Wind condannata a risarcimenti dopo l'attivazione di servizi non richiesti

Wind è stata condannata in contumacia dal Giudice di Pace di Roma per l'attivazione non richiesta del servizio di preselezione automatica sulla linea telefonica di un utente di Roma

Wind è stata condannata in contumacia dal Giudice di Pace di Roma per l’attivazione non richiesta del servizio di preselezione automatica sulla linea telefonica di un utente di Roma. La segnalazione arriva da Cittadinanzattiva, il cui vice segretario Giustino Trincia dichiara che si è trattato del primo caso in cui un giudice abbia riconosciuto la risarcibilità da stress dovuta a disservizi e pratiche scorrette di un gestore di telefonia.

‘Al di là della quantificazione economica data al danno morale, è importante che si sia affermato il principio che le aziende erogatrici di servizi non rimangano impunite a seguito di loro comportamenti scorretti nei confronti degli utenti. Negli ultimi cinque mesi le sole segnalazioni ricevute dall’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, in tema di servizi o pacchetti non richiesti, sono state oltre 2.300, ma il fenomeno coinvolge decine di migliaia di utenti’, commenta Trincia di Cittadinanzattiva. Il giudice, come si legge nella sentenza, ha riconosciuto uno stato di sofferenza e legittima insofferenza in cui l’utente dei pubblici servizi versa, a fronte del comportamento dei soggetti gestori – pubblici o privati- non conforme alle regole della correttezza amministrativa e produttività operativa. Sul sito di Cittadinanzattiva è possibile scaricare il modulo per inoltrare una segnalazione all’Autorità.

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