Vodafone e Tiscali multate per pubblicità ingannevole

Vodafone dovrà pagare 250 mila euro di multa per Vodafone Casa, mentre 100 mila è la sanzione pecuniaria applicata a Tiscali per Tiscali Internet gratis dial-up.

L’Antitrust ha multato nuovamente alcune compagnie telefoniche per l'ingannevolezza contenuta nei messaggi pubblicitari.
Vodafone Italia e Tiscali sono state rispettivamente condannate per le pubblicità del servizio Vodafone Casa e Tiscali Internet gratis dial-up. Vodafone dovrà pagare 250 mila euro di multa, mentre è di 100 mila euro la sanzione pecuniaria applicata a Tiscali.

Per quanto riguarda Tiscali "La pratica commerciale oggetto di valutazione si sostanzia nella diffusione di un messaggio, rilevato in data 1° ottobre 2007, volto a promuovere il servizio di connessione internet in modalità dial-up denominato “Internet Free”. Il messaggio, attraverso l’utilizzo del termine “free”, intende proprio far leva sulla particolare convenienza dell’offerta. La comunicazione pubblicitaria, pertanto, appare finalizzata a creare un convincimento presso gli utenti circa la fruizione non onerosa di detta connessione.
La suddetta dicitura "free", accompagnata dalle specifiche circa l'assenza del pagamento del canone di abbonamento fisso mensile e del semplice pagamento del traffico telefonico effettuato durante il collegamento alla rete, non può essere intesa nel senso letterale del termine, ossia come sinonimo di "libero", cioè come libertà di navigazione in rete, i cui costi sono conteggiati senza alcun canone di abbonamento.
In merito, infatti, la tesi difensiva avanzata dalla società Tiscali, circa la differenza tra il termine gratis ed il termine free, appare priva di fondamento in quanto il consumatore medio potrebbe attribuire all’indicazione internet free la medesima accezione semantica di internet gratis."

L'autorità, per quanto riguarda Vodafone ha rilevato "la palese contrarietà alla diligenza professionale, atteso che un operatore, quale Vodafone, da lungo tempo attivo nel settore di cui trattasi e, conseguentemente, dotato di specifica competenza, è certamente edotto della natura essenziale delle informazioni omesse."

Il provvedimento si riferisce alla promozione avvenuta sulla quarta pagina del quotidiano gratuito “City” del giorno 5 novembre 2007, dove Vodafone "nel promuovere il nuovo servizio di telefonia fisso/mobile “Vodafone” utilizza affermazioni volte ad enfatizzare alcune sue peculiarità rispetto al tradizionale servizio di telefonia fissa, offerto dall’operatore telefonico concorrente Telecom. Esse sono rappresentate dalla possibilità di non dover corrispondere il canone “Telecom” (“senza canone Telecom”) e, allo stesso tempo, costi fissi (“senza costi fissi”). Tali condizioni sono relative all’offerta “Vodafone Casa Libera”, come specificato nell’informativa collocata nella parte inferiore della comunicazione.
La promozione in questione, invece, presenta diverse declinazioni e consente di non corrispondere costi fissi soltanto laddove l’utente scelga di operare anche il trasferimento del numero telefonico da rete fissa. Diversamente, qualora opti per non realizzare tale trasferimento, l’utente è tenuto a corrispondere un costo fisso di 3 euro al mese per la fruizione del servizio relativo alle chiamate indirizzate a numeri di rete fissa, oltre alla tariffa per le singole chiamate che prevede uno scatto alla risposta di 15 cent e 5 cent al minuto."

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