Vodafone ha annunciato 700 esuberi nel piano industriale che ha presentato ai sindacati. Lo riferisce la stessa azienda in un comunicato, in cui sottolinea che ‘'pesa l'andamento del settore tlc''. ''Risulta quindi necessaria – si legge nella nota – un'azione di trasformazione ed efficienza che passa attraverso la ridefinizione complessiva del costo del lavoro e una riduzione del perimetro aziendale pari a 700 esuberi, nelle funzioni di staff e supporto, e non a diretto contatto con il cliente''.
Il piano "evidenzia che gli effetti negativi della crisi macroeconomica, la forte pressione competitiva e il drastico calo dei prezzi, nonchè gli interventi regolatori, stanno progressivamente influenzando in modo molto critico l'andamento del settore delle telecomunicazioni". Anche Vodafone Italia, "che in questi anni ha mantenuto costante la sua strategia di investimenti in Italia per offrire ai propri clienti il miglior servizio e la migliore qualità e copertura di rete, ha risentito degli effetti combinati di questi fenomeni registrando negli ultimi due anni una rilevante erosione del fatturato e dei margini".
La "difficile congiuntura", pertanto, "rende urgente una maggiore focalizzazione organizzativa e di business per garantire la continuità degli investimenti sul servizio al Cliente e sulla qualità e lo sviluppo delle reti di nuova generazione, e per assicurare il rilancio sostenibile dell'impresa e della sua competitività sul mercato nei prossimi anni. È stato avviato un percorso di condivisione con il sindacato che auspichiamo, come accaduto in passato, prosegua in maniera costruttiva nell'impegno reciproco di trovare soluzioni sostenibili per le persone e per l'impresa".
Il piano "è inaccettabile per la pesantezza degli interventi annunciati". Afferma il segretario generale della Fistel Cisl, Vito Antonio Vitale, sottolineando che la Fistel "non accetterà mai i licenziamenti dei lavoratori e se l'azienda non rivede la sua posizione insieme alle altre organizzazioni sindacali aprirà le procedure di sciopero per far ripensare Vodafone su un piano che penalizza irrimediabilmente i lavoratori in un momento difficile per l'economia del Paese e del mercato del lavoro. Un'azienda come Vodafone, che ha ancora un'alta marginalità, non può pensare di agire con i licenziamenti per rilanciare l'azienda", afferma Vitale", che chiede di "aprire un confronto serio con il sindacato per ricercare soluzioni condivise per agire sulla riduzione dei costi, su una organizzazione del lavoro più efficiente, sulla rivisitazione degli accordi aziendali".