Vodafone: la rivoluzione democratica compie due anni

Lanciata l'applicazione Vodafone Lab per iPad, un successo quella per iPhone. Vodafone parla con i propri clienti.

Due anni fa, Vodafone decise di mettersi in gioco (almeno un pochino) con i propri clienti, creando Vodafone Lab, una piattaforma di dialogo dalla quale imparare dai propri errori, tastare il mercato, ricevere know how anche dai clienti stessi in quell’ottica di utilizzatore prosumer che tanto piace ai professoroni di economia e marketing. Decisione sofferta, perché scelsero di aprirsi anche alle critiche (da gestire attraverso una rete capillare di moderatori), ma decisione che è stata abbondantemente ripagata, 24 mesi dopo. Sono infatti 100.000 gli iscritti di oggi a Vodafone Lab, che oggi si arricchisce con l'applicazione destinata all'App Store di Apple, scaricabile gratuitamente, e della partnership con FourSquare, per la diffusione delle applicazioni in Italia.

E' di oggi la notizia del lancio del My190 per Ipad, mentre l'applicazione già disponibile per iPhone sta andando alla grande (dicono). Alla base di Vodafone Lab, come due anni fa, c'è ancora l'importanza del social network, della comunicazione con il cliente, in una immediatezza che passa da Facebook, da Twitter, ma anche da You Tube, dove oggi girano viral, tutorial, ecc.

Non un servizio in senso stretto, quello di Vodafone Lab, ma una vera piattaforma sulla quale è possibile scambiarsi idee e opinioni sul mondo tecnologico, accedendo alle varie senzioni (Blog, Video, Forum, Wiki, Labbers) per avere la possibilità di stare vicini vicini a Vodafone e alle sue potenzialità.

Con Vodafone My190 l'utente ha l'opportunità di controllare il credito residuo, il saldo punti Vodafone One, il piano tariffario attivo, mentre domani sarà anche possibile visualizzare i contatori delle promozioni voce, sms e dati. Sempre meno passaggi, quindi, per comprendere appieno il mondo Vodafone, una realtà che vuole sensibilizzare l'utente rendendolo partecipe sulle tante chance a sua disposizione.

Magari non basta, ma è sicuramente un (buon) inizio. 

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