Wind è una fervente sostenitrice della creazione di una Black List comune per gli IMEI dei cellulari rubati. È quanto recita una nota diramata dalla società controllata dall’ENEL a seguito di alcune voci che volevano il ritardo nella creazione di questa lista da imputare alla ritrosia di Wind a comunicare gli IMEI dei cellulari dei propri clienti. ‘Wind è sempre stata favorevole alla creazione di un registro comune per i codici IMEI, che sarà definito tra i vari operatori italiani ed europei, come impegno ribadito attraverso la firma, da parte dell’azienda, del memorandum d’intesa in data 5 maggio 2003 – si legge nella nota – Wind si sta adoperando fattivamente perchè questo sistema di antifurto, per i telefoni cellulari rubati, sia il più possibile sicuro ed efficace nel tempo, attraverso una serie di azioni costruttive tese a migliorarne la qualità’.
‘In questo senso – continua la nota – vanno intese le attività svolte in sede di Comitato ristretto presso l’Autorità per le Comunicazioni che hanno fatto emergere alcuni significativi ambiti di miglioramento tecnico. Wind ritiene, quindi, – conclude il comunicato – che l’attenzione vada concentrata sulle problematiche tecniche esposte, in grado di ridurre significativamente la validità del servizio stesso, tralasciando inutili e ingiustificate polemiche circa la volontà dell’azienda di partecipare al progetto menzionato’. L’attivazione della Black List comune sarebbe il passo definitivo per dare un duro colpo al sempre più fiorente mercato dei cellulari rubati, che diventerebbero in questo modo del tutto inutilizzabili.