Qualche giorno fa è comparsa in rete un’immagine del probabile Vivo Nex 2. La peculiarità di un secondo display, posizionato sul posteriore, ha immediatamente ricordato un altro smartphone, ufficiale da pochissimo. Si tratta di Nubia X, che gode della stessa particolarità hardware. Un leak ed un prodotto ufficiale, ai quali si aggiunge qualche brevetto sul second display depositato qua e là. La domanda sorge spontanea: sarà una nuova tendenza possibile per il prossimo futuro?
A cosa serve un secondo schermo?
Il secondo schermo serve per aumentare lo spazio a disposizione del primo, quello principale. D’impatto può sembrare strano ma è assolutamente così o – almeno – si tratta del motivo principale. Infatti avere un secondo pannello posizionato sul posteriore, consente di poter eliminare la fotocamera frontale affidando a quella principale la possibilità di scattare selfie. Dunque, non ci sarebbe più bisogno di notch o meccanismi a scorrimento per posizionare il sensore fotografico secondario grazie alla presenza di uno schermo che funzioni come mirino digitale.
Chiaramente, sarebbe un peccato avere a disposizione un display secondario solo per fare degli autoscatti. Dunque, come nel caso di Nubia X, è possibile anche utilizzare il pannello secondario come se fosse il principale, o quasi, anche se non è chiaro a cosa possa servire esattamente.
Uno smartphone con dual screen, sebbene molto interessante, potrebbe avere un punto debole da non sottovalutare: la durata della batteria. Soprattutto se il pannello principale è dotato di alta risoluzione e molti pollici. Specifiche probabili, considerando che lo scopo è proprio quello di ampliare al massimo lo spazio frontale a disposizione dell’utente. Un secondo display, seppure con risoluzione ridotta, potrebbe contribuire a scaricare la batteria dello smartphone molto velocemente.
Vivo Nex 2, che al momento è stato mostrato solo in un’immagine di leak tutta da verificare, potrebbe dunque seguire l’esempio di Nubia X abbandonando il meccanismo pop-up dedicato alla fotocamera secondaria. Mentre molti produttori, come Samsung e Huawei, muovono i loro passi per ridurre al minimo le interruzioni del display frontale creando fori negli schermi altri puntano ad uno schermo completamente pulito, che lascia al second screen il compito di garantire lo scatto dei selfie. Non è chiaro in che direzione potrebbe muoversi il settore degli smartphone in futuro, le modalità di progettazione dei device potrebbero coesistere oppure una potrebbe vincere sull’altra.
In realtà, è bene ricordare che il secondo schermo non è esattamente una novità: Yota Phone – adesso giunto alla terza generazione – monta un pannello secondario sul posteriore sin dal primo modello, presentato nel 2014. Tuttavia, questa linea di device ha le idee molto chiare su come sfruttare il second screen, che è uno schermo e-ink principalmente votato alla lettura di documenti, libri ed articoli sul Web.