Xiaomi, 35 milioni di smartphone venduti da inizio anno

La società cinese è il primo produttore in Cina e i risultati migliorano a ogni trimestre.

Xiaomi è un nome noto anche in Occidente, nonostante l’azienda non venda al di fuori di alcune zone dell’Asia come Cina, Filippine e Hong Kong. I risultati si rivelano sempre molto positivi, al punto che, secondo la stampa cinese e alcune fonti interne alle catene di montaggio, la società ha spedito 35 milioni di dispositivi nel corso dei primi sei mesi del 2015. Un numero importante, poiché indica un miglioramento del 30 per cento rispetto a quanto registrato nel 2014.

Si tratta, inoltre, del quattordicesimo trimestre in cui l’azienda guidata da Lei Jun ha migliorato la propria prestazione commerciale rispetto al precedente. Cifre sicuramente interessanti, a maggior ragione poiché cinque anni fa Xiaomi era appena stata fondata e poiché non opera al di fuori dell’Asia. C’è infatti un motivo ben preciso perché aziende come Apple e Samsung sono così interessate alla Cina: è il mercato con il maggior margine di crescita, laddove Europa e Stati Uniti sono vicini alla saturazione.

Xiaomi Mi4i
Xiaomi Mi4i

La dirigenza dell’azienda cinese mira a distribuire non meno di 80 milioni di smartphone entro la fine dell’anno, un obiettivo che, alla luce di quanto fatto finora, non è molto distante, considerando pure che la stagione natalizia è mediamente più proficua e che Xiaomi deve ancora rivelare il suo top di gamma annuale, ossia il Mi4. Il Mi4i è una revisione hardware ed estetica del Mi4, ma è un dispositivo pensato per il mercato indiano e non la nuova generazione del portabandiera. Inoltre, è possibile che Xiaomi annunci anche un Mi5 Plus, un dispositivo con schermo maggiorato e più in linea con i gusti degli utenti orientali.

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