Tra le app di messaggistica disponibili oggi per i dispositivi mobile, WhatsApp è tra le più popolari e diffuse, utilizzata ormai ampiamente sia per motivi personali che professionali e divulgativi. Quello che offre WhatsApp, che ricordiamo essere di proprietà di Facebook, è un un servizio freeware, di messaggistica multipiattaforma e Voice over IP. Un’app che nel tempo ha saputo conquistare i proprietari di smartphone di tutto il mondo, arrivando oggi a contare oltre 1,5 miliardi di utenti attivi mensili. Il rovescio della medaglia di avere tanta popolarità e visibilità è, come spesso accade, il diffondersi di imitazioni e versioni non ufficiali.
WhatsApp: le imitazioni che spopolano
WhatsApp sta tentando da diverso tempo di bloccare gli utenti di queste app non ufficiali, ma per il momento i suoi sforzi sembrano essere inutili. Secondo alcuni recenti report, le app non ufficiali di WhatsApp per Android stanno guadagnando enorme popolarità in alcune parti del mondo, dove addirittura sembra che stiano iniziando ad essere utilizzate più del software originale.
Il motivo è che esse offrono, solitamente, delle funzionalità aggiuntive rispetto all’applicazione ufficiale di Facebook ed eliminano certi vincoli, pensati in realtà per garantire la privacy e la sicurezza degli utenti, che utilizzando delle imitazioni si espongono al rischio di malware, oltre a quello di essere bannati da WhatsApp.
Per fare un esempio: GBWhatsApp, popolare soprattutto nel mercato africano, più dell’originale WhatsApp, consente a tutti di visualizzare lo stato degli utenti anche se chi lo ha pubblicato elimina il post. Ci sono poi delle app simil WhatsApp che consentono di utilizzare più account su un unico dispositivo o di inviare file di dimensioni maggiori a quanto consentito con l’app originale.
Molte app non ufficiali di WhatsApp, inoltre, fino a qualche settimana fa riuscivano ad attirare un gran numero di utenti offrendo la modalità notturna non ancora disponibile sulla versione ufficiale. Ora però la situazione è cambiata e la dark mode è finalmente arrivata anche su WhatsApp. Chissà se questo aiuterà la popolare app di messaggistica di Facebook a contrastare l’emergente boom di app non ufficiali, tra le quali, alla citata GBWhatsApp, ci sono anche YoWhatsApp e FMWhatsApp, utilizzate prevalentemente in paesi come Nigeria, Kenya e Sudafrica.