Enzo Cheli, presidente dell’Authority per le garanzie
nelle comunicazioni, ha ribadito ieri il concetto secondo il quale il deficit
di accesso sarà colmato solo al termine delle verifiche contabili, che
sono state affidate all’advisor KPMG.
‘Oggi le valutazioni in materia tra noi e Telecom
divergono. Quel che è certo – sostiene Cheli – è che soltanto
quando la verifica contabile sarà completata decideremo quale percorso
seguire’.
La risposta di Cheli era indirizzata soprattutto
al commissario europeo alla concorrenza Marco Monti, che ha sollecitato più
di una volta che si arrivi a chiudere al più presto questa vicenda, colmando
il deficit di Telecom Italia per l’accesso.
Per quanto riguarda invece la messa in mora dell’Italia
(insieme alla Germania e alla Francia) da parte della Commissione europea per
il ribilanciamento delle tariffe telefoniche, l’Authority non ha ricevuto alcuna
comunicazione ufficiale. ‘La lettera di messa in mora – ha commentato il presidente
Enzo Cheli – è ancora in gestazione’.