OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica, e Digital PR, agenzia di consulenza e strategie di comunicazione online, presentano il quinto report di “Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui social media in Italia” relativo al settore “Servizi Energetici e Telecomunicazioni”.
Nel report vengono analizzate le attività di comunicazione corporate sui social media delle 20 principali compagnie di fornitura energetica e servizi di telecomunicazioni rivolti al mercato consumer in Italia. La ricerca ha permesso di stilare una classifica delle aziende selezionate che hanno attivato forme di comunicazione sui social media.
Si tratta del settore, fra quelli analizzati, complessivamente più attivo sui social media: il 90% delle aziende ha almeno un profilo sui social media. Rispetto all’uso dei social network, al primo posto si colloca YouTube seguito da Twitter e Facebook. Sulle 18 aziende che hanno almeno un profilo sui social network, infatti, 15 aziende hanno un profilo su YouTube, 13 su Twitter e 11 su Facebook. I blog confermano la loro presenza ridotta ma costante con 3 corporate blog analizzati. Si tratta di un settore molto vitale anche per la presenza su altri social network: diverse aziende hanno presenza ufficiali su LinkedIn, Flickr, Foursquare ma anche Google+ e Pinterest.
Leader della classifica è Vodafone Italia i cui profili sono caratterizzati da continuità nelle gestione e differenziazione: Facebook è il luogo della presentazione di prodotti, notizie, eventi; Twitter divulga le notizie provenienti dagli altri canali ma è soprattutto il luogo del customer care; YouTube raccoglie i video, non solo spot pubblicitari ma anche quelli realizzati durante eventi sponsorizzati e manifestazioni. Seguono poi nei primi cinque gradini della classifica TIM, 3Italia, Enel e Wind. Anche queste aziende attuano una strategia multipiattaforma intensiva puntando su un’elevata frequenza di aggiornamento dei profili a cui si accompagna una notevole interazione da parte degli utenti.
“Abbiamo unito in questo settore due servizi centrali nelle utenze domestiche, ovvero l’energia e le telecomunicazioni. Si tratta di due anime che si muovono diversamente sui social media: le compagnie di telecomunicazioni si trovano evidentemente a proprio agio e sanno ingaggiare un dialogo attivo e costante sui propri profili, mentre fra le aziende fornitrici di servizi energetici alcune si presentano molto attive, come Enel ed Eni, e altre mostrano di essere ancora in una fase di comprensione delle logiche di questi spazi di comunicazione. Emerge in maniera molto forte, inoltre, una differenziazione funzionale dei profili: Facebook è il luogo dove presentare l’offerta commerciale ma soprattutto l’azienda, Twitter ospita il customer service e amplifica le notizie provenienti da altri media mentre YouTube è la repository dei video” commenta Fausto Colombo, direttore di OssCom.
“In questa nostra ultima rilevazione, che chiude la prima panoramica sulle 100 aziende e social media in Italia, appaiono sì due anime diverse – dichiara Nicolò Michetti, amministratore delegato di Digital PR – ma si conferma una volta in più che a fare la differenza non sono soltanto il settore di appartenenza o il tema trattato, ma è il giusto approccio. Le aziende che hanno più successo sono quelle che strutturano la propria presenza con piani di lungo termine (risorse, contenuti, procedure, obiettivi), che hanno voglia di sperimentare e che sanno non solo comunicare ai propri utenti ma soprattutto ascoltarli, coinvolgendoli così davvero nella propria storia e nei propri processi.”
La ricerca, prima nel suo genere, si propone di analizzare le iniziative di comunicazione nei social media in Italia da parte di 100 aziende top nazionali ed estere distribuite su cinque settori (Consumer Electronics, Automobili, Banche/Assicurazioni, Retail e Servizi) attraverso una mappatura analitica delle loro attività sui social media.
Sono stati oggetto di analisi solo i profili aziendali ufficiali istituzionali in lingua italiana di cui sono stati rilevati parametri finalizzati a comprendere il grado di esposizione delle aziende sui social media; la coerenza delle iniziative proposte; l’identificazione degli spazi e delle modalità di interazione con gli utenti e lo stile comunicativo.
I criteri di redazione della classifica tengono conto sia dell’investimento in termini di comunicazione (come ad esempio la frequenza di aggiornamento dei profili e la loro personalizzazione), sia dell’interazione degli utenti (come attestano il numero di commenti e di like ai wall post su Facebook o i retweets su Twitter). In questo modo sono state valorizzate sia le strategie comunicative aziendali di tipo multi-piattaforma sia quelle mono-piattaforma che utilizzano in modo intensivo soltanto uno o due strumenti di social communication.