Xiaomi è un’azienda presente sul mercato da oramai dieci anni; è innegabile che i dispositivi abbiano risentito dello scorrere del tempo e siamo passati dai primi prodotti in policarbonato agli ultimi device in ceramica con uno stile futuristico e che fa sembrare i primi modelli come dei gadget risalenti all’era mesozoica. Percorriamo insieme l’excursus della compagnia cinese attraverso il tempo.
Xiaomi: campionessa di innovazione
Siamo passati da “nessun design” al “miglior design” degli ultimi smartphone, così come dalla superficie quadrupla al full screen e dall’acciaio inossidabile alla ceramica o al vetro trasparente.
Nelle scorse ore, Xiaomi ha rilasciato un documento che descrive nel dettaglio la strada dell’esplorazione tecnologica che i gadget della compagnia hanno avuto. Pensiamo al neonato Mi 10 Ultra, appena rilasciato in tre differenti combinazioni di colori: nero ceramica, argento brillante e trasparente; il telefono è l’ultimo ritrovato in termini tecnologici e di design dell’azienda.
Dal Mi 1 al Mi 10, ogni generazione ottimizza al massimo il grip per fornire una migliore sensazione in mano durante l’utilizzo; sui telefoni Xiaomi, rotondità ed eleganza sono sempre stati i punti principali di tutto il design. La prima generazione infatti non perseguiva uno stile così entusiasmante ma aveva – molto più semplicemente – uno stile popolare e canonico che si uniformava a quella che erano le proposte dei competitor coreani. Il Mi 2 invece, ha adottato un design più stretto e sottile, mentre con la serie Mi Note, i dispositivi hanno iniziato ad essere dotati del corpo in vetro 3D.
La forma iperboloide non solo riduce lo spessore visivo, ma migliora anche la presa in mano; arriviamo poi al Mi 5, ulteriormente aggironato con una curvatura del bordo più evidente. Con il Mi 6 invece, il design si è evoluto ulteriormente ed è stato aggiornato con un corpo a quattro curve. L’ulteriore aumento delle dimensioni dello schermo degli smartphone ha portato il telefono godere di un campo visivo più ampio.
Arriviamo al Mi 9, maggiormente ottimizzato in termini di design con una rimodellata curvatura circolare che ne aumenta il confort di utilizzo; lo stesso stile arriva poi al Mi 10 Ultra da poco rilasciato.
I materiali utilizzati son stati diversi nel tempo: Si è passati dal policarbonato al vetro all’acciaio austenitico 304 fino alla ceramica. Xiaomi Mi 4 ha introdotto gli elementi metallici nel suo design, venendo dotato dell’acciaio inossidabile 304 estremamente difficile da lavorare. Sulla cover posteriore, il device diversi materiali come Il bambù, la pelle, la grana di pietra e diversi altri che potevano essere cambiati a proprio piacimento.
Con il Mi Note abbiamo avuto vetro curvo anteriore e posteriore 3D e lega di alluminio. A quel tempo, il trend era quello di realizzare corpi in metallo a tre sezioni e Xiaomi era divenuta l’azienda leader nel settore. Con il Mi 5 Premium Edition poi, la compagnia ha inserito per la prima volta, elementi ceramici all’interno del dispositivo. Tale device si presentava sottile e leggero e il pannello pesava 10 grammi con uno spessore di soli 0,35 mm. La preparazione della ceramica divenne difficoltosa e ardua; da allora poi l’utilizzo di questo materiale è andato via via scemando, rimanendo appannaggio dei solo prodotti ultra-esclusivi della società cinese.
Mi Mix per esempio, adottava un intero corpo in ceramica, ma è con la seconda versione che si è arrivati ad un unibody completamente con il suddetto materiale: il telefono aveva anche un costo più elevato del normale per tale motivo. Particolare la scelta di inserire solo varianti di colorazioni bianca o nera; soltanto una volta abbiamo avuto una tinta differente per la ceramica. Il color “giada” venne sviluppato congiuntamente fra Xiaomi e Dunhuang Research.
Successivamente il corpo in ceramica è divenuto la scelta dei telefoni di punta; il Mi 10 Ultra Ceramic Black utilizza un rivestimento ceramico da 200 nm per una consistenza simile a quella che si avrebbe con il suddetto materiale. L’aspetto è elegante e dona un look ultra-esclusivo allo smartphone.
Per quanto concerne il vetro argentato dell’ultimo flagship Xiaomi invece, si è richiesto l’uso del rivestimento a 7 strati che viene ripetutamente impilato dall’evaporatore e mescolato direttamente sul vetro per ottenere una riflessione del 92%, simil specchio.
La versione trasparente invece, è un must per molti telefoni Xiaomi; pensiamo al Mi 8 Explorer Edition o al Mi 9 (che aveva anche una batteria in Kevlar, il logo SD 855 in bella vista ed altri elementi simili).
Negli ultimi anni dunque, Xiaomi non ha mai avuto paura di testare nuove tecnologie e portare il meglio delle innovazioni in termini di materiali sui propri prodotti. Se questi sono i primi dieci anni, non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserverà il futuro per i prossimi dieci.