Un nuovo allarme è stato lanciato a causa di un sostanzioso aumento delle truffe su WhatsApp. Gli utenti sono costantemente in pericolo perché minacciati da messaggi di contatti sconosciuti che cercano di “attaccare bottone” per portare a termine una pericolosa truffa. Gli esperti hanno registrato tante segnalazioni da parte di utenti insospettati o truffati.
“Frasi amichevoli che cercano di attirare l’attenzione della vittima allo scopo di avviare una conversazione, con un unico fine: quello di realizzare una truffa attraverso finte offerte di lavoro, investimenti in criptovalute o le cosiddette ‘truffe romantiche‘. Secondo gli esperti dietro tali raggiri vi sarebbero organizzazioni criminali internazionali che operano da Paesi come Nigeria e Costa d’Avorio“.
Questo è quanto ha spiegato Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, in costante contatto con i consumatori che devono affrontare tale giungla di minacce. Spesso queste truffe arrivano anche tramite messaggi con prefisso indiano su WhatsApp, come vi avevamo già segnalato tempo fa descrivendovi perfettamente la truffa.
WhatsApp: come proteggersi dalle nuove truffe
Ogni utente dovrebbe far suo l’allarme truffe diffuse su WhatsApp e adoperarsi per difendere i propri dati personali e dettagli di pagamento. La situazione appare grave e pericolosa. Questi messaggi arrivano quasi ogni giorno e colpiscono gli utenti senza un vero motivo specifico se non quello di farlo cadere nella trappola dei cybercriminali.
“È bene non cadere in trappola e difendersi dai cybercriminali innanzitutto ignorando e bloccando i messaggi sospetti; mai aprire link inviati tramite messaggio da sconosciuti, mai fornire informazioni personali e bancarie tramite WhatsApp, mai inviare denaro o effettuare pagamenti a persone che non conosciamo personalmente“, spiega Vargiu. “Infine, nel caso in cui si sia vittima di truffa, è bene presentare formale denuncia alla Polizia Postale“.
All’atto pratico, per difendersi dalle truffe su WhatsApp, è consigliabile:
- non condividere mai dati personali, informazioni sensibili, dettagli di pagamento o codici di verifica;
- verificare sempre l’identità di chi chiede informazioni o denaro, anche se a volte sembra un familiare;
- non cliccare su link sospetti;
- attivare l’autenticazione a due fattori;
- mantenere aggiornati l’app e il sistema operativo del dispositivo.