L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato Wind a pagare 14.500 euro per pubblicità ingannevole in relazione ai messaggi di promozione della tariffa ‘Tuttoincluso’.
L’autorità ha rilevato che le condizioni applicate erano diverse da quelle pubblicizzate.
Dall’inizio del 2005 ad oggi l’Autorità ha esaminato 15 casi di pubblicità ‘dubbia’ nel comparto, chiudendo 10 casi con una condanna di ingannevolezza e 2 con condanne per pubblicità comparativa illecita.
Dal 1996, l’autorità ha complessivamente ritenuto ingannevoli 68 messaggi nel settore della telefonia mobile. E a fronte di un lieve calo del totale delle denunce di pubblicità ingannevole – passate dalle 982 del 1997 alle 861 del 2004 – le denunce nel solo settore della telefonia mobile sono passate nel medesimo periodo da 24 a 56, e nei soli primi otto mesi del 2005 sono state 49.
Wind multata dall'Antitrust per pubblicità ingannevole
L'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato Wind a pagare 14.500 euro per pubblicità ingannevole in relazione ai messaggi di promozione