L’utilizzo degli smartphone a volte avviene senza pensare troppo alle eventuali ripercussioni di certi atti. Non tutti coloro che sono in possesso di un telefono di ultima generazione, del resto, si pongono domande specifiche che potrebbero non solo migliorare l’esperienza d’uso, ma anche allungare la vita del dispositivo stesso. Ad esempio, è sicuro utilizzare lo smartphone durante la ricarica?
Cosa può succedere a uno smartphone mentre si carica
Quando un dispositivo mobile viene messo sotto carica, che si tratti di device Android, iOS o con altri sistemi operativi, la batteria inevitabilmente inizia a riscaldarsi e, durante l’intero processo, resterà a temperature più elevate rispetto alla norma. Ciò accade specialmente negli smartphone che hanno un meccanismo di ricarica ultra-rapida, nonostante le varie soluzioni implementate per raffreddare i componenti sotto la scocca e la scocca stessa.
Tendenzialmente in tali casi non succede nulla, dato che gli stessi telefoni ormai dispongono di misure di sicurezza aggiuntive per evitare il surriscaldamento dei componenti e problemi tecnici correlati. Tuttavia, non bisogna mai escludere la possibilità che la temperatura elevata e l’attività della batteria possa portare addirittura all’esplosione del device.
Oltretutto, il processo di scaricamento contemporaneo alla ricarica non è comunque ottimale per la batteria: qualsiasi attività svolta mentre lo smartphone è connesso al caricatore potrebbe ridurre – seppur di un minimo – la capacità massima delle celle.
Si può giocare durante la ricarica?
Una prassi degli amanti del gaming mobile è connettersi alla spina e divertirsi con giochi particolarmente pesanti senza mai rimanere senza energia. In tal caso, però, la situazione peggiora ulteriormente: mentre la batteria si scalda per la ricarica, anche il chipset e il comparto memoria possono surriscaldarsi durante l’attività di gioco, rendendo leggermente più probabili casi di malfunzionamento dello smartphone.
Ancora una volta, ribadiamo che le probabilità che questi incidenti si verifichino sono piuttosto basse, ma mai nulle. Come sempre, meglio prevenire che curare.