Intervenendo su design e specifiche, oltre che introducendo una collaborazione importante, quella con Leica, il nuovo Xiaomi 13 si candida di diritto a diventare uno degli smartphone top di gamma più interessanti di questa prima metà 2023. Abbiamo a che fare con un flagship a tutti gli effetti, che eredita quanto di buono già sperimentato dal brand con la generazione precedente, apportando un upgrade significativo in termini di caratteristiche e confezionando il tutto con modalità allineate agli ultimi trend del mercato. Abbiamo trascorso una decina di giorni in compagnia del dispositivo: ecco la nostra recensione.
Xiaomi 13, un ottimo upgrade per il top di gamma
Partiamo dal prezzo: quello di listino è 1.099,90 euro per la configurazione base, ma ancora per i pochi giorni rimanenti dell’iniziativa Early Bird è possibile acquistarlo a 999,90 euro, attraverso lo store Amazon ufficiale e su quello del brand, mi.com. Un esborso di certo non contenuto, ma coerente con il resto della categoria.
Lo abbiamo testato nella configurazione 12/256 GB (l’altra disponibile è 8/256 GB) e nella particolare colorazione Flora Green, una delle tre disponibili insieme alle più classiche Black e White.
Le specifiche tecniche: forza bruta, ma elegante
Partiamo come sempre dalle specifiche tecniche, passando in rassegna quelle più importanti. Nella scheda, spicca la presenza dell’unità Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 che garantisce prestazioni impeccabili in ogni ambito e contesto, senza mostrare esitazioni nemmeno durante l’esecuzione dei giochi più pesanti o nella gestione delle operazioni che assorbono parecchie risorse.
- Display: AMOLED da 6,36 pollici con risoluzione FHD+ (2400×1080 pixel, 413 ppi, 20:9) e frequenza di aggiornamento 120 Hz con AdaptiveSync, Dolby Vision, HDR10+, HDR10, HLG e protezione Gorilla Glass 5;
- prestazioni: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2;
- RAM: 8 o 12 GB di RAM LPDDR5X;
- memoria: 256 GB UFS 4.0;
- fotocamere posteriori: triplo sensore da 50 megapixel (f/1.8), 10 megapixel (f/2.0) e 12 megapixel (f/2.2) con ottiche Leica e registrazione video fino al formato 8K@24fps;
- fotocamera anteriore: 32 megapixel (f/2.0);
- connettività: Dual SIM, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, 5G, NFC;
- audio: due altoparlanti con Dolby Atmos;
- software: Android 13 con MIUI 14;
- sensori: prossimità, luce ambientale, sfarfallio, accelerometro, giroscopio, bussola elettronica, motore lineare, Blaster IR, barometro;
- batteria: 4.500 mAh con ricarica rapida da 67 W via cavo, 50 W in modalità wireless e 10 W reverse charging;
- dimensioni: 152,8×71,5×7,98 mm;
- design: certificazione IP68;
- peso: 189 g;
- colorazioni: Black, White e Flora Green.
Una grande attenzione al design
Il design è quello già noto da tempo, fin dall’annuncio in Cina a fine 2022. Lo abbiamo potuto osservare da vicino e toccare con mano grazie alla presentazione del Mobile World Congress 2023 a fine febbraio.
Ci ha convinti la scelta di optare per un profilo a bordo piatto che rende più comoda e solida l’impugnatura. Vero è che si tratta di una preferenza personale e che altri potrebbero invece ritenere migliori soluzioni differenti. A tal proposito, segnaliamo che nella confezione trova posto l’ormai immancabile cover trasparente che protegge il telefono da cadute accidentali. I pulsanti laterali, tutti sulla destra, sono facilmente raggiungibili e restituiscono un buon feedback tattile.
