WhatsApp si sta per arricchire di una serie di funzionalità estremamente interessanti. Dopo avere trattato, qualche giorno fa, della trascrizione dei messaggi vocali per consentire la loro lettura al posto del loro ascolto, ora è la volta delle Comunità. Oppure, all’inglese, delle Community. Di che feature si tratta? A cosa servirà? A svelarci qualche dettaglio sono gli esperti di WABetaInfo.
WhatsApp otterrà le Community: di che si tratta?
I primi dettagli su questa funzionalità inedita sono noti da qualche settimana ma, solo nelle ultime ore, sono apparsi nuovi segnali concreti sul suo funzionamento. Grazie a WABetaInfo sappiamo dunque che le Community o Comunità su WhatsApp consisteranno in gruppi con molte più funzioni e opzioni di personalizzazione e gestione. Innanzitutto, come potete vedere dall’immagine sottostante, gli amministratori avranno più potere rispetto a un gruppo normale.
In questo potere maggiore rientrano la possibilità di creare gruppi all’interno di gruppi, per esempio. O ancora, gli amministratori potranno creare un link di invito alla Community da inviare ad amici e conoscenti per farli entrare nella Comunità stessa. WABetaInfo osserva, oltretutto, che le chat delle varie Comunità saranno crittografate end-to-end e avranno un design leggermente diverso nell’icona. Aguzzando la vista negli screenshot visibili qui sopra potrete notare un’icona dalla forma non tondeggiante ma quasi quadrata, solo con angoli arrotondati.
Tutto ciò assomiglia a qualche funzionalità o app concorrente: la struttura delle Community ricorda, ad esempio, Discord. O ancora, feature simili sono già utilizzabili su Telegram e Signal, servizi di messaggistica concorrenti. Insomma, WhatsApp vuole recuperare terreno e questa è una delle strade da percorrere per farlo. Comunque sia, questa resta una funzionalità ancora in fase di sviluppo e che potrebbe essere soggetta a cambiamenti futuri. Infine, si segnala che non è nota una data di disponibilità definitiva. Ergo, non resta che essere pazienti e attenti a ulteriori novità da parte dei gestori stessi di WhatsApp che, ora, rispondono anche alla visione di metaverso dell’azienda madre Meta.