Microsoft cala l’asso e lancia il proprio guanto di sfida a Sony svelando alcune nuove caratteristiche di Xbox Series X. Ricordiamo che la piattaforma next-gen, anticipata dalle prime informazioni nei mesi scorsi (così come la concorrente PlayStation 5), arriverà sul mercato entro la fine dell’anno dando vita a un nuovo capitolo della console war.
Xbox Series X: nuove caratteristiche
In un post sul blog ufficiale il team al lavoro sull’hardware parla di una potenza da 12 TeraFLOPS a livello di GPU, sufficiente per gestire titoli sempre più evoluti ed esigenti. Sarà possibile grazie a componenti custom basate sulle architetture Zen 2 e RDNA 2 di AMD. L’incremento in termini di prestazioni arriverà a due volte rispetto a Xbox One X e oltre otto volte rispetto alla prima incarnazione di Xbox One. Starà poi a sviluppatori e software house sfruttare al meglio una tale capacità di calcolo.
Il gruppo di Redmond fa anche riferimento al Variable Rate Shading (VRS), un sistema brevettato che permette di ottimizzare l’utilizzo delle risorse indirizzando l’azione del chip grafico laddove più necessaria, in modo prioritario, anziché su ogni pixel della scena in modo indiscriminato. Questo si tradurrà in benefici per framerate e risoluzione, non andando a impattare sulla qualità finale di poligoni e texture.
Il DirectX Raytracing, per la prima volta applicato al mondo console, si occuperà di una migliore gestione dell’illuminazione e della resa del comparto audio, con passi in avanti per quanto riguarda il realismo dell’esperienza offerta.
A questo si aggiungono lo storage basato su unità SSD che velocizza i caricamenti anche laddove è necessario elaborare una grande quantità di dati, la funzionalità Quick Resume per riprendere in modo istantaneo una partita nel punto in cui era stata abbandonata, il Dynamic Latency Input (DLI) che taglia i tempi nella comunicazione tra il controller wireless e la console, l’adozione dello standard HDMI 2.1 che garantisce la compatibilità con i televisori che debutteranno negli anni a venire (tra i sistemi supportati anche Auto Low Latency Mode e Variable Refresh Rate) e la possibilità di spingersi fino a 120 fps per una fluidità senza compromessi.
Il post di Microsoft si conclude con promesse a livello di retrocompatibilità così come con riferimenti a Smart Delivery per poter giocare su ogni piattaforma le differenti versioni dello stesso titolo acquistato e alla volontà di continuare a spingere l’abbonamento alla formula Game Pass.
Al centro di tutto ci sarà il player (e non potrebbe essere altrimenti) secondo il team di Xbox, chiamato a una nuova sfida che questa volta non passerà solo dalla distribuzione dell’hardware e dalla vendita dei titoli in formato tradizionale, ma dovrà tenere conto dei nuovi equilibri che andranno a definirsi nel settore con l’avvento del cloud gaming: alcune piattaforme come Google Stadia, PlayStation Now e NVIDIA GeFoce Now sono già online e operative, il gruppo di Redmond risponderà entro qualche mese con xCloud.