Secondo le statistiche, nel mercato dei dispositivi indossabili, il gigante cinese Xiaomi è arrivato al top con una quota di mercato del 10,7%.
Xiaomi: suoi gli indossabili più venduti
Recentemente, IDC – nota agenzia di statistica – ha ufficialmente rilasciato il suo rapporto sul mercato globale dei wearable relativo al primo trimestre del 2019: a guidare la lista, con una quota di mercato del 10,7%, è Xiaomi.
Secondo la statistica, nel primo trimestre del 2019, Xiaomi ha spedito 5,3 milioni di unità, classificandosi in prima posizione con un aumento del 43,6%. Apple, d’altra parte, ha spedito 4,6 milioni di unità, in crescita del 14,8% su base annua. Nella classifica segue al terzo posto il produttore cinese Huawei che ha piazzato in tutto il mondo 3,9 milioni di wearable, con un incremento del 213% rispetto all’anno precedente. Fitbit e Samsung, in quarta e quinta posizione, hanno inviato rispettivamente 2,9 e e 2 milioni di dispositivi. Questa non è la prima volta che Xiaomi fa cadere Apple nel mercato dei dispositivi indossabili: nel terzo trimestre del 2018, l’azienda cinese arrivò in vetta e il Mi Band 3 giocò un ruolo fondamentale.
Vale la pena ricordare che IDC ha da poco pubblicato anche un report generale che riguarda i dispositivi indossabili più venduti a livello globale nel Q1 2019, dimostrando che Apple è al primo posto: va precisato, però, che le statistiche includono l’Apple Watch, gli Airpods e alcuni modelli di cuffie Beats. Quello a cui si riferisce questo articolo comprendere invece esclusivamente Apple Watch. Con Xiaomi che si prepara a svelare il Mi Band 4, Apple potrebbe avere difficoltà a mantenere il vertice anche in questa classifica.
Segnaliamo, inoltre, che i dati Gartner sulle spedizioni globali di smartphone hanno segnalato un calo generale del -2,7% nel primo trimestre 2019, per un totale di 373 milioni di dispositivi venduti. Secondo la società di ricerca, questa situazione deriva dal rallentamento dell’innovazione nei telefoni top di gamma e dall’aumento dei prezzi. Gartner ha affermato, inoltre, che la domanda di smartphone premium è inferiore a quella degli smartphone di fascia bassa. Nella riduzione di unità spedite è stata coinvolta anche Apple che vende solo device di fascia alta: la multinazionale americana ha venduto 10 milioni di iPhone in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, facendo osservare un calo del -17,6% su base annua.