirebbe agli utenti di trovare modi creativi per riprendere il soggetto/scenario che stanno cercando di fotografare o catturare in video.
Secondo il brevetto inoltre, il processo di ripresa implicherebbe la comunicazione tra questi gadget interconnessi, i quali richiederebbero prima una connessione per poi acquisire le informazioni di ripresa volte a formare lo scatto finale.
Questi telefoni/device mobili permetteranno di fare anche uno scatto panoramico sul quale verranno sovrapposti gli altri frame. Ecco perché, per questo processo di imaging, saranno necessari almeno due dispositivi diversi o uguali fra loro.
Al momento, non è noto se l’azienda stia effettivamente lavorando su un sistema del genere o se stia solo coprendo tutte le basi. Ad ogni modo, una simile genialata potrebbe rendere più interessante la fotografia da smartphone coinvolgendo più dispositivi/utenti e aggiungendo anche un aspetto più social alla dinamica.
Nelle notizie correlate invece, sappiamo che l’OEM cinese potrebbe adottare la nuova soluzione ISOCELL HP1 di Samsung per un suo futuro midrange premium, proprio come ha fatto nel lontano 2019 con il Mi Note 10 e la snapper primaria da 108 MPX.