Ciò che una volta era definito camera bump e che i produttori cercavano in qualche modo di nascondere, per quanto possibile, oggi viene invece evidenziato da una scelta cromatica che pone il modulo fotografico in netto contrasto con il resto della cover posteriore. Non è ingombrante, ma si fa notare. Insomma, come a dire: le fotocamere ci sono, rappresentano un punto di forza e, in virtù delle loro qualità, occupano inevitabilmente spazio. È dunque cosa buona e giusta farne sfoggio.
Due microfoni sono collocati sul bordo superiore. C’è anche il Blaster IR, una componente da non dare per scontata e di certo gradita (assente invece il sintonizzatore FM). Sotto, oltre alla porta USB-C per la ricarica, ci sono lo slot SIM e uno dei due altoparlanti (l’altro è sopra al display e funge anche da auricolare per le chiamate). Infine, dispone della certificazione IP68, che non guasta mai, così da poter dormire sonni tranquilli senza preoccuparsi dell’eventuale contatto con i liquidi.
Cuore Android, anima MIUI
Com’è lecito attendersi in quanto flagship, Xiaomi 13 godrà di un supporto tempestivo da parte del produttore. Al lancio integra il sistema operativo Android 13 con MIUI 14.
Alcune delle applicazioni preinstallate potrebbero essere di troppo (TikTok, LinkedIn, Snapchat e Geshin Impact), ma in pochi secondi sarà possibile eliminarle.
Preciso e rapido lo sblocco con il lettore di impronte digitali posizionato sotto allo schermo, nella parte inferiore. Il sensore ottico si comporta esattamente come ci si aspetterebbe.
Display e speaker: ha tutto ciò che serve
Diagonale aumentata a 6,36 pollici per il display AMOLED di Xiaomi 13, con risoluzione 2400×1080 pixel e 413 ppi, protetto da Gorilla Glass 5. Ce n’è per soddisfare i più esigenti in termini di supporto alla riproduzione dei contenuti, con modalità HDR (HDR10, HDR10+, HLG, Dolby Vision e Pro HDR) e frequenza di aggiornamento che varia dinamicamente fino a 120 Hz (sebbene non si tratti di un pannello LTPO).
Insieme ai già citati altoparlanti stereo con Dolby Atmos ,offre quanto necessario per un’esperienza da top di gamma sul fronte multimediale. Anche alzando il volume al massimo, cosa che comunque non accadrà spesso nell’utilizzo quotidiano, non abbiamo notato distorsioni o disturbi di alcun tipo.
Le fotocamere, potenziate da Leica
La collaborazione con Leica per la progettazione delle ottiche (e non solo) è il tratto distintivo su cui Xiaomi più punta per mettere in luce le potenzialità del comparto imaging integrato. Le fotocamere installate sullo smartphone abbinano sensori da 50, 10 e 12 megapixel con obiettivi da 23, 75 e 15 mm (equivalenti).
Il tele per lo zoom permette di acquisire dettagli dalla distanza senza disturbare il soggetto inquadrato. Volete una dimostrazione? Eccola.
Lo stesso vale per i ritratti, che si possono ottenere con un convincente effetto bokeh. A questo proposito, torna utile anche la lente con apertura f/1.8.
Come ben sa chi ha mai sottoposto a test il comparto fotografico di uno smartphone, il vero banco di prova è però un altro: le sessioni di scatto in notturna. Xiaomi 13 integra una modalità Notte dedicata. Abbiamo deciso di verificarne le capacità in un ambito particolare, l’evento Light is Life di Bergamo, dove a farla da padrone sono le installazioni LED.
Molto buono il bilanciamento delle immagini, persino quando gli ambienti presentano un elevato contrasto tra le porzioni illuminate e quelle invece più buie, una situazione che inevitabilmente si verifica avendo a che fare con scenari di questo tipo.
Non ci sono problemi nemmeno con la stabilizzazione e non si verificano particolari intoppi se lo scatto include oggetti o soggetti in movimento.
