Anche i più distratti sanno che Siri è l’assistente virtuale dell'iPhone. Rispetto ai primi periodi dopo il lancio, l'assistente di iOS è certamente maturata ma è ovvio a tutti che c'è ancora molto lavoro da fare per raggiungere livelli ottimali.
Secondo il Whasington Post, i suoi creatori sono al lavoro su un'evoluzione dell'assistente di iOS chiamata Viv che, a quanto pare, nell'essenza è quello che inizialmente il team aveva previsto fosse Siri.
La cosa più sorprendente di Viv è che non necessita di aprire app o andare su Google per darti le informazioni di cui necessiti.
È in grado di svolgere il suo compito senza che davanti agli occhi degli utenti si aprano applicazioni di terze parti.
Dag Kittlaus, uno dei creatori di Siri ee Viv
Il primo test fatto dai creatori di Viv ci dà un chiaro esempio delle potenzialità di cui l'app è dotata: otto membri del team hanno ordinato a voce una pizza presso una pizzeria del quartiere. Viv ha chiesto se qualcuno l'avesse voluta farcita con altri ingredienti. Alcuni ingegneri hanno indicato a Viv quale ingrediente avrebbero voluto sulla pizza (chi «salame», altri «funghi», ecc.), qualcuno ha detto che la voleva picola, altri hanno fatto aggiungere condimento supplementare. Dopo circa 40 minuti, ecco arrivare il fattorino con i cartoni di pizza: ogni ordine rispettato alla lettera, tra gli applausi generali.
Morale: pizza a domicilio senza cercare numeri di telefono, senza aprire app e, cosa essenziale, senza parlare con nessuno se non con Viv stessa.
Ovviamente Viv, così come Siri o Alexa oppure Google Now, è suscettibile di miglioramenti. Dopo tutto, ogni cosa è perfettibile. Gli sviluppatori sono in cerca di partner e finanziatori e le attenzioni, vista la bontà dei risultati, sembrano non mancare: si dice che "attori" importanti come Facebook o Google siano in concorrenza per acquisire la società formata dagli sviluppatori di Viv, che lunedì terrà una conferenza che già da adesso prevediamo essere molto interessante.