Si sa che Xiaomi 12 verrà mostrato domani, martedì 28 dicembre. In rete sono già tantissime le fughe di notizie per questo modello e per gli altri nuovi prodotti che stanno per debuttare; ci sono addirittura specifiche tecniche dettagliate. Quanto siano affidabili queste informazioni, non lo sappiamo: lo scopriremo tra poche ore. Oggi vi suggeriamo però, di guardare le foto “dal vivo” del nuovo flagship compatto dell’OEM cinese.
Xiaomi 12: il design è senza segreti
Le foto mostrano l’unità fotocamera principale e i colori di cui sarà dotato il nuovo prodotto. Le indiscrezioni suggeriscono che il device arriverà in grigio, bianco, blu e viola. L’unità fotografico posteriore del telefono è di forma rettangolare e offre tre sensori di immagine, uno dei quali sembra essere più grande degli altri. A giudicare dalla trama, la versione bianca e grigia sembra che abbia un “retro” in ecopelle.
Ricordiamo che Xiaomi 12 dovrebbe essere dotato di uno schermo AMOLED da 6,28 pollici a 120 Hz con risoluzione FullHD+, chipset Snapdragon 8 Gen 1, fino a 12 GB di RAM e fino a 256 GB di storage. La batteria avrà una capacità di 4500 mAh e offrirà una ricarica rapida da 67 W. La fotocamera selfie ha una risoluzione di 32 megapixel e sul retro sarà installato un set di tre obiettivi così ripartito: 50 + 13 + 32 megapixel. Eseguirà la MIUI 13 basata su Android 12.
Più si avvicina la presentazione della gamma Xiaomi 12, più intenso diventa il flusso di indiscrezioni e fughe di notizie. La stessa azienda sta mantenendo l’attenzione attorno ai nuovi prodotti e sta gradualmente rivelando una serie di dettagli su di essi. Ad esempio, recentemente ha annunciato che il 12 Pro riceverà il supporto per la ricarica rapida da 120 W.
Questa caratteristica era prevedibile e non è stata una sorpresa. Ma c’è un dettaglio che rende più interessante lo smartphone e la ricarica stessa. La variante 12 Pro riceverà un chip Surge P1 auto-sviluppato. La società afferma che ci sono voluti 18 mesi di ricerca e sviluppo per creare questo processore, ci hanno lavorato specialisti di quattro centri di ricerca e hanno speso più di 100 milioni di yuan.