Emerge invece in modo quasi inevitabile un po’ di rumore se, per compensare un’esposizione non soddisfacente, gli automatismi alzano gli ISO (nella modalità Pro manuale il range di impostazione va da 50 a 12.800).
La registrazione video arriva al formato 8K
Sul fronte della registrazione video, Xiaomi 13 offre diverse opzioni, tutte con un convincente impiego della stabilizzazione. La prima che prendiamo in esame è quella che rende possibile l’acquisizione di filmati 4K con un framerate pari a 60 fps.
Lo smartphone può inoltre spingersi alla risoluzione 8K, accettando però di abbassare la fluidità a 25 fps.
Le altre alternative sono 1080p e 720p, che comunque non vanno mai oltre i 60 fps. A seconda di quale sia la finalità delle clip, la soluzione migliore ci sembra il 4K a 60 fps se si intende poi procedere a montaggio o streaming in alta risoluzione, accettando però di ottenere file dalle dimensioni generose. Altrimenti, per le condivisioni social o via chat in forma privata, i due formati più piccoli andranno benissimo.
67 W e ricarica wireless per la batteria
Qualcuno potrebbe storcere il naso leggendo della batteria da 4.500 mAh in dotazione a Xiaomi 13. La capacità è buona, non c’è dubbio, ma diversi flagship vanno oltre, avvicinandosi o raggiungendo la soglia dei 5.000 mAh. A tal proposito, va però fatta una doverosa precisazione: se il dispositivo integra un comparto hardware ottimizzato sul fronte del risparmio energetico, come nel caso dell’unità Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, non c’è bisogno di unità più capienti (e ingombranti). Si arriva senza problemi a fine giornata con un utilizzo medio o intenso, andando addirittura oltre se non si fa un uso pesante di app, giochi o contenuti multimediali.
In dotazione il caricatore da 67 W. Non siamo ai livelli di rapidità dei 120 W visti sul 12T Pro, ma la scheda tecnica afferma di poter passare da 0% a 100% di autonomia in 38 minuti. Come sempre, abbiamo ripetuto il test e possiamo darne conferma: siamo andati leggermente oltre, arrivando a sfiorare i 40 minuti, ma poco cambia.
Detto questo, il telefono supporta inoltre Power Delivery 3.0, Quick Charge 4 e la ricarica wireless fino a 50 W, oltre a quella inversa a 10 W.
Versioni e prezzi
Diamo uno sguardo alle versioni disponibili e agli sconti proposti durante la fase Early Bird ancora in corso quando viene scritta e pubblicata questa recensione.
- Xiaomi 13 (8/256 GB) a
1.099,90 euro999,90 euro nelle colorazioni Black, White e Flora Green; - Xiaomi 13 (12/256 GB) a
1.199,90 euro1.079,90 euro nelle colorazioni Black, White e Flora Green; - Xiaomi 13 Pro (12/256 GB) a
1.399,90 euro1.299,00 euro nelle colorazioni Ceramic Black e Ceramic White.
Conclusioni: un top di gamma per davvero
Chiudiamo la recensione così come l’abbiamo aperta: Xiaomi 13 si presenta come uno smartphone top di gamma e mantiene la promessa formulata, sotto tutti i punti di vista. Design, esperienza multimediale senza compromessi, comparto imaging, ottimizzazioni software, autonomia e potenza di calcolo sono in linea con il concetto di flagship.
Però, inevitabilmente la qualità si paga e il prezzo di partenza intorno ai 1.000 euro potrebbe scoraggiare qualcuno. Segnaliamo nuovamente che in questi primi giorni post-lancio è possibile sfruttare un’offerta dedicata e risparmiare.
In una sintesi di pro e contro, gli riconosciamo tanti pregi e fatichiamo a trovare un vero difetto. Volendo proprio sforzarsi, qualcuno potrebbe avvertire la mancanza di un sistema più rapido per la ricarica, considerando come il brand si sia già spinto oltre anche su dispositivi della generazione precedente.