Riappropriarsi della propria privacy è sempre più difficile in un mondo così connesso. Grazie ai nostri dispositivi possiamo fare veramente di tutto, ma al tempo stesso molti dei nostri dati sono disponibili a chiunque. Oggi sembra che anche un’app molto utilizzata possa essere sfruttata per spiarti. Stiamo parlando di WhatsApp, il servizio di messaggistica istantanea più diffuso al mondo.
In realtà non è l’app ufficiale a permettere questo, ma un’altra applicazione non disponibile sugli store ufficiali, ma scaricabile nel formato APK. Stiamo parlando di Whats Tracker che offre una serie di funzionalità integrate, alcune anche ai limiti della legalità, per l’app ora gestita dal gruppo Meta. Cosa offre Whats Tracker?
Si tratta di una piattaforma che permette di controllare chi visita il proprio profilo WhatsApp in pochissimi tap. Inoltre, è possibile anche controllare la posizione del proprio contatto tramite l’app. Effettivamente le funzionalità sono molto utili. In questo modo sai chi ha visitato il tuo profilo e se vuoi raggiungere un amico conosci la sua posizione e rimani in contatto.
Se hai WhatsApp qualcuno potrebbe sapere dove ti trovi
In pratica, Whats Tracker è in grado di controllare i visitatori del tuo profilo WhatsApp e informarti. Inoltre, come dicevano, questa applicazione include un localizzatore di posizione che consente di controllare la posizione di un contatto. Rispetto a quanto viene pubblicato online su questa e altre app simili, tra l’altro con nomi quasi identici e sviluppatori differenti, questa app non è utile per spiare, ma per controllare chi guarda il nostro profilo.
Inoltre, per poter accedere alla posizione di un nostro contatto è necessario che questo la condivida con noi. Potrebbe però succedere che, a nostra insaputa, qualcuno (che potrebbe essere il nostro partner) la installi autorizzando il tracciamento. In questo caso allora saremmo sotto costante controllo a nostra insaputa.
Infine, ricordiamo che scaricare app da store di terze parti potrebbe non essere molto sicuro, soprattutto se si tratta di applicazioni non disponibili su store ufficiali e che richiedono molte autorizzazioni e l’accesso a tantissime informazioni personali sul dispositivo. Nel frattempo, con iPadOS arrivano anche gli store alternativi su iPad